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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2007
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI GARANTITI DALLA CORTE DI GIUSTIZIA

 
   
  Strasburgo, 3 dicembre 2007 - Il Parlamento approva la Carta dei diritti fondamentali dell´Unione e dà mandato al suo Presidente di proclamarla solennemente, prima della firma del trattato di riforma, congiuntamente al Presidente del Consiglio europeo e al Presidente della Commissione. Tale cerimonia dovrebbe aver luogo il 12 dicembre, a Strasburgo. Adottando con 534 voti favorevoli, 85 contrari e 21 astensioni la relazione di Jo Leinen (Pse, De), il Parlamento approva la Carta dei diritti fondamentali dell´Unione (nella versione allegata alla relazione stessa) e dà mandato al suo Presidente di proclamarla solennemente, prima della firma del trattato di riforma, congiuntamente al Presidente del Consiglio europeo e al Presidente della Commissione. L’idea sarebbe di procedere alla proclamazione durante la sessione plenaria del 12 dicembre a Strasburgo. Il Parlamento sottolinea poi che, confermando lo status giuridicamente vincolante della Carta, il progetto di trattato di riforma «ha tutelato la sostanza del maggiore successo della parte Ii del trattato che adotta una costituzione per l´Europa». Il Presidente è anche incaricato di provvedere alla pubblicazione della Carta sulla Gazzetta ufficiale dell´Unione europea. La relazione ricorda peraltro che, già nel novembre 2000, il Parlamento ha approvato il progetto di Carta dei diritti fondamentali, proclamata solennemente a Nizza il successivo mese di dicembre dai Capi di Stato e di governo. Rammenta inoltre che il Parlamento europeo ha già accettato le modifiche apportate alla Carta dei diritti fondamentali quando, nel settembre 2003, ha valutato l´esito dei lavori della Convenzione sul futuro dell´Europa e quando, nel gennaio 2005, ha approvato il trattato costituzionale risultante dai lavori della Conferenza intergovernativa. Pone in luce poi che, fornendo il suo parere sulla convocazione della Cig del 2007, il Parlamento «ha protetto lo status giuridico vincolante della Carta dei diritti fondamentali», esprimendo al contempo significative preoccupazioni in merito al protocollo 7 «che cerca di evitare di rendere la Carta applicabile in sede di giudizio in alcuni Stati membri». In proposito, facendo proprio un emendamento proposto dai Verdi e sostenuto dal relatore, «rivolge un urgente appello alla Polonia e al Regno Unito a compiere ogni sforzo per poter comunque pervenire a un consenso sull´applicazione illimitata della Carta». Primo di procedere all´approvazione della relazione, il Parlamento ha respinto (con 115 voti favorevoli, 513 contrari e 8 astensioni) una risoluzione alternativa presentata dal gruppo Ind/dem che disapprovava il carattere vincolante della Carta dei diritti, declinava il mandato al Presidente di proclamarla solennemente «a maggior ragione prima della firma del trattato di riforma» e si opponeva alla sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Ha poi respinto un emendamento presentato da Cristiana Muscardini (Uen, It) con il quale si auspicava auspica che, oltre alla proclamazione della Carta dei diritti fondamentali dell´Unione, si procedesse «il più celermente possibile alla definizione di una Carta dei doveri». .  
   
 

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