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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Dicembre 2007
 
   
  DAI PASTORI NELLE ALPI ALLE STRATEGIE PER I PRODOTTI TERRITORIALI: LIBRO, MOSTRA E CONVEGNO A MEZZOCORONA TRENTO 5 DICEMBRE E GIOVEDÌ 6 ALLE CANTINE ROTARI

 
   
  ”Pastori nelle Alpi. Storia e testimonianza”: il titolo di un libro e di una mostra fotografica che verranno presentati domani, mercoledì 5 dicembre, alle ore 14. 30 presso la cantina Rotari di Mezzocorona. Prologo del convegno internazionale che, sempre a Mezzocorona, il giorno dopo, giovedì 6 dicembre, vedrà esperti del settore e studiosi confrontarsi su “Strategie e linee guida per la promozione e lo sviluppo dei prodotti territoriali”. Il libro e la mostra. La pubblicazione e la mostra fotografica sono legati sia idealmente che nella realizzazione. Le immagini in mostra sono infatti parte integrante delle storie dei pastori che il libro racconta. Entrambi nascono nell’ambito del progetto Alpinet Gheep, sviluppato all’interno del Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg Iiib – Spazio Alpino (www. Alpinetgheep. Org). Alpinet Gheep vuole proporre la realizzazione di iniziative integrate per salvaguardare e promuovere l’allevamento degli ovini e dei caprini quale attività fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio montano. Coinvolge amministrazioni pubbliche, associazioni di allevatori ed istituti di ricerca di Italia, Austria, Baviera, Slovenia, con il coordinamento della Provincia autonoma di Trento. Domani, alle 14. 30, ci saranno i saluti delle autorità e l’introduzione di Federico Bigaran e Massimo Pirola della Provincia autonoma di Trento e di Rita Brugnara della casa editrice Giunti Progetti Educativi. Quindi gli interventi di Franco Marzatico, Enrico Cavada, Marta Bazzanella, Emanuela Renzetti, Anna Brugnara, Christian Cristoforetti. Quindi il dibattito e la visita alla mostra fotografica (che rimarrà aperta anche giovedì, durante il convegno). La mostra fotografica è frutto del reportage dell’autore Christian Cristoforetti: divisa in dieci sezioni, racconta il percorso del gregge, che lascia l’alpeggio al sopraggiungere dell’inverno, per dirigersi verso le pianure. Gli animali e i pastori con le loro case viaggianti si spostano lungo percorsi antichi. Con la tosatura di primavera le pecore, alleggerite dalla morbida lana, risalgono verso la montagna dietro la guida del capro. I loro passi sono scanditi da nuove nascite, che rappresentano la ricchezza del gregge e il perpetuarsi continuo della vita. Fanno ritorno in malga e con la trasformazione del latte in formaggio si chiude il ciclo nomade del pastore e inizia il nuovo anno. Completano il ritratto della situazione attuale della pastorizia nelle Alpi le immagini delle nuove generazioni e di alcune esperienze esemplari di giovani uomini e donne che si sono accostati alla montagna e ai suoi ritmi. Le fotografie in mostra sembrano dichiarare come possibile un incontro tra la natura e l’uomo che dia vita a paesaggi ed equilibri nuovi, fondati su consapevolezze attuali e necessità antiche, in perfetta sincronicità con ritmi vicini a quelli della terra. Nelle immagini si avverte forte la sensazione di appartenenza ad uno spazio, temporale e fisico, “altro” e il gregge con la sua forza diventa simbolo della resistenza di un mondo che, seppure ormai quasi scomparso, appare tutt’ora estremamente vitale. Le fotografie raccontano la vita dei pastori, restituendola nei suoi diversi aspetti di durezza e fascino, senza darle mai patina di nostalgia da mondo perduto, ma piuttosto evidenziando la forte attualità e la concretezza delle vite narrate, avvicinate con un’attenzione rispettosa ed una sincera curiosità. Ovini e caprini in Trentino. Nell’introduzione al libro, Mauro Fezzi, dirigente generale del Dipartimento Agricoltura e Alimentazione della Provincia autonoma di Trento, ricorda come “il progetto Alpinet Gheep rappresenta un impegno concreto, frutto del costante lavoro di anni di relazioni e di scambi, per l’attuazione di un programma di attività nell’obiettivo comune di migliorare sempre più il settore ovi-caprino e farne conoscere le potenzialità all’intera società. La Provincia autonoma di Trento è consapevole del valore aggiunto che tali iniziative comunitarie apportano, non solo in termini finanziari ma anche e sopratutto in termini di conoscenza e capacità organizzativa. La definizione di strategie e programmi di sviluppo, la costituzione di alleanze ed aggregazioni rivestono grande importanza per le aree montane come le nostre, caratterizzate da condizioni produttive difficili, per mantenere vivo e competitivo il nostro sistema agricolo, elemento fondamentale della qualità complessiva del territorio”. “L’allevamento ovino in Trentino – continua Fezzi - conta circa 25. 000 capi distribuiti principalmente in una quindicina di greggi che ogni tanto capita di incontrare ai margini delle strade in costante ricerca di aree su cui pascolare. Infatti tale allevamento è realizzato in maggior parte mediante la pratica della transumanza di lungo periodo verso le aree del Veneto, del Friuli e del Bresciano, dove gli animali svernano utilizzando i pascoli presenti lungo i corsi d’acqua. La transumanza sta però incontrando sempre maggiori difficoltà per cause di ordine sanitario, urbanistico ed anche colturale. L’orientamento produttivo principale è quello della produzione di carne mediante la macellazione degli agnelloni ad un peso di circa 40/50 kg. Ultimamente questo tipo di carne sta trovando un ottimo mercato nelle comunità di immigrati da paesi extracomunitari. Altro prodotto fornito dalle pecore è la lana, che è diventata negli anni purtroppo un grosso problema in quanto di difficile collocazione. Le razze ovine allevate sono generalmente appartenenti alla tipologia alpino gigante (bergamasca-biellese-tiroler bergschaf). Caratteristiche completamente diverse presenta invece l’allevamento caprino. La capra era considerata la “vacca dei poveri” e forniva latte formaggi e carne. In quasi tutti i paesi il pascolo era la principale fonte alimentare delle capre ed il pastore (“caorar”-“caorer”…. ) ogni mattina radunava gli animali richiamandoli mediante il suono del corno. Le capre uscivano dalle stalle, dopo essere state munte, e si univano in gregge per proseguire nei territori destinati al pascolo, per poi farvi ritorno la sera. Più avanti nel tempo, la produzione di latte caprino, è stata soppiantata da quello bovino e la tipologia di allevamento si trasformò in quello di produzione di carne ed in particolare modo del capretto leggero destinato ad allietare le tavole nelle festività pasquali. Nella nostra provincia si sta assistendo ad una nuova riscoperta dell’allevamento caprino per la produzione di latte con razze specializzate (Camosciata delle Alpi e Saanen). Sono circa una decina gli allevamenti sorti in questi ultimi anni ed a condurli sono generalmente giovani imprenditori con una grande passione e professionalità. Tre sono i caseifici trentini che da qualche anno ritirano e valorizzano il latte caprino, trasformandolo in formaggi di vari tipi. Recentemente si è provveduto a produrre anche latte alimentare fresco (particolarmente ricercato in special modo per le sue intrinseche caratteristiche dietetiche). La consistenza del patrimonio caprino nella nostra provincia è in leggero ma costante aumento negli ultimi anni e conta circa 6000 capi”. Il convegno “Strategie e linee guida per la promozione e lo sviluppo dei prodotti territoriali”. Dopo i seminari realizzati a Gorizia ed Aosta sul tema dei “Prodotti territoriali” in collaborazione con i progetti Alpinet Gheep, Crafts, Neprovalter, Regiomarket e Via Claudia Augusta co-finanziati all´interno del Programma Interreg Iiib - Spazio Alpino, l´attività di rete per lo sviluppo e la promozione dei prodotti territoriali, prosegue ora con l´organizzazione dell´evento conclusivo presso la sala conferenze delle Cantine Rotari di Mezzocorona (Trento). Nel corso dei precedenti incontri sono state presentate le esperienze maturate sul tema del “prodotto territoriale” all´interno dei progetti sopra citati e sono stati approfonditi gli aspetti sociali e relazionali, analizzate le forme organizzative e le strategie di mercato, nonchè le relazioni e gli impatti delle produzioni territoriali con il paesaggio. Hanno arricchito il dibattito i contributi pervenuti da operatori ed esperti dei vari settori coinvolti e dai rappresentanti dei governi regionali e delle istituzioni del territorio alpino. L´incontro in programma ha come obiettivo l´individuazione di “Strategie e linee guida per la promozione e lo sviluppo dei prodotti territoriali” anche sulla base dei risultati emersi nel corso dei due precedenti seminari. I contributi raccolti hanno consentito di delineare nuove iniziative di cooperazione transnazionale che prevedono azioni volte a favorire una maggiore integrazione fra i settori dell´agricoltura, del turismo e dell´artigianato, aspetto ritenuto strategico per uno svilppo equilibrato e sostenibile dello Spazio Alpino. Il programma si articola su tre giornate nel corso delle quali verranno presentate alcune pubblicazioni elaborate all´interno del progetto Alpinet Gheep riguardanti il mondo della pastorizia. Il clou nel convegno di giovedì “Strategie e linee guida per la promozione e lo sviluppo dei prodotti territoriali”, a cui seguirà una tavola rotonda che vedrà la presenza di autorità istituzionali locali e nazionali. L´evento si concluderà con alcune visite a realtà locali che riguarderanno aspetti socio-culturali e produttivi. Il Programma Mercoledì 5 dicembre. 14. 30 presentazione del libro e della mostra fotografica “Pastori nelle Alpi – storia e testimonianze”. Interventi a cura degli autori; 18. 45 sfilata di capi di moda realizzati in lana all’interno del Pogetto Alpinet Gheep. Giovedì 6 dicembre 9. 30 saluti; Mauro Fiamozzi, Sindaco del Comune di Mezzocorona; Tiziano Mellarini, Assessore all´agricoltura, commercio e turismo della Provincia autonoma di Trento; Franco Panizza, Assessore all´artigianato, cooperazione e trasporti della Provincia autonoma di Trento; Mauro Fezzi, Dirigente Generale del Dipartimento agricoltura e alimentazione Provincia autonoma di Trento; 10. 00 Federico Bigaran, Dipartimento agricoltura e alimentazione, Provincia autonoma di Trento Introduzione ai lavori; 10. 20 Geremia Gios, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Trento, “Le risorse locali nelle strategie di sviluppo della montagna”; 10. 50 Josef Parente, Ente Regionale per lo Sviluppo Agricolo (Ersa) Friuli Venezia Giulia, “Il valore aggiunto della cooperazione transnazionale: le buone prassi per lo sviluppo di inizative”; 11. 40 Renata Diazzi, Centro Europeo di Impresa e di Innovazione del Trentino (Ceii), "St. Art. Un´inedita forma di collaborazione fra artigianato e turismo"; 12. 00 Emanuela Renzetti, Facoltà di sociologia, Università degli Studi di Trento, “Aspetti sociali delle produzioni territoriali”; 12. 20 Giorgio De Ros, Istituto Agrario S. Michele all´Adige, “I prodotti dell´alpeggio: l´atteggiamento dei visitatori”; 12. 40 Dibattito; 14. 30 Federico Bigaran, Dipartimento agricoltura e alimentazione, Provincia autonoma di Trento, “Presentazione dell´idea progetto Gateways – iniziative per la cooperazione intersettoriale sui prodotti territoriali”; 14. 50 Domenico Mastrogiovanni, Euromontana, “Qualità e certificazione – strumenti indispensabili per la valorizzazione delle produzioni territoriali”; 15. 20 contributi dei vari partner (Loïc Perron, Norbert Höll, Remo Tomasetti, Gianantonio Battistel); 16. 30 Tavola rotonda fra rappresentanti delle regioni alpine; 17. 30 Dibattito e conclusioni. .  
   
 

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