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Notiziario Marketpress di
Lunedì 03 Dicembre 2007 |
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RALLENTA L’INDUSTRIA TOSCANA NEL III TRIMESTRE 2007
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Firenze, 3 dicembre 2007 - Gli indicatori del sistema manifatturiero regionale, come evidenzia la rilevazione per il terzo trimestre 2007 curata da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, conservano nel loro insieme il segno "più", ma il ridimensionamento della ripresa cavalcata negli ultimi due anni è tangibile: in soli tre mesi i tassi di crescita della produzione flettono a +1,2% (era +4,5% ancora a fine giugno); con la stessa intensità planano fatturato (+2,8% contro +4,6%), ordinativi interni (+1,4% rispetto a +3,2%) e quelli esteri (da +1,9% a +0,5%). La correzione di rotta del ciclo congiunturale, se confermata nei prossimi mesi, si abbatterebbe su un sistema produttivo ancora impegnato in un grosso sforzo di riposizionamento sui mercati internazionali; l´elevata esposizione del settore manifatturiero toscano sui mercati extra Ue frapporrà verosimilmente nuovi ostacoli allo sviluppo dell´attività, sia per l´atteso rallentamento dell´economia mondiale nel 2008, sia per la troppa rivalutazione dell´Euro nei confronti delle altre valute. Nel complesso, tuttavia, gli imprenditori non sono affatto rassegnati di fronte a questo trend, come evidenzia il saldo "ottimisti-pessimisti" relativo alle aspettative sulla produzione per gli ultimi tre mesi del 2007 che si mantiene su +11 punti percentuali dopo il +16 registrato per i mesi conclusivi del 2006. Produzione e utilizzo impianti - L´ingrandimento settoriale mette in luce, pur tenendo conto che si tratta di medie aggregate, la tenuta di alcuni settori, in particolare la meccanica (+5,2% la produzione) e l´elettronica e mezzi di trasporto (+6,9%); per contro, il segno "meno" campeggia di nuovo tra i campioni del Made in Italy, vecchi e nuovi: tessile e abbigliamento (-1,6%), pelli, cuoio e calzature (-0,7%) e alimentare (-0,3%). In linea con un trend che da un paio di anni prende sempre più campo nelle nostre indagini trimestrali, la performance delle imprese di dimensioni maggiori è decisamente più dinamica (+6,2%) rispetto a quella delle imprese minori (-0,3%). La perdita di slancio del ciclo congiunturale è nitida anche nei tracciati del grado di utilizzo degli impianti che dal 79,0% registrato nel trimestre aprile-giugno, scivola con il 74,5% sotto la soglia media del 2006 (75,9%). Fatturato, ordinativi e prezzi - Nonostante il rallentamento del passo di marcia, il fatturato e gli ordinativi interni chiudono il trimestre segnando ancora discreti progressi, rispettivamente del +2,8% e del +1,4%, più o meno come un anno prima (rispettivamente, +2,1% e +1,3%). Più marcato il cambio di marcia della domanda estera: l´ago del barometro degli ordini dai mercati internazionali, che nel Ii trimestre segnava ancora una crescita pari a +1,9%, scende rapidamente a +0,5%. Si riscaldano, infine, i listini delle imprese manifatturiere toscane che segnano +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2006; un dato, inferiore, comunque, ai rialzi registrati dai costi delle materie prime. La correlazione con la spinta dei corsi sui mercati internazionali delle materie prime affiora nelle dinamiche dei prezzi dei diversi settori: +4,8% per il comparto alimentare, +3,3% per i prodotti non metalliferi e +2,7% per la chimica, farmaceutica, gomma e plastica. La dimensione d´impresa - Come già anticipato, nel periodo luglio-settembre (come nei tre trimestri precedenti) il gruppo più dinamico è quello del "club esclusivo" delle imprese di grandi dimensioni (250 e più addetti): +6,2% la produzione e +8,7% il fatturato rispetto allo stesso periodo del 2006. Anche in questo gruppo le prime spie del cambio di velocità in atto sono accese sugli ordini interni (che scendono a +3,6%) e soprattutto su quelli esteri (-1,1%). Discreti gli indicatori anche per le medie aziende (50-249 addetti) con un +1,6% per la produzione ed un +4,3% per il fatturato. Già in evidente affanno, infine, le imprese di minori dimensioni (10-49 addetti) con un -0,3% per la produzione ed un +0,8% per il fatturato. I settori Nel passaggio dal secondo al terzo trimestre, il numero dei settori che registrano variazioni negative degli indici della produzione sale da 1 a 3: tessile e abbigliamento (-1,6%), pelli, cuoio e calzature(-0,7%) ed alimentare (-0,3%). Il vento continua invece a soffiare sulle vele del settore elettronica e mezzi di trasporto (+6,9% la produzione, +8,7% il fatturato e, rispettivamente, +7,6% e +4,1% la domanda interna ed estera) e, con meno intensità, della meccanica (+5,2% la produzione e +7,6% il fatturato, mentre hanno già virato gli ordini, sia nazionali che esteri: -3,8% e -5,3%). Il rallentamento della marcia, per contro, inizia a prendere copro in altri settori: la produzione di metallo e fabbricazione di oggetti in metallo (+1,6% la produzione e +2,6% il fatturato), il legno mobilio (rispettivamente +0,3% e +1,3%), la chimica, farmaceutica, gomma e plastica (+0,3%, +1,4%) e i prodotti non metalliferi (+0,5%, +1,4%). Previsioni per il Iv trimestre 2007 - Il sentiment degli operatori per le prospettive di questo ultimo trimestre del 2007 non si lascia condizionare troppo dalla caduta di giri del motore congiunturale. Il 25% degli imprenditori intervistati, infatti, prevede ancora un aumento della produzione: era il 31% nel corrispondente periodo del 2006; ilsaldo tra ottimisti e pessimisti pende a favore dei primi per +11 punti percentuali (contro il saldo +16 registrato per i tre mesi conclusivi dello scorso anno). A livello settoriale, la differenza "ottimisti - pessimisti" ricalca fedelmente i rispettivi consuntivi del trimestre appena terminato: +32 punti percentuali per il settore elettronica e mezzi di trasporto; +19 la meccanica; +16 la chimica, farmaceutica, gomma e plastica e per il legno e mobilio; +8 l´alimentare. Le due correnti, infine, si equivalgono nel tessile e abbigliamento (+2), nel settore pelli, cuoio e calzature (0)e nei prodotti non metalliferi (-1). . |
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