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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Giugno 2006
 
   
  SVILUPPO E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’IMPRESA: BORSA, PRIVATE EQUITY E M&A A SUPPORTO DELLA CRESCITA UN CONVEGNO PROMOSSO DA BPU BANCA, KPMG, CONFINDUSTRIA BERGAMO E BORSA ITALIANA PER RILANCIARE IL TEMA DELLA CRESCITA DELL’IMPRESA ITALIANA PER GARANTIRE SVILUPPO E COMPETITIVITÀ AL SISTEMA PAESE.

 
   
  Bergamo, 29 giugno 2006 – “Sviluppo e Internazionalizzazione dell’impresa: Borsa, Private Equity e M&a a supporto della Crescita” è il convegno promosso da Bpu Banca e Kpmg, insieme a Confindustria Bergamo e Borsa Italiana per affrontare il tema dello sviluppo delle Pmi italiane e lombarde. Al centro dell’incontro strumenti e opportunità per lo sviluppo e l’internazionalizzazione dell’impresa italiana come fattori critici per il superamento dei vincoli strutturali della nostra imprenditorialità e per lo sviluppo del sistema Paese in un momento in cui segna il passo anche lo stesso tessuto imprenditoriale della Lombardia, elemento trainante dell’intera economia nazionale. Fra gli strumenti di finanza straordinaria presi in esame nel corso del convegno, in particolare, fusioni e acquisizioni (M&a), Private Equity e Quotazione in Borsa, temi proposti alle imprese dai principali attori del panorama economico/finanziario italiano. Emilio Zanetti, Presidente di Bpu Banca, e Alberto Barcella, Presidente di Confindustria Bergamo, hanno aperto i lavori presentando il tema dell’incontro, ovvero la necessità per l’impresa italiana – sia di grandi, ma anche di piccole dimensioni – di mezzi adeguati alla crescita in un contesto internazionale sempre più competitivo. “il Gruppo Bpu Banca – ha ricordato Zanetti - cresciuto insieme a quelle che oggi sono le grandi imprese locali, sente fortemente la responsabilità di continuare ad essere – in quanto banca popolare – sicuro punto di riferimento per il tessuto imprenditoriale del territorio, contribuendo allo sviluppo di un sistema finanziario locale sempre più capace di rispondere con efficacia ed efficienza alla complessità delle esigenze finanziarie delle imprese”. Giuseppe Latorre, Partner Corporate Finance di Kpmg ha affrontato il tema dei mergers & acquisitions come strumento in grado di accelerare la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese cross borders a patto che vengano rispettate le regole d’oro della creazione del valore, ovvero 1) chiara visione industriale e di mercato, 2) chiara strategia M&a, 3) approccio valutativo rigoroso, 4) analisi delle sinergie, 5) chiara definizione della struttura dell’operazione, 6) immediata definizione del nuovo management, 7) pieno controllo della struttura post deal. Fra gli esempi di aziende italiane che sono ricorse al M&a per sostenere la propria crescita Latorre ha ricordato i business case Italcementi, Campari e Ferretti. “Nel nuovo scenario – caratterizzato dalla globalizzazione – la crescita e l’internazionalizzazione devono diventare un atteggiamento mentale diffuso nelle imprese” ha commentato Latorre; “Nell’attuale fase del ciclo economico esistono delle opportunità di acquisizione per le imprese italiane soprattutto all’estero. Alcune aziende italiane di eccellenza si sono già mosse su questo percorso dimostrando che tramite il M&a cross borders si possono guadagnare posizioni di leadership nei rispettivi mercati”. Francesco Silleni, Amministratore Delegato di Centrobanca Sgr Gruppo Bpu Banca ha affrontato la leva del Private Equity ricordandone i principali numeri e benefici. In Italia il mercato del Private Equity è in crescita (+13% annuo, quarto mercato europeo dopo Gb, Fr, Sp) con investimenti annui per 3,1 mld di Euro concentrati al centro nord (90%). Pochi gli operatori (il 90% del mercato italiano è nelle mani di 20 players). Fra i benefici ricordati, il Private Equity permette di ottenere maggiori risorse per lo sviluppo oppure miglior posizionamento competitivo, miglior management, miglior crescita e migliori risultati economici, favorisce le acquisizioni e la crescita dimensionale, favorisce lo sviluppo dei mercati borsistici e la diversificazione patrimoniale degli imprenditori. Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana ha aperto il suo intervento sottolineando come “la quotazione in Borsa rappresenti una scelta strategica per quelle aziende che, con un progetto industriale di medio-lungo periodo, desiderino imprimere una netta accelerazione alla propria crescita”. “Alle 15 quotazioni di tutto il 2005 – ha ricordato Capuano – dobbiamo aggiungere le 12 di questo primo semestre 2006 che confermano come la segmentazione del mercato azionario di Borsa Italiana, tra i più liquidi in Europa, risponda alle aspettative delle singole aziende. ” Capuano ha poi illustrato i tre principali motivi che rendono ora la quotazione in Borsa uno degli strumenti di elezione per lo sviluppo dell’impresa italiana: 1) le condizioni strutturalmente più forti della Borsa Italiana (forte capacità di attrazione dei capitali anche internazionali), 2) i dati positivi che emergono da tutte le indagini di customer satisfaction sulle Pmi italiane di nuova quotazione (il 77% di esse ritiene che la quotazione sia stata fondamentale per la crescita), 3) la presenza di soluzioni ad hoc per il tessuto imprenditoriale italiano caratterizzato dalle Pmi (il segmento Star e il mercato Expandi). “La quotazione rende l’azienda più forte sul piano delle acquisizioni, rafforza la visibilità sui mercati di interesse e aumenta la capacità di attrarre risorse qualificate” ha concluso Capuano “ma – come testimoniano gli imprenditori – il processo di quotazione richiede da parte del management la disponibilità ad accelerare il percorso di crescita e cambiamento”. L’incontro è poi proseguito con la presentazione di alcune testimonianze concrete sul tema: Emilio Moreschi, Presidente di Rulmeca insieme a Fabio Ghisalberti, Consigliere Delegato, e successivamente Alberto Bombassei, Presidente di Brembo e Vicepresidente per le Relazioni Industriali e gli Affari Sociali di Confindustria Bergamo, hanno illustrato il ruolo che – rispettivamente - il percorso di acquisizioni strategiche all’estero e la quotazione in Borsa hanno avuto nel sostenere lo sviluppo della propria azienda. Lucio Cassia, Presidente del Corso di Studi in Ingegneria Gestionale dell’Università degli Studi di Bergamo e moderatore dell’incontro, ha sottolineato come “gli strumenti di finanza straordinaria consentano di rimuovere i vincoli dimensionali delle imprese italiane non già e non solo per gli aspetti connessi alle fonti di finanziamento, ma anche per quanto concerne alle competenze manageriali indotte, alla visibilità sul mercato, alla possibilità di partecipate ad un network più vasto. In sintesi, finanza straordinaria come strumento per un posizionamento competitivo”. Renato Guerini, Presidente di Kpmg, ha concluso i lavori del convegno sottolineando come “esista una sorta di ‘percorso virtuoso’ per la crescita. L’azienda si apre al capitale di rischio con l’ingresso dei Fondi di Private Equity, inizia un percorso di crescita per linee esterne tramite acquisizioni e poi si quota raccogliendo nuovo capitale per lo sviluppo. La trasparenza e la qualità dell’informazione verso il mercato sono gli ingredienti essenziali per intraprendere questa ‘direzione di marcia’”. .  
   
 

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