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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2007
 
   
  FIRMATO IL PRIMO ACCORDO DI FORNITURA CHE SEGNA I PROGRESSI DEL PROGETTO ITER

 
   
  Bruxelles, 3 dicembre 2007 - Con la firma di un primo accordo di fornitura con il Giappone, l´organizzazione del reattore sperimentale termonucleare internazionale (Iter) ha appena compiuto un importante passo nel processo di costruzione. Il Giappone, membro dell´impresa comune internazionale, fornirà 9 delle 18 bobine del campo toroidale (Tf) che confineranno il plasma all´interno della struttura di Iter. Altre 10, tra cui una di riserva, saranno prodotte in Europa. La produzione delle bobine, che richiede l´utilizzo di tecnologia d´avanguardia, comprenderà la fabbricazione di circa 400 tonnellate di cavo conduttore di niobio3-stagno, rendendola una delle maggiori forniture di cavi superconduttori della storia. «La quantità di materiale che sta per essere prodotta è sicuramente di una portata senza precedenti e segna il primo passo verso la costruzione dei magneti di Iter», spiega Neil Mitchell, direttore responsabile del sistema di magneti di Iter. Circa il 90% dei componenti necessari alla realizzazione di Iter verrà fornito «in natura» dai membri dell´organizzazione. «Questo primo accordo di fornitura è un´indicazione chiara che le forniture di Iter sono cominciate su vasta scala», ha dichiarato il direttore generale di Iter Kaname Ikeda. La firma è stato uno dei primi atti ufficiali di Kaname Ikeda, in quanto è stato appena formalmente nominato direttore generale dal consiglio di Iter, che si è riunito per la prima volta il 27 e 28 novembre a Cadarache (sud della Francia), sito del progetto Iter. «Questo evento segna un giorno veramente importante per la fusione e per l´umanità, poiché indica un passo fondamentale in direzione della disponibilità della fusione quale fonte di energia ecologicamente responsabile ed essenzialmente illimitata», ha affermato Sir Chris Llewellyn Smith, eletto presidente dal consiglio. L´assemblea del consiglio, convocata dall´Agenzia internazionale per l´energia atomica (Aiea) e che riunisce uomini e donne di scienza di tutti i paesi coinvolti nel progetto Iter, si è svolto poco più di un mese dopo l´entrata in vigore dell´accordo Iter, il 24 ottobre 2007. Sir Llewellyn Smith ha definito l´incontro «un punto di svolta» per il progetto: «la revisione del progetto di Iter ha dimostrato la sua sostanziale validità, nonostante le conseguenze di alcune scelte e cambiamenti progettuali che dovranno essere studiati più a fondo nei prossimi mesi. Adesso siamo in una fase di importante attività di fornitura tra i membri dell´iniziativa nonché di inizio della costruzione sul sito di Iter. » Una volta completato, Iter sarà la maggiore struttura del mondo per la ricerca sulla fusione, con lo scopo di sviluppare un prototipo di centrale alimentata attraverso la fusione, sicuro e affidabile nonché ecologicamente responsabile ed efficiente, realizzabile in termini economici. Per il reattore si stimano costi di costruzione di circa 5 Mrd Eur in 10 anni, la metà dei quali erogati dall´Europa e l´altra metà da altri partner del progetto nel resto del mondo (Cina, Giappone, India, Repubblica di Corea, Federazione russa e Stati Uniti). Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Iter. Org/ .  
   
 

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