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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Dicembre 2007
 
   
  SI RAFFORZA IL RUOLO DELLE IMPRESE AGRICOLE NELLA MANUTENZIONE DEL BACINO DEL PO SIGLATO L´ACCORDO TRA L´AIPO E LE MAGGIORI ORGANIZZAZIONI REGIONALI DI CATEGORIA

 
   
  Le imprese aderenti alle maggiori organizzazioni agricole avranno un ruolo sempre più importante nei lavori di manutenzione del territorio che interessa il bacino idrografico del fiume Po. Lo stabilisce un protocollo d’intesa siglato tra l’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) e Coldiretti, Confagricoltura e Cia, presentato oggi dagli assessori regionali alla Difesa del suolo, e membro del Comitato di indirizzo dell’Aipo, Bruna Sibille, e all’Agricoltura, Mino Taricco, insieme al direttore dell’Aipo, Bruno Leonardo Brunetti, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Torino. “Le linee di indirizzo indicate dall’Aipo sono molto importanti perché rendono operative le indicazioni già espresse dalla legge 228 del 2001 che, all’articolo 15, prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni e concludere contratti di appalto con gli imprenditori agricoli, anche in deroga alle norme vigenti, finalizzati allo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione e alla manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agricolo e forestale, alla cura e al mantenimento dell’assetto idrogeologico” ha sottolineato Sibille. Ricordando che la legge finanziaria per il 2007 ha successivamente incrementato i limiti di valore entro i quali i contratti d’appalto con gli imprenditori agricoli possono essere stipulati in deroga alle norme vigenti: 50mila euro annuali per imprenditori singoli e 300mila per imprenditori in forma associata. “La firma del protocollo – ha affermato l’assessore all’Agricoltura Taricco – è un passaggio importante che crea le condizioni per una collaborazione operativa tra Autorità di gestione del bacino del Po e il mondo agricolo, finalizzata a una gestione efficiente dell’ecosistema e della risorsa acqua. Il mondo agricolo, che opera sul territorio e ne conosce l’importanza, ha le strutture e i mezzi per poter concorrere, in un quadro economico, alla tutela ambientale, mettendo a disposizione le proprie attrezzature, capacità e potenzialità. Gli agricoltori possono effettivamente essere i primi custodi del patrimonio naturalistico e paesaggistico, da preservare e da trasmettere alle future generazioni. Penso che il protocollo che sottoscriviamo oggi rappresenti la concreta attuazione di una possibilità, che la normativa consente, di valorizzare le capacità del territorio per una salvaguardia complessiva del bene acqua e dell’intero ecosistema”. Il presidente dell’Aipo, Brunetti, nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa ha voluto precisare che il coinvolgimento delle imprese agricole in lavori di manutenzione non escluderà ovviamente dai cantieri più impegnativi le ditte specializzate. “Inizieremo – ha poi aggiunto - la sperimentazione con le imprese agricole a partire dalla provincia di Alessandria per avviare la messa a punto delle nuove procedure”. Unanime il consenso positivo manifestato dalle organizzazioni agricole che hanno sottoscritto l’intesa. Per Ezio Veggia, Confagricoltura, “ora occorre dare seguito all’accordo cercando di non perdersi nelle maglie della burocrazia”, mentre Giorgio Ferrero di Coldiretti si augura che “questo accordo favorito dalla Regione Piemonte possa sensibilizzare anche altre pubbliche amministrazioni a proseguire nelle medesima direzione”. Infine Ludovico Actis Perinetto di Cia ha definito l’accordo “importantissimo per le imprese agricole, che storicamente rappresentano dei presidi nella difesa del territorio”. Spettano all’Aipo, con riferimento al reticolo idrografico di propria competenza, tutte le funzioni relative alla programmazione operativa e realizzazione degli interventi di difesa del suolo, polizia idraulica e pronto intervento, nonché di manutenzione delle medesime opere e difese. Condividendo pienamente l’obiettivo di promuovere la più ampia attuazione del concetto di multifunzionalità delle attività agricole, favorendone il coinvolgimento nei programmi annuali e pluriennali di manutenzione delle opere idrauliche e più in generale del territorio rientranti nell’ambito di competenza dell’Aipo, l’assessorato alla Difesa del suolo della Regione Piemonte ha pertanto portato all’attenzione della Giunta regionale l’iniziativa intrapresa dall’Aipo che, con propria deliberazione, ha ritenuto di prenderne favorevolmente atto e di raccogliere l’invito a partecipare alle attività di divulgazione e pubblicità di quanto contenuto nell’accordo al fine di sensibilizzare tutti gli operatori del settore. Il Magistrato per il Po, già organo decentrato interregionale del ministero dei Lavori pubblici, poi organo decentrato interregionale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del ministero dell’Ambiente e del Territorio, dal gennaio 2003 è diventata Aipo in attuazione dell’art. 89 del D. L. 112/1998. Il bacino idrografico tributario del Po si estende per circa 74. 000 kmq e abbraccia, pressoché interamente, il territorio di quattro regioni (Valle d´Aosta, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna), più parte del Veneto per quanto riguarda il delta in provincia di Rovigo, oltre a modeste porzioni delle regioni Liguria, Toscana e la Provincia autonoma di Trento, nonché circa 150 kmq di territorio svizzero. In totale sono interessate 24 province e 3. 200 comuni. Il bacino del Po è solcato da 4. 500 km di corsi d’acqua, con una estensione di arginature di 3. 564 km. .  
   
 

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