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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2007
 
   
  ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI: DA REGIONE UMBRIA FINANZIAMENTI E PROCEDURE ‘SNELLE’ PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE

 
   
  Perugia, 3 dicembre 2007 – C’è la “promozione dell’efficienza e del risparmio energetico, della produzione e dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili pulite” al primo posto tra i dieci “Progetti caratterizzanti” della seconda fase del Patto per lo sviluppo. Uno strumento attivato dalla Regione Umbria, che si aggiunge alle risorse per 50 milioni di euro previste dal Programma operativo regionale “Fesr” (Fondo europeo di sviluppo regionale) nel periodo 2007-2013, per favorire lo sviluppo della produzione di elettricità da fonti rinnovabili, adempiendo agli obblighi fissati dall’Unione Europea. Degli “aspetti normativi e tecnici nella realizzazione degli impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili” si è discusso il 30 novembre a Perugia nel seminario di approfondimento promosso da Regione, “Anci” (Associazione nazionale dei Comuni) dlel’Umbria, e “Aper” (Associazione dei produttori di energia da fonte rinnovabile). “Nella produzione di energia da fonti rinnovabili – ha sottolineato Pierluigi Manna, dirigente del Servizio Energia della Regione – paradossalmente l’Italia è tra i Paesi con i livelli più bassi, nonostante siano tra le più elevate a livello europeo sia la presenza di risorse rinnovabili sia le incentivazioni economiche per l’impiego. Un ritardo derivante anche dalle barriere amministrative che si frappongono alla realizzazione degli impianti. La Regione Umbria – ha proseguito – ha inteso limitare l’impatto delle procedure amministrative delegando ai Comuni la concessione dell’autorizzazione unica degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonte rinnovabile”. L’approvvigionamento energetico dovrà infatti derivare sempre più dalle fonti rinnovabili. “Il Consiglio d’Europa – ha ricordato Manna – ha posto come obiettivi vincolanti la riduzione, entro il 2020, del 20 per cento delle emissioni che stanno alterando il clima, con un utilizzo delle fonti rinnovabili pari al 20 per cento. Un obbligo che ogni Stato è chiamato a rispettare e di conseguenza questo impegno comporterà un’analoga assunzione di responsabilità da parte delle realtà territoriali regionali e locali. Per questo la Regione Umbria si è già attivata, individuando gli strumenti finanziari e normativi, e a disposizione ci sono le risorse previste dai fondi comunitari e dalla legge Finanziaria. Un ruolo centrale verrà svolto dai Comuni, che devono interfacciarsi con le imprese, in modo da evitare che barriere amministrative frenino lo sviluppo degli impianti di produzione da fonti rinnovabili”. .  
   
 

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