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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Dicembre 2007
 
   
  PUBBLICATO LO STUDIO SULLA FILIERA AEROSPAZIALE IN PUGLIA COORDINATO DALL’ARTI

 
   
  Bari, 4 dicembre 2007 - Sono circa 900 i ricercatori in Puglia coinvolti in attività di ricerca trasversali legate al settore aerospaziale e le principali tematiche di ricerca sono relative soprattutto ai nuovi materiali, ma anche alla sensoristica, meccanica, propulsione ed alle tecnologie spaziali. L’arti ha coordinato uno studio su questa filiera, indagando le competenze scientifiche espresse dal territorio pugliese e la struttura e le caratteristiche delle imprese del settore. Il Rapporto “La Filiera Aerospaziale in Puglia” verrà presentato il 4 dicembre prossimo nell’ambito di un incontro tematico del Club dell’Innovazione, iniziativa promossa dall’Arti, che riunisce personalità pugliesi provenienti da diverse esperienze, ma accomunati dall’interesse a promuovere in Puglia la cultura e la pratica dell’innovazione. Oggi la Puglia rappresenta una delle regioni italiane in cui è più consistente la presenza di attività industriali aerospaziali, in termini sia di insediamenti che di addetti. La filiera aeronautica pugliese si caratterizza per la presenza sia di grandi che di piccole e medie imprese, prevalentemente localizzate nel brindisino, ma con significative presenze anche nelle altre province. La Filiera Aerospaziale in Puglia Sintesi E Conclusioni L’aerospazio è un settore ad alto contenuto tecnologico, nel quale gli investimenti in ricerca e sviluppo rappresentano una quota elevata del fatturato. L’importanza di questa filiera per una regione non deriva solo dal contributo che può dare in termini di addetti e valore aggiunto, ma dal fatto che integra e promuove lo sviluppo di competenze, processi e tecnologie vitali per l’economia nel suo complesso. Gli sforzi del settore aerospaziale per garantire il raggiungimento dei rigidi standard richiesti sviluppano tecnologie che spesso sono trasferite ad altri comparti produttivi; le necessità delle imprese stimolano ricerca e sviluppo nelle Università. Oggi la Puglia rappresenta una delle regioni italiane in cui è più consistente la presenza di attività industriali aerospaziali, in termini sia di insediamenti che di addetti. Può vantare una riconosciuta capacità manifatturiera e interessanti attività di ricerca. Gli occupati diretti complessivi sono più di 3. 700. Il giro d’affari si attesta, nel 2007, attorno ai 700 milioni di euro. In virtù di questi numeri, la Puglia ha un peso non trascurabile sul totale nazionale (circa il 10%) sia per occupazione che per fatturato. Il settore aerospaziale pugliese ha sperimentato una fase di crescita negli ultimi anni. La filiera aeronautica pugliese si caratterizza per la presenza sia di grandi che di piccole e medie imprese. È prevalentemente localizzata nel brindisino, ma con significative presenze anche nelle altre province. In particolare, la Puglia è l’unica regione italiana nel cui territorio sono presenti contemporaneamente aziende del settore “ala fissa” (Alenia), “ala rotante” (Agustawestland), della propulsione (Avio) e del software aerospaziale (Space Software Italia). Si tratta, in prevalenza, di aziende facenti capo al gruppo Finmeccanica. Le grandi imprese occupano, complessivamente, 2. 900 addetti (di cui oltre il 15% laureati). Si tratta di impianti che rivestono un ruolo rilevante all’interno delle strategie delle rispettive case madri, come dimostra il fatto che alcuni sono riconosciuti come centri di eccellenza (per le strutture elicotteristiche e per i compositi). Molto importante è stato, negli ultimi anni, l’insediamento a Grottaglie (Ta) dello stabilimento dell’Alenia Composite, con quasi 700 addetti, per la produzione di parti della fusoliera del nuovo Boeing 787. Scarsa è, invece, la presenza di funzioni strategiche nell’ambito di questi stabilimenti. Le attività di ricerca delle grandi imprese occupano, tuttavia, quasi 400 addetti fra Foggia, Brindisi e Taranto. Particolarmente significativa è la ricerca nel campo dei materiali.
Le grandi imprese del settore aerospaziale in Puglia
Imprese Localizzazione (provincia) Addetti Attività
Alenia Aeronautica* Foggia 775 Aerostrutture
Avio Brindisi 751 Motoristica
Alenia Composite* Taranto 638** Aerostrutture
Agustawestland* Brindisi 540 Elicotteri
Space Software Italia* Taranto 105 Spazio ed elettroavionica
Alenia Aeronavali* Brindisi 100 Manutenzione
Totale 2. 909
* Imprese appartenenti al Gruppo Finmeccanica. ** In base ai piani aziendali l’occupazione dovrebbe raggiungere le 750 unità entro la fine del 2007. Fonte: Arti
Il sistema delle piccole e medie imprese (con riferimento solo alle aziende che lavorano prevalentemente nella filiera aerospaziale) occupa circa 850 addetti, fra due medie aziende (con 150 addetti e oltre), Salver e Gse, quattro aziende medio-piccole (con circa 50 addetti) e più di una dozzina con meno di cinquanta dipendenti. Sono una cinquantina i loro addetti ad attività di ricerca e sviluppo. Alcune di queste imprese sono in grado di gestire un prodotto verticalizzato e di operare sui mercati internazionali. Altre, invece, sono in grado di offrire solo l’esecuzione di fasi dei cicli di lavoro propri della filiera produttiva. Le aziende del settore spaziale, principalmente spin-off del mondo universitario, oltre che operare con le grandi imprese, hanno un proprio prodotto da offrire sul mercato.
Le piccole e medie imprese del settore aerospaziale in Puglia
Imprese Localizzazione (provincia) Addetti Tipologia
Salver Brindisi 237 Subsistemisti
Gse Brindisi 150 Subsistemisti
Iap - Industrial & Aeronautical Painting Brindisi 63 Componentisti
Tecno Messapia Brindisi 46 Componentisti
Planetek Italia Bari 46 Spazio-avionica
Tsm Brindisi 42 Componentisti
C. M. C. Brindisi 26 Componentisti
Dema Brindisi 44 Subsistemisti
Lavorazioni Aeronautiche di Rampino Salvatore Lecce 26 Componentisti
I. A. S. Brindisi 25 Componentisti
Avioman Brindisi 24 Subsistemisti
Rav Brindisi 24 Componentisti
Processi Speciali Brindisi 23 Componentisti
Clio Lecce 21 Spazio-avionica
Giannuzzi Lecce 15 Subsistemisti
Oma Brindisi 14 Componentisti
Top Rel Bari 13 Spazio-avionica
Scsi Brindisi 6 Componentisti
Spacedat Lecce 6 Spazio-avionica
Totale 851
Fonte: Arti
Le attività di ricerca delle imprese si concentrano significativamente nell’ambito tecnologico dei materiali, ma riguardano anche propulsione, elettroavionica e spazio.
Ricercatori all’interno delle imprese impegnati in attività di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale
Ambiti tecnologici1
Addetti R&s Materiali Meccanica e propulsione Avionica / Elettronica Tecnologie spaziali
Agustawestland (Brindisi) 84 *
Alenia Composite (Taranto) 79 *
Avio (Brindisi) 60 *
Alenia Aeronautica (Foggia) 69 *
Salver (Brindisi) 25 *
Ssi (Taranto) 76 * *
Planetek (Bari) 18 *
Totale 411
1 Gli asterischi indicano in quali ambiti tecnologici si concentra principalmente l’attività di ricerca. Fonte: Arti
Le attività di ricerca in campo aerospaziale si svolgono presso l’Università degli Studi di Bari, il Politecnico di Bari e l’Università del Salento, e in centri di ricerca: il Cetma, l’Enea, il Cnr-imm, il Cnr-issia e il Consorzio Optel. Date le caratteristiche trasversali di molta della ricerca connessa alla filiera aerospaziale (scoperte e applicazioni possono interessare anche altri settori) non è facile individuare quanti siano i ricercatori in Puglia, fuori dalle imprese, nella suddetta filiera. Con una analisi molto dettagliata è, però, possibile indicare in circa 500 i ricercatori, in Puglia, coinvolti in maniera diretta o indiretta in attività di ricerca legate al settore aerospaziale. Di essi, 300 nelle sedi universitarie (200 a Bari e 100 a Lecce) e oltre 200 nei centri di ricerca, prevalentemente nel brindisino. Le principali tematiche di ricerca sono nuovi materiali, sensoristica, meccanica e propulsione. Non trascurabile è anche lo studio delle tecnologie spaziali. Si tratta, dunque, di tematiche che si connotano per la loro trasversalità. Fra imprese, Università e centri sono, dunque, circa 900 i ricercatori in Puglia.
Ricercatori nelle Università e nei centri di ricerca pugliesi impegnati in attività di ricerca legate al settore aerospaziale
Numero ricercatori1 Ambiti tecnologici2
Università Sensoristica Materiali Meccanica e propulsione Elettronica/ Avionica Tecnologie Spaziali
Politecnico di Bari Ba 166 * * * *
Università del Salento Le 100 * * * *
Cetma Br 80 *
Enea Br 73 *
Cnr-imm Br-le 64 * *
Università di Bari3 Ba 20 *
Dipartimento interateneo di fisica Ba 14 * *
Consorzio Optel Br 11 *
Cnr-issia Ba 10 *
Totale 538
1 Per le Università l’espressione ricercatori comprende professori ordinari, associati e ricercatori. 2 Gli asterischi indicano in quali ambiti tecnologici si concentra principalmente l’attività di ricerca. 3 Include l’Istituto di metodologie inorganiche e dei plasmi del Cnr. Fonte: Arti
Numerosi, come schematicamente rappresentato nella figura seguente, sono i progetti di ricerca realizzati in collaborazione fra Università, centri di ricerca e imprese. Il sistema universitario barese ha importanti collaborazioni con Alenia. Più fitta la rete delle collaborazioni del sistema della ricerca salentina, anche con piccole e medie imprese. Le previsioni sull’andamento del settore aerospaziale indicano buone prospettive di crescita per i prossimi anni; in particolare, per l’ala fissa civile si assisterà ad una ripresa della domanda di nuovi aerei (soprattutto da parte dei paesi di nuova industrializzazione); interessanti le prospettive relative ai velivoli militari, si prevede, soprattutto, una marcata crescita della domanda di elicotteri; è previsto, inoltre, un incremento della domanda di nuovi sensori opto-elettronici. Per quanto concerne il mercato spaziale, si prevede una ripresa della domanda di nuovi lanci congiunta ad una sempre maggiore richiesta di nuovi servizi basati sull’uso delle piattaforme satellitari come telecomunicazioni, navigazione, servizi geospaziali. Già solo in base a queste tendenze così positive lo stesso gruppo Finmeccanica prevede un forte incremento delle attività delle imprese pugliesi; un incremento, nel prossimo decennio, del fatturato medio dei suoi fornitori, legati ad Alenia, di almeno il 70% rispetto ad oggi, e una possibile crescita delle lavorazioni trainate dal Boeing 787 da un milione di ore a un valore di 1,2-1,6 milioni nel 2015. Sulle prospettive di crescita delle imprese pugliesi, influiranno anche le positive previsioni riguardanti le forniture ad Agustawestland. La Puglia ha, tuttavia, ulteriori potenzialità concrete per vedere il suo tessuto produttivo irrobustito (con un ampliamento della base occupazionale) e diventare, nell’arco dei prossimi dieci anni, un polo di eccellenza nel settore aerospaziale. Gli elementi cruciali che possono consentire sviluppi fortemente positivi sono: - lo sviluppo, in Puglia, di competenze manifatturiere e di ricerca distintive e complementari rispetto a quelle di altre regioni; - un rapporto collaborativo, nel reciproco interesse, con il grande gruppo aeronautico nazionale; - il rafforzamento qualitativo e quantitativo del sistema delle imprese locali; - la possibile attrazione di nuovi investimenti dall’esterno. L’elemento essenziale per riuscire ad ottenere l’obiettivo appena descritto è un elevato livello di specializzazione. La Puglia deve sviluppare competenze manifatturiere e di ricerca distintive rispetto alle altre regioni europee. I vantaggi competitivi nell’economia globale derivano dalla concentrazione in una data regione di abilità e conoscenze altamente specializzate, di istituzioni e settori produttivi in relazione fra di loro. La Puglia vanta già attività produttive in diversi comparti aeronautici. Esse possono essere rafforzate e completate attraverso lo sviluppo di competenze avanzate e originali in ambiti ad esse trasversali. Due di questi ambiti appaiono particolarmente importanti: i materiali compositi e la sensoristica. In questi ambiti la Puglia vanta rilevanti competenze preesistenti, sia manifatturiere che di ricerca. Sono ambiti che hanno interessanti prospettive di sviluppo, in quanto le loro applicazioni in campo aerospaziale (e non solo) sono destinate ad ampliarsi. In essi vi sono punti di forte contatto con altre attività scientifiche nelle quali la Puglia può vantare notevoli competenze di ricerca (chimica dei nuovi materiali, nanotecnologie, meccatronica), per cui è possibile sfruttare le potenziali sinergie e raggiungere la necessaria massa critica per diventare un’eccellenza in campo internazionale. Per i materiali compositi, in particolare, è evidente il legame con le lavorazioni già in corso a Foggia e Grottaglie. Questi ambiti possono essere rafforzati attraverso un rilevante sviluppo di attività di ricerca congiunte pubblico-private, sfruttando la presenza di gruppi di ricerca aziendali, dei dipartimenti universitari, dei centri di ricerca, e le reti, già in parte esistenti, delle loro collaborazioni. Fondamentale è anche il ruolo del sistema formativo per rispondere alle diverse esigenze espresse dalle imprese collocate ai vari livelli della filiera produttiva. Un’attenzione particolare va rivolta tanto alla formazione secondaria professionale (in considerazione della sua importanza nel settore aerospaziale) quanto, ovviamente, a quella universitaria. Coerente con questo è la strategia già intrapresa del rafforzamento della collaborazione fra i poli aerospaziali di Puglia e Campania, come testimonia la firma del protocollo d’intesa fra le due Regioni che sancisce la costituzione del distretto dell’industria aeronautica e aerospaziale del Mezzogiorno. Vi è, infatti, la concreta possibilità di costituire un sistema di dimensioni europee, in grado di competere sul mercato mondiale in condizioni migliori di quelle che potrebbero avere i due sistemi produttivi isolatamente, attraverso la valorizzazione della complementarietà fra le specializzazioni produttive delle due aree. I positivi rapporti con le grandi imprese già localizzate in Puglia, in questa ottica, possono essere ulteriormente migliorati nel mutuo interesse. L’offerta regionale di buone condizioni localizzative, di formazione di alto livello e di possibilità di attività di ricerca di livello avanzato e in precisi ambiti può favorire il rafforzamento quantitativo e, soprattutto, l’evoluzione qualitativa delle attuali presenze. Una strategia condivisa può portare a localizzare in Puglia funzioni di più alto valore oltre a quelle meramente produttive: ideazione, ricerca, sviluppo, industrializzazione. Altrettanto importante è il rafforzamento delle piccole e medie imprese locali. Questo può scaturire dal rafforzamento delle complessive attività di ricerca e sviluppo, così come dall’ampliamento della presenza delle grandi imprese. Ma può scaturire anche da azioni specifiche mirate ad incrementare il loro livello tecnologico e le loro capacità gestionali, affinché siano in grado di gestire pacchetti verticalizzati assicurando al cliente la fornitura di un assieme anche complesso e la gestione del prodotto lungo l’intero ciclo di vita, e la loro capacità di affacciarsi sui mercati internazionali sganciandosi dalla stretta dipendenza da un unico grande committente. Infine, un territorio con capitale umano di maggiore qualità, attività di ricerca e sviluppo specializzate e di eccellenza, un tessuto di piccole e medie imprese in positiva evoluzione può seriamente candidarsi come localizzazione ottimale per nuovi attori, tanto nella ricerca quanto nella produzione, attraendoli dall’esterno. .
 
   
 

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