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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2007
 
   
  L’ARTIGIANO IN PENSIONE E NON HA EREDI? GLI SUCCEDE L’IMMIGRATO

 
   
  Bari, 3 dicembre 2007 - Favorire il passaggio di consegne nelle imprese artigianali senza “eredi” o acquirenti che altrimenti, per assenza di successori, sarebbero costrette a chiudere. Ma anche promuovere la cultura dell’integrazione e dell’accoglienza, consentendo il subentro nelle stesse imprese dei lavoratori immigrati con competenze professionali specifiche. Sono gli obiettivi del progetto Nisia (Neoimprenditoriimmigratisubentroimpreseartigiane) curato dall’Ifoc, azienda speciale della Camera di Commercio di Bari e promosso dal ministero del Lavoro nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Equal, in collaborazione con Retecamere. Venerdì 30 novembre presso l’ente camerale barese si è tenuto il workshop finale dell’iniziativa. Vi hanno partecipato, tra gli altri, l’On. Antonio La forgia – vice presidente della Camera di Commercio di Bari, Michele Portincasa – Ciscai Bari, Paolo Belloc, direttore generale Isri. Il progetto Nisia ha interessato le città di Roma, Genova e Bari. Nel capoluogo pugliese Ifoc ha formato alla cultura di impresa quindici operatori immigrati e, in collaborazione con Cna e Confartigianato, ha monitorato le aziende artigiane destinate a chiudere i battenti per raggiunti limiti di età del titolare e per assenza di successori. “Circa il 5% del 1. 1250. 000 di artigiani che opera in Italia ha un’età superiore a 65 anni e - spiega il presidente dell’Ifoc, Piero di Cillo – e l’uscita di scena dell’imprenditore artigiano oltre che una perdita di risorse per il territorio legate all’attività economica in sé, rischia di far estinguere definitivamente un’esperienza, un contenuto di sapere e creatività che va necessariamente custodito e tramandato. Di qui il progetto Nisia favorevole anche all’integrazione sociale degli immigrati che hanno una maestria da spendere e che possono cosi subentrare ad attività altrimenti destinate a chiudere”. Il piccolo artigianato in Provincia Bari è stato quindi al centro della discussione della giornata. Sono stati affrontati il problema del passaggio generazionale, le linee di intervento attuali e le prospettive future, l’opportunità offerta dallo sviluppo dell’impresa artigiana tra cittadini immigrati, il passaggio generazionale nell’artigianato, con esempi di buone pratiche in Europa e in Italia. .  
   
 

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