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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Dicembre 2007 |
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DISABILI, ABELLI: PRIORITA´ ALL´INTEGRAZIONE
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Milano, 4 dicembre 2007 - "I risultati del progetto europeo che oggi presentiamo indicano nella famiglia il supporto principale per le persone con disabilità. Mantenere le persone disabili nel proprio ambito sociale e familiare, aiutandole a sviluppare le proprie potenzialità è sempre stato un obiettivo della Regione Lombardia. La famiglia è diventata protagonista del sistema dei servizi e delle politiche riguardanti il nostro sistema socio sanitario". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà sociale, Gian Carlo Abelli, intervenendo 30 novembre alla giornata conclusiva del convegno, organizzato dalla Comunità europea, in collaborazione con Regione Lombardia e Istituto neurologico Besta di Milano, per presentare i risultati del progetto europeo Mhadie (Measuring health and disability in Europe). Al progetto Mhadie hanno lavorato, per tre anni, ricercatori di 24 Paesi europei con l´obiettivo di individuare un parametro comune, utile a definire e misurare la salute e la disabilità. La definizione proposta dai ricercatori del progetto è una lettura della disabilità che contempla nella persona non solo il lato biologico, ma anche quello psicologico e sociale. Una lettura del bisogno, ma anche una risposta integrata che vede l´impegno di tutta la comunità e delle istituzioni. "Tutto ciò - ha affermato l´assessore Abelli - è molto affine a quanto è stato previsto e realizzato in Lombardia negli ultimi anni. Centralità della persona, libertà, sussidiarietà, solidarietà sono infatti i quattro pilastri del nostro welfare, che hanno portato a realizzare una rete socio-sanitaria e socio-assistenziale dinamica che offre, anche ai disabili, il diritto di poter mantenere e sviluppare le proprie condizioni di vita. Le comunità socio-sanitarie, ad esempio, nate due anni fa per accogliere, in un ambiente simile a quello familiare, le persone con i problemi più gravi, sono passate da 729 posti letto a 936 mentre sono più di 5. 500 le persone che hanno usufruito del servizio di assistenza domiciliare per il 2006, grazie a un finanziamento di quasi 17 milioni di euro derivante in gran parte dal fondo regionale". Le indicazioni del progetto Mhadie, di cui Regione Lombardia e Istituto neurologico Besta sono partner italiani, sono già state fatte proprie da due ministeri: quello delle Salute e quello della Solidarietà Sociale che li stanno applicando nelle loro politiche per la disabilità, la non autosufficienza e la valutazione dei bambini da inserire a scuola. I risultati del progetto e di questo convegno, aperto ieri mattina dal presidente dell´Istituto Besta, Alessandro Moneta - che aveva sottolineato l´importanza di "poter utilizzare, nel campo della salute e della disabilità modelli comuni e condivisi per poter disporre di un quadro attendibile" - verranno inviati, entro il prossimo aprile, al Palamento europeo, sotto forma di "raccomandazioni", perché tutti i paesi d´Europa possano adottare una comune definizione di disabilità in ambito clinico, scolastico e statistico. . |
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