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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Giugno 2006
 
   
  500 RICOVERI AL GIORNO, 100.000 MORTI OGNI ANNO: ALLARME SCOMPENSO CARDIACO IN ITALIA

 
   
  Milano, 29 giugno 2006 - Ogni anno sono 100. 000 i morti causati dallo scompenso cardiaco, la malattia divenuta la prima causa di mortalità in Italia e il maggior costo in assoluto per ricovero ospedaliero. Ogni giorno vengono ricoverate oltre 500 persone con questa malattia, un aumento del 40% negli ultimi 5 anni, ed almeno un terzo di queste muoiono entro 1 anno dal ricovero. Lo ha detto oggi Francesco Chiarella, Presidente di Anmco-associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, in occasione della conferenza stampa di presentazione della terza Settimana Europea dello Scompenso Cardiaco e del documento di consenso “Il percorso assistenziale del paziente con scompenso cardiaco”. “In Italia sono circa 1 milione i malati di scompenso cardiaco, quasi il 2% della popolazione, molti di più di quelli affetti dai più frequenti tumori”, ha ricordato Alessandro Boccanelli, membro italiano del Direttivo Shape-gruppo di Studio Europeo sullo Scompenso Cardiaco e Direttore della Cardiologia dell’Ospedale S. Giovanni di Roma, “Eppure, nessuno ne parla e pochi conoscono questa malattia. Secondo i dati di un’indagine condotta da Shape e pubblicata sullo European Heart Journal, solo 2 italiani su 100 sono in grado di descriverne i sintomi e solo 30 su 100 la ritengono una malattia grave. Non solo, 1 italiano su 3 è convinto che si tratti di una normale conseguenza dell’invecchiamento e non di una malattia legata a una grave alterazione cardiaca,” ha proseguito. “In effetti – ha spiegato Andrea Di Lenarda, Chairman dell’Area Scompenso di Anmco – il numero di malati di scompenso cardiaco aumenta in maniera esponenziale con l’età: 1 per cento sino a 60 anni, 2 per cento tra 60 e 70, 5 per cento tra 70 e 80, oltre 10 per cento dopo gli 80. Tuttavia, si stimano in quasi 300 mila gli scompensati ‘giovani’, di età inferiore ai 60 anni. ” Di Lenarda ha inoltre illustrato ai giornalisti i dati relativi ai costi per il sistema sanitario causati dallo scompenso cardiaco. “Sono circa 200. 000 i ricoveri per la malattia ogni anno,” ha detto. “Lo scompenso è la seconda causa di ricovero ospedaliero dopo il parto ed il relativo Drg 127 il più costoso: ogni anno oltre 520 milioni di euro, pari al 2% dei costi totali del sistema sanitario nazionale per i ricoveri ospedalieri,” ha aggiunto. “Lo scompenso cardiaco è una delle patologie croniche a più alto impatto su sopravvivenza, qualità di vita dei pazienti e assorbimento di risorse”, ha proseguito Chiarella “La risposta del sistema ai bisogni di questi pazienti non è ancora ottimale, per eterogeneità culturali, professionali, organizzative che si riverberano in un’assistenza spesso discontinua e frammentaria. Per questo Anmco ha portato a termine nel dicembre scorso una Consensus Conference cui hanno preso parte tutte le società scientifiche espressione delle figure professionali coinvolte nell’assistenza ai malati di scompenso insieme a Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, alcune Agenzie Sanitarie Regionali e Aziende Sanitarie Locali. L’obiettivo era ridefinire i ruoli e le responsabilità professionali nell’ambito di una nuova ed efficiente rete assistenziale al paziente scompensato. Ne è nato un documento, presentato oggi nella sua veste ufficiale, rivolto ad operatori e rappresentanti delle Istituzioni, il cui sostegno ed indirizzo è cruciale per avviare e implementare le strategie assistenziali proposte”, ha concluso. “Il percorso diagnostico-terapeutico del paziente scompensato è incentrato sul principio della rete integrata, che consente di ottimizzare l’impiego delle risorse in stretta correlazione tra ospedale e territorio”, ha spiegato Di Lenarda, coordinatore del progetto insieme a Vincenzo Cirrincione, Chairman Area Management & Qualità Anmco. “Il modello gestionale proposto è stato studiato per intervenire già nelle fasi precoci della malattia con progetti di screening, per rallentare con interventi mirati la progressione della malattia, prevenire le riacutizzazioni ed i ricoveri ospedalieri, garantire un’assistenza specifica al paziente anziano fragile, e di tipo palliativo al paziente in fase terminale”, ha concluso. “Questo documento di consenso è un passo fondamentale verso una maggiore attenzione allo scompenso cardiaco, una malattia purtroppo ancora largamente sottovalutata al di fuori del mondo medico. Le Autorità sanitarie e i Governi non dedicano sufficienti risorse alla lotta a questa malattia. Per questo Shape promuove anche quest’anno la consueta campagna d’informazione e sensibilizzazione” ha ricordato Boccanelli. Si svolgerà infatti dal 20 al 26 novembre la terza Settimana Europea dello Scompenso Cardiaco organizzata in Italia da Shape in collaborazione con Anmco e la sua fondazione dedicata all’educazione e alla prevenzione cardiovascolare, Heart Care Foundation. Anche quest’anno, tra le varie iniziative previste, oltre 50 centri ospedalieri specializzati della Rete Scompenso Cardiaco Anmco, dislocati sul territorio nazionale, saranno a disposizione dei cittadini per fornire informazioni, materiale illustrativo e, nella giornata di domenica 26 novembre, un vero e proprio “check-up” dello scompenso cardiaco. “Domenica 26 novembre nei centri attivati - ha spiegato Boccanelli - i cittadini troveranno cardiologi e infermieri che forniranno loro tutte le informazioni sulla malattia e li sottoporrano a una valutazione del rischio scompenso cardiaco”. Per conoscere l’indirizzo del centro più vicino sarà possibile, a partire dal 1 ottobre consultare il sito www. Scompensocardiaco-europa. Com oppure, sempre da 1 ottobre, telefonare, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18, al numero 02-48016441. .  
   
 

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