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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Dicembre 2007
 
   
  POLITICA COMUNE DELLA PESCA RIDUZIONE DEI TOTALI AMMISSIBILI DI CATTURA PER IL 2008

 
   
  La Commissione europea il 29 novembre ha presentato la proposta annuale sulle possibilità di pesca e misure connesse per il 2008. La proposta si basa sui recenti pareri scientifici sulla situazione degli stock ittici, emessi in ottobre dal Consiglio Internazionale per l’Esplorazione del Mare (Ciem), un organismo indipendente, e dal Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (Cstep) della Commissione stessa, nonché su contributi del settore. Essa rispecchia anche l’approccio delineato nella dichiarazione politica della Commissione pubblicata in giugno, nonché i risultati delle consultazioni con gli operatori del settore ( Ip/07/773) che hanno avuto luogo nel frattempo. Secondo la Commissione, la gestione della pesca è un processo di lungo periodo, basato sull’analisi delle tendenze a lungo termine dell’evoluzione degli stock ittici. Come ha sottolineato la dichiarazione politica di quest’anno, vi è ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi della politica comune della pesca, cioè una pesca sostenibile a lungo termine dal punto di vista economico, sociale e biologico. La Commissione propone pertanto ulteriori riduzioni dello sforzo di pesca e/o dei totali ammissibili di catture (Tac) in una serie di zone e attività di pesca, attenendosi generalmente al principio secondo cui le variazioni da un anno all’altro non dovrebbero mai superare il 15% in più o in meno, al fine di garantire una certa stabilità agli operatori. In certi casi, tuttavia, gli esperti scientifici hanno avvertito che la gravità della situazione giustificherebbe tagli ancora più consistenti. La proposta della Commissione sarà discussa dai ministri della pesca riuniti in sede di Consiglio dal 17 al 19 dicembre. Il commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi Joe Borg ha dichiarato: “I più recenti pareri del Ciem confermano che, nonostante la situazione rimanga generalmente stabile e qua e là emergano perfino segni incoraggianti, la maggior parte degli stock sono tuttora sovrasfruttati. Dobbiamo compiere ulteriori sforzi se vogliamo realizzare un vero progresso in direzione della pesca sostenibile. Altrimenti, si arriverà in breve tempo all’esaurimento degli stock sovrasfruttati e quindi al declino irreversibile delle flotte interessate. Un numero sempre maggiore dei Tac proposti dalla Commissione non è il frutto di decisioni ad hoc, ma la conseguenza diretta dell’applicazione dei piani di gestione pluriennali adottati dal Consiglio. Esortiamo pertanto il Consiglio a tener fede ai propri impegni di lungo periodo e a prendere decisioni che antepongano l’evoluzione a lungo termine della pesca ad ogni interesse economico o politico immediato. ” Stock soggetti a un piano di ricostituzione · Proposte della Commissione per gli stock di merluzzo: Il miglioramento dello stock di merluzzo del Mare del Nord constatato dal Ciem è senz’altro un segno incoraggiante, ma limitato per lo più a una sola generazione, che ora deve essere protetta fino a quando possa a sua volta contribuire al ripopolamento dello stock. Resta tuttavia preoccupante l’alta percentuale di merluzzi catturati accessoriamente e poi rigettati, da cui la necessità di trovare le misure di accompagnamento adatte per limitare drasticamente i rigetti. Questo obiettivo può essere raggiunto grazie ad una riduzione dello sforzo di pesca del merluzzo e a misure di accompagnamento intese ad evitare le catture accessorie di merluzzo. A tale scopo, la Commissione ha concordato con la Norvegia un aumento dell’11% del Tac di merluzzo nel Mare del Nord e alcune misure di accompagnamento dirette a limitare i rigetti. In altre zone, i pareri scientifici sono assai pessimistici riguardo al merluzzo, per cui la Commissione propone una riduzione del 25% delle possibilità di pesca. · Per il nasello settentrionale: Lo stock di nasello settentrionale si mantiene in buone condizioni, con piena capacità riproduttiva e tasso di prelievo sostenibile. Nondimeno, la mortalità per pesca rimane di gran lunga superiore a quella che sarebbe necessaria per assicurare il rendimento massimo sostenibile. Attenendosi a quanto previsto dal piano di ricostituzione, la Commissione propone un aumento del 2,5% del Tac per il 2008. · Per la sogliola nel golfo di Biscaglia: Lo stock di sogliola del golfo di Biscaglia è soggetto a un piano di gestione a lungo termine. Quest’anno, per ottenere una riduzione del 10% della mortalità per pesca occorre ridurre dell´8% il Tac per il 2008. · Per il nasello e lo scampo al largo della penisola iberica: Grazie a due buone annate per il nasello, conseguenti alla riduzione del 10% della mortalità per pesca stabilita nel piano di ricostituzione, il Tac potrebbe aumentare di oltre il 15%. La Commissione propone pertanto di limitare l’aumento al 15%, in linea con il piano di ricostituzione. Per i due stock di scampi nelle acque iberiche, i Tac vengono ridotti del 15%, sempre in conformità con il relativo piano di ricostituzione. Secondo le stime del Cstep e del Ciem, in realtà le catture potrebbero superare addirittura del 75% il livello autorizzato dei Tac, il che rappresenta un ulteriore motivo a favore di un approccio precauzionale. Intensificare i controlli e le notifiche rimane una priorità per questo tipo di pesca. · Per la sogliola e la passera di mare nel Mare del Nord: Lo stock di sogliola del 2006 nel Mare del Nord si è sensibilmente contratto a partire dalla primavera, il che ha indotto il Ciem a rivedere il proprio parere in autunno. La Commissione propone di ridurre il Tac del 15%. Lo stock di passera di mare è condiviso con la Norvegia, con cui la Commissione ha concordato la settimana scorsa un Tac di 49 000 tonnellate. Entrambe queste proposte sono conformi al piano di gestione pluriennale dell’Ue adottato lo scorso giugno. L´obiettivo della Commissione è di estendere la pianificazione di lungo periodo a tutti i principali stock commerciali. Pesca pelagica: I principali stock di aringhe dell’Ue continuano ad essere caratterizzati da scarso reclutamento. Nel corso dei negoziati della settimana scorsa con la Norvegia, la Commissione ha convenuto di ridurre del 41% il Tac per lo stock del Mare del Nord. Un’altra sostanziale riduzione del 32% è stata concordata con la Norvegia e le isole Færøer per il melù, la cui situazione continua a deteriorarsi. Specie a vita breve: La situazione della busbana norvegese è migliorata l’anno scorso, sicché la Commissione propone, sulla base dei pareri scientifici, un Tac di 50 000 tonnellate a gestione annuale. Le prospettive per le acciughe nel golfo di Biscaglia rimangono fosche, per cui anche quest’anno viene proposto di mantenere chiusa la pesca, salvo riesame una volta disponibili i dati sulla consistenza primaverile dello stock. Parimenti, il cicerello nel Mare del Nord formerà oggetto di una proposta annuale alla luce dei risultati della pesca sperimentale in primavera. Lo stock di spratto nel Mare del Nord, condiviso con la Norvegia, è attualmente stabile, per cui la Commissione ha accettato la settimana scorsa un aumento del 15% del Tac. .  
   
 

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