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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2007
 
   
  RISCHI DI CARENZA ENERGETICA PER I BALCANI

 
   
   Sofia, 3 dicembre 2007 - I Paesi dell´area balcanica potrebbero dover affrontare una carenza di energia compresa tra il 15 e il 20 per cento del proprio fabbisogno se non provvederanno alla costruzione di nuovi impianti. Lo scrive "Seeurope", riportando le dichiarazioni di Athanasios Karahalios, responsabile delle operazioni greche della Eft, rilasciate a "Energyobserver". Secondo Karahalios, la situazione dei Balcani è diventata allarmante dopo la chiusura, avvenuta alla fine del 2006, della terza e della quarta unità della centrale nucleare bulgara di Kozloduy: fino a quel momento infatti la Bulgaria copriva circa il 50 per cento degli ammanchi dei Paesi vicini, una quota che ora si è ridotta al 20 per cento. La Grecia non sfugge a questa situazione, dipendendo dalle importazioni per il 10 per cento del fabbisogno. Eft è il suo fornitore più importante. La ricetta di Karahalios per uscire da questa situazione è puntare sulle fonti rinnovabili, ma anche su un maggiore utilizzo del carbone, a patto di usarlo in impianti sicuri da un punto di vista ambientale. In questo panorama si inserisce il progetto della Eft di costruire un impianto presso Doboj, in Serbia, che costituirà un esempio di rispetto degli standard ambientali, confermando per la Eft il ruolo di fornitore affidabile, con una propria produzione. .  
   
 

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