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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Dicembre 2007
 
   
  OLA: SUBITO IL PARCO REGIONALE DEI CALANCHI

 
   
  Potenza, 4 dicembre 2007 - La Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista), Coordinamento territoriale di Associazioni, Movimenti, Comitati e Cittadini, in un comunicato stampa, chiede all’Assessore regionale all’Ambiente, Tutela del Territorio e Politiche della Sostenibilità, Vincenzo Santochirico, di “accelerare l’istituzione del Parco Regionale dei Calanchi”. ”Tra i motivi principali di questa richiesta urgente - evidenzia la Ola – la presenza di alcuni studi che individuerebbero quest’area come possibile sito per la realizzazione del “cimitero” delle scorie radioattive italiane. Già negli anni Sessanta, infatti, l’Agip nucleare e l’ex Cnen (oggi Enea) avevano individuato nei territori tra Craco, Stigliano e Ferrandina la possibile area dove allocare il deposito delle scorie radioattive italiane. Più di recente l’Enea ha individuato i Calanchi lucani negli oltre 100 possibili siti idonei per ospitare il deposito unico delle scorie radioattive italiane, che secondo il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà essere ingegneristico e di superficie con possibilità di stoccare, oltre ai rifiuti radioattivi di Ii categoria, anche quelli di Iii categoria (quelle a più lunga radioattività), nonché il combustibile riprocessato proveniente dalle ex centrali atomiche italiane. La Ola, “nel ricordare all’esponente del governo lucano come già i documenti di programmazione dei precedenti governi regionali indicavano i Calanchi quale sede del parco naturale regionale, fa presente come già nell’area esistano problematiche riferite allo smaltimento illegale di rifiuti che investe anche la limitrofa area industriale della Val Basento ma anche di rifiuti radioattivi, così come sembrerebbero acclarare le dichiarazioni del pentito di mafia. Di recente, a Montalbano Ionico, la comunità si è interrogata sul progetto di valorizzazione dell’area naturalistica che, a parte la frenetica organizzazione di convegni, tavole rotonde, incontri tematici con politici, nulla ha prodotto di concreto lasciando nel degrado le grandi potenzialità paesaggistiche, storiche e naturali capaci di rilanciare l’economia dei piccoli centri che invece continuano a spopolarsi, nel silenzio delle istituzioni che sembrano abbracciare il perverso disegno di farne una mega-pattumiera di rifiuti”. .  
   
 

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