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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Dicembre 2007
 
   
  DIFFUSI I RISULTATI DELLA RICERCA INTERNAZIONALE “HABITAT SCILIAR”

 
   
  4. 900 specie di piante ed animali sono state scoperte nell’ambito del progetto di ricerca internazionale “Habitat Sciliar”. La presentazione dei risultati rivela che il 20 per cento della fauna documentata nella Provincia di Bolzano si trova nell’area dello Sciliar. Negli ultimi due anni, nell’ambito del progetto di ricerca “Habitat Sciliar”, nell’area dello Sciliar, sono state rilevate 4. 900 specie di piante ed animali, di cui 221 documentate per la prima volta in Alto Adige e 53 mai rilevate prima in Italia. A Fiè durante un workshop, gli scienziati che collaborano al progetto hanno presentato i risultati della loro ricerca biennale. Ai singoli esperti sono stati affidati dei pacchetti di lavoro volti al censimento di muschi, licheni, funghi, api, formiche, pipistrelli, uccelli, farfalle, cavallette, cicale, ragni, lumache, libellule, pesci, sirfidi, stafilinidi, macroinvertebrati, anfibi, rettili, nonché selvaggina di pelo. Il risultato della ricerca è evidente: l’area dello Sciliar ancora oggi è particolarmente ricca di specie, come 150 anni fa, quando iniziarono le prime ricerche sulla vegetazione e sul mondo animale di questa zona. A partire dall’ aprile del 2006 gli esperti hanno rilevato negli habitat presi in esame, tra l’altro, 800 specie di fanerogami e felci, 200 specie d’api, 19 specie di libellule, 102 specie d’uccelli, 350 specie di ragni, 9 specie di pesci, 1. 030 specie di farfalle, 36 specie di cavallette e 10 specie di pipistrelli. Complessivamente sono state documentate 3. 000 specie d’animali - circa il 20 per cento della fauna nota in Alto Adige. “Queste cifre sono molto positive”, afferma il coordinatore del progetto, Willigis Gallmetzer. È la prima volta che in Alto Adige è stata condotta una ricerca così estesa in una zona delimitata. La zona da esplorare ricadeva all’interno del Parco naturale dello Sciliar – Catinaccio, estendendosi dai boschi al di sopra dei comuni di Fiè, Tires e Castelrotto (1. 300 m. ) fino ai prati aridi sull’altopiano dello Sciliar (2. 500 m. ). Nel 2006 e nel 2007 gli scienziati provenienti dall’Italia, dall’Austria e dalla Germania hanno esplorato tutta la varietà vegetale ed animale presente in 16 punti di ricerca che rappresentano degli ambienti naturali diversi: dai boschi di pino e abete rosso ai ruscelli e alle acque ferme, dai prati alpini calcarei alle zone umide, dagli strati vulcanici alle pareti rocciose dolomitiche, dalle boscaglie di pino mugo ai prati falciati, dai depositi vulcanici alle paludi alpine. I dati raccolti saranno confrontati con le informazioni presenti nella letteratura scientifica e poi pubblicati sulla rivista “Gredleriana” del Museo delle scienze naturali dell’Alto Adige e memorizzati in una banca dati digitale. Nel maggio del 2008 sarà allestita a Bolzano e nei Comuni della zona dello Sciliar una mostra sui risultati ottenuti. L’ufficio parchi naturali pubblicherà un resoconto del progetto in una pubblicazione. La documentazione scientifica della biodiversità è un presupposto indispensabile per la tutela efficace dell’ambiente. Nel 2006 e nel 2007 le manifestazioni in occasione della giornata della biodiversità in Alto Adige sono state organizzate nel Parco naturale dello Sciliar-catinaccio. Attraverso proiezioni di diapositive, visite guidate ed escursioni a tema sono stati coinvolti anche i turisti, la popolazione e le scuole. A Fiè allo Sciliar, Castelrotto e Tires sono stati organizzati dei laboratori a cui hanno partecipato, accanto agli scienziati, gli amministratori comunali. . .  
   
 

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