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Notiziario Marketpress di
Lunedì 03 Dicembre 2007 |
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L´ABRUZZO NEL CORRIDOIO 5 LISBONA-KIEV L´IPOTESI IN UNO STUDIO SU RUOLO REGIONE NELLE RETI EUROPEE
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Pescara, 3 dicembre 2007 - Le regioni Abruzzo e Lazio lanceranno la proposta di un corridoio alternativo e parallele a quello n. 5 Lisbona-kiev che, prevalentemente via mare, unirebbe Lisbona al porto di Civitavecchia e questo ad Ortona, fino al porto balcanico di Ploce. Una ulteriore dorsale, il cosiddetto corridoio pan-europeo C5, collegherebbe Ploce a Kiev, attraverso Sarajevo e Budapest. Il posizionamento competitivo dell´Abruzzo nelle grandi reti di comunicazione transeuropee passa, dunque, attraverso un sistema integrato trasversale della logistica e della mobilità tra il corridoio Tirrenico e quello Adriatico. All´interno di questo sistema, fondamentale importanza assumono il porto di Ortona, l´interporto di Chieti-pescara, e l´Aeroporto d´Abruzzo. Le trasversali ferroviarie Roma- Pescara e Napoli-val di Sangro convoglierebbero verso i Balcani tutto il traffico proveniente dal Tirreno e dall´Italia centrale, così come pure il Centro merci della Marsica e gli autoporti di Roseto e di San Salvo. La centralità del territorio abruzzese, consentendo fisiologicamente il collegamento con i Balcani, permetterebbe la connessione con i corridoi transeuropei programmati sul territorio italiano Bari-varna (Corridoio Viii) e Lisbona-kiev (Corridoio V), promuovendo il traffico merci attraverso i container. Il sistema integrato trasversale (Sit) è stato disegnato per l´Abruzzo da uno studio di fattibilità promosso da Regione Abruzzo e Ministero dello sviluppo economico. I risultati del lavoro denominato "Integrazione tra il Corridoio adriatico e le trasversali adriatico-tirreniche" sono stati illustrati durante il seminario svoltosi all´Hotel Esplanade di Pescara, alla presenza dell´assessore ai Trasporti, Tommaso Ginoble, e di numerosi tecnici e docenti universitari. "Queste ipotesi di lavoro - ha spiegato l´assessore Ginoble - ci hanno convinto a promuovere un´iniziativa nei confronti delle istituzioni centrali ed europee per una soluzione prevalentemente via mare del collegamento Lisbona-kiev. Tutto questo ha il vantaggio di collocare le infrastrutture oggi esistenti nella nostra regione in uno scenario europeo, individuandole con un proprio specifico ruolo, pur se integrato". Lo studio menziona le infrastrutture ferroviarie, portuali e retroportuali, viari e aeroportuali prioritarie per la messa in rete delle piattaforme logistiche. "Va da sé - ha puntualizzato Ginoble - che tutto l´attuale sistema trasportistico ha non solo bisogno di vedersi aumentata la soglia generale di sicurezza ma l´intermodalità ci costringerà ad una riorganizzazione della portualità, dell´aeroportualità e ad un alleggerimento della mobilità nelle grandi aree urbane". Secondo l´assessore Ginoble, l´ulteriore valenza dello studio sta nell´aver individuato anche una prassi tecnico- amministrativa per concretare gli obiettivi di messa in rete delle infrastrutture. "Ringraziamo l´Assessore Tommaso Ginoble - ha detto in aperura della sua relazione, Riccardo Mattei, responsabile del studio - perchè ha da subito compreso l´importanza delle infrastrutture trasportistiche in Abruzzo, come supporto indispensabile per una crescita economica forte ed in grado di creare occupazione e reddito. La valenza di questo studio è di aver indicato il possibile ruolo del Sistema Integrato Trasversale (Sit) nell´ambito dei sistemi di trasporto trans-europei e pan-europei legato alle diverse direttrici Nord-sud". Giuseppe Guerrini, rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico, ha ricordato come la realizzazione dei progetti sulle infrastrutture poggi innanzitutto sulla posizione centrale e strategica dell´Abruzzo. "Al fine di individuare le ulteriori potenzialità di questa Regione di svolgere un ruolo significativo nel contesto dei collegamenti tra la costa Tirrenica e quella Adriatica - ha precisato Guerrini - si è proceduto ad un esame delle opportunità offerte dalla pianificazione e programmazione degli enti sovraordinati rispetto alla Regione. E´ stata, quindi, formulata un´ipotesi di lavoro circa la collocazione strategicamente più favorevole all´Abruzzo in questo contesto, focalizzata in primis sulle opportunità di inserirsi nel contesto della rinnovata politica europea e nazionale per la logistica ed il trasporto merci, con particolare riferimento al trasporto su ferro e via mare". Presenti al summit anche le Autorità Portuali di Civitavecchia - Fiumicino - Gaeta e di Ortona. "Ci stiamo preparando ad una nuova rete di comunicazione - ha detto il Capitano del Porto do Ortona, Giuseppe Famà - e ad una nuova forma di sviluppo dell´Abruzzo. Il nostro porto ha un piano portuale datato 1969, che non è mai stato completato, e, dunque, siamo entusiasti di queste nuove progettualità. Ortona, Vasto e Pescara - ha aggiunto il Capitano - hanno delle forti potenzialità di svilupparsi, e l´impegno maggiore, come già lo sta dimostrando, ce lo aspettiamo dalla Regione". A chiudere i lavori, proprio l´Assessore Ginoble che è tornato a ribadire come in passato l´Abruzzo non abbia mai visto grandi progetti in merito e come, per questo, debba oggi recuperare grandi gap. "Abbiamo perso troppe occasioni - ha sottolineato l´Assessore - e non si può più perdere tempo. Proprio il tempo di realizzazione delle infrastrutture è fondamentale - ed il 2008 sarà un anno determinante. L´abruzzo - ha concluso Ginoble - non deve più essere una via di attraversamento: questa è la nostra grande sfida". . |
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