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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Dicembre 2007
 
   
  ASSOGENERICI:TOTALMENTE DISATTESE NELLA FINANZIARIA LE INDICAZIONI DELL’ANTITRUST E DEI PRODUTTORI DI FARMACI GENERICI

 
   
  Roma, 3 dicembre 2007 – Con il via libera del 28 novembre, il Parlamento ha approvato una disciplina in materia farmaceutica in netto contrasto con le indicazioni dell’Antitrust. La denuncia è di Assogenerici, l’Associazione che riunisce le industrie italiane produttrici di farmaci generici. Tale provvedimento interviene sulla materia farmaceutica, con una serie di disposizioni che sono già state ampiamente e con dettaglio bocciate dall’Autorità Garante della Concorrenza, la quale aveva peraltro auspicato interventi correttivi in sede di confronto parlamentare. Ciò non è avvenuto, disattendendo in toto il parere dell’Authority, che si era così espressa: “la Finanziaria 2008 penalizza il Sistema Sanitario Nazionale; fissando quote di produzione inibisce lo sviluppo dei produttori di farmaci equivalenti e rallenta, di conseguenza, la crescita di chi produce farmaci innovativi”. Assogenerici manifesta, a nome dei suoi associati, la preoccupazione per una normativa che avrà l’effetto di ingessare il mercato e abbassare la competitività fra le aziende produttrici di farmaci, con inevitabili ricadute sullo sviluppo della ricerca di nuovi prodotti, sul corretto andamento della dinamica dei prezzi e, di conseguenza, sui cittadini. I produttori di farmaci generici, in particolare, risultano sensibilmente penalizzati dall’adozione dei budget che le nuove disposizioni assegnano a ciascuna azienda, sulla base dei ricavi dell’anno precedente. Mentre, infatti, agli originator vengono destinate quote crescenti delle risorse aggiuntive, sulla base delle proprie capacità di espandersi tramite l’innovazione, la norma non contiene un meccanismo altrettanto chiaro di attribuzione delle risorse alle imprese che sviluppano le proprie vendite grazie all’introduzione nel mercato di farmaci generici. “Queste disposizioni hanno come unico effetto quello di scoraggiare lo sviluppo dei medicinali generici – afferma Roberto Teruzzi, Presidente di Assogenerici -, la cui rilevanza viene peraltro ampiamente riconosciuta dallo stesso decreto legge, in quanto è proprio grazie ai prezzi più contenuti dei farmaci generici che si ‘liberano’ le risorse utilizzabili per premiare l’innovazione”. Secondo Assogenerici, “la determinazione preventiva del livello dei prezzi, a cui si potrà pervenire a seguito dell’ingresso dei farmaci generici, appare idonea ad ostacolare la fisiologica dinamica concorrenziale tra produttori originator e genericisti. La fissazione, in sede di contrattazione con i genericisti, di uno sconto superiore a quello minimo previsto dalla legge fa sì che il ruolo del generico si esaurisca, nel momento in cui avviene la riduzione dei prezzi: il generico finisce per essere utilizzato solo come strumento per abbassare i prezzi degli altri farmaci”. “Ma vi è di più. Tale sistema - continua Assogenerici - costituisce una palese violazione della libertà di iniziativa economica privata, tutelata dall’art. 41 della Costituzione, che vede nella garanzia di un mercato concorrenziale la sua più diretta espressione. Sotto altro aspetto, ciò contrasta irrimediabilmente anche con i principi comunitari posti a tutela del mercato comune, ispirato all’eliminazione, fra gli Stati membri, degli ostacoli alla libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali”. .  
   
 

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