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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Dicembre 2007
 
   
  OPERAZIONE “ABBASSO I DAZI” PER! AIUTARE L’OREFICERIA ITALIANA L’INIZIATIVA DELLA REGIONE TOSCANA ACCOLTA CON GRANDE SODDISFAZIONE DAGLI IMPRENDITORI ORAFI

 
   
   Firenze - L’obiettivo è facilitare l’accesso dei prodotti orafi italiani sul principale mercato di riferimento, gli Stati Uniti d’America: un accesso che sta trovando pesanti difficoltà al punto tale che dal 1996 al 2006 le importazioni delle aziende orafe italiane sono diminuite, negli Usa, da 1. 200 a 830 milioni di dollari mentre quelle dei principali competitori (India, Turchia, Cina, Thailandia, Israele) sono triplicate passando dai 1. 200 a oltre 3 mila milioni di dollari. Per cercare di contrastare una situazione così complessa, parte d! alla Toscana – una delle regioni orafe italiane – ! un&rsquo ;operazione dal titolo inequivocabile: “Abbasso i dazi”. La minore appetibilità dei prodotti italiani sulla concorrenza deriva infatti, sia per gli importatori che per i consumatori finali, proprio dai livelli dell’attuale dazio Usa sull’import. Oggi al 5,5%, questo dazio produce un impatto medio di quasi il 50% sul valore aggiunto delle aziende italiane. “Abbasso i dazi” viene lanciata da Firenze: nella sede della Regione Toscana si è tenuto un incontro fra il presidente Claudio Martini e una delegazione di imprenditori orafi aretini e nazionali delle associazioni di categoria dell’industria e dell’artigianato. All’incontro erano presenti: Giuliano Chini, delegato dal presidente di Confindustria Federorafi Antonio Zucchi e Dario Micheli presidente della sezione orafi-argentieri di Confindustria Arezzo. E’ in questa sede che Claudio Martini ha annunci! ato il sostegno economico della Regione Toscana a favore del progetto per migliorare le condizioni di accesso sui mercati di esportazione. «Siamo bene a conoscenza delle difficoltà e sappiamo che il successo non è scontato – precisa Martini – ma come è emerso da uno studio di fattibilità, realizzato da una società internazionale, questa è l’unica strada percorribile nel breve e medio periodo per facilitare l’accesso dei prodotti orafi sui mercati esteri, iniziando dal mercato Usa». Si tratta di concordare con l’amministrazione di quel Paese una modifica alla normativa doganale per consentire l’applicazione del dazio solo sul valore aggiunto, cioè sulla lavorazione effettuata in Toscana e in Italia. «In questo modo – aggiunge Martini – i prodotti del made in Italy tornerebbero competitivi con evidenti benefic! i sul comparto orafo aretino e nazionale». Per Giuliano Chini, di Confindustria Federorafi, «la decisione della Regione Toscana ha sfatato un tabù. Da anni – prosegue – chiedevamo in tutte le sedi istituzionali nazionali di sostenere una simile operazione che, se coronata da successo, rappresenterebbe la migliore iniziativa a sostegno del made in Italy mai realizzata». Soddisfatto anche Dario Micheli, di Confindustria Arezzo. «La sensibilità della Regione Toscana – ha detto - rappresenta un’importante iniezione di fiducia per il comparto orafo aretino. Dopo il successo riportato nell’ambito della normativa antiriciclaggio, l’avvio dell’azione sui dazi Usa apre nuovi, positivi, scenari per tutti gli orafi italiani». .  
   
 

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