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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2007
 
   
  INTERNET: ATTEGGIAMENTO DEI GENITORI VERSO I VIDEOGIOCHI

 
   
  La società di ricerca Strategyone, con la sponsorizzazione di Microsoft, ha recentemente condotto un sondaggio in cui è stato preso in esame l’atteggiamento di 4. 000 genitori residenti in Italia, Regno Unito, Francia e Germania in relazione a una varietà di problematiche legate al mondo dei videogiochi. Il sondaggio ha affrontato argomenti quali le abitudini di gioco dei minori, il tempo da dedicare al gioco, la conoscenza dei sistemi di classificazione e il livello di preoccupazione sui contenuti dei giochi. Tale sondaggio fa parte della campagna Play Smart, Play Safe, promossa da Microsoft per accrescere l’impegno di genitori, politici, rivenditori e responsabili del settore al fine di garantire un’esperienza di gioco sicura ai minori di tutte le età. Di seguito sono riepilogati i principali risultati del sondaggio, sia a livello generale che di singolo paese. La maggioranza dei genitori sostiene che i propri figli utilizzano principalmente i videogiochi per console (53%), seguiti dai videogiochi per Pc (32%), ad eccezione della Germania in cui i videogiochi per console (43%) e per Pc (44%) vengono utilizzati nella stessa percentuale. L’utilizzo dei videogiochi è un’attività solitaria, come testimoniano i quasi due terzi degli intervistati (64%) che affermano che i propri figli giocano prevalentemente da soli, specialmente in Francia (72%) e nel Regno Unito (70%). La maggior parte degli intervistati è al corrente dell’esistenza di funzionalità di controllo per i genitori nelle piattaforme di gioco (79%) e di indicazioni sull’età per i videogiochi (96%). Tuttavia, è molto meno diffusa la conoscenza dei sistemi di classificazione dei videogiochi in grado di aiutare i genitori a stabilirne l’idoneità (50%). Il paese più informato in proposito è il Regno Unito (79%), mentre fanalino di coda sono l’Italia (37%) e la Francia (34%). Il 66% dei genitori sostiene di esercitare un´influenza fondamentale sulla scelta dei videogiochi per i propri figli. Dato interessante, i genitori pongono al secondo posto nella scala decisionale i figli stessi (21%), a pari merito con i produttori di videogiochi (21%) e le istituzioni (18%). I genitori che ritengono di avere la maggiore influenza sulla scelta dei videogiochi sono quelli tedeschi (76%), mentre i genitori britannici si pongono al di sotto della media (60% rispetto al 66% totale). Quattro/cinque genitori su dieci (44%) permettono ai figli di dedicare ai videogiochi almeno un’ora al giorno. In Francia, tuttavia, tre genitori su dieci (30%) ritengono che ai propri figli debba essere permesso giocare solo nei fine settimana. Questa percentuale è quasi il doppio rispetto alla media degli altri paesi (18%). Sette genitori su dieci riconoscono la necessità (il 28% in modo deciso, il 43% in modo più tiepido) di preoccuparsi maggiormente dei contenuti dei videogiochi per i figli, ma sei su dieci (il 19% in modo deciso, il 41% in modo più tiepido) si ritengono sufficientemente informati sulle funzionalità incorporate nelle console di gioco che consentono di controllare l’accesso dei figli ai giochi. I genitori intervistati sostengono di avere un certo controllo sul tempo che i figli dedicano ai videogiochi. Il 50% non ritiene di avere un controllo limitato e questa percentuale sale al 72% in Germania. Il 75% dei genitori apprezzerebbe una funzione incorporata nella console o nel software che permettesse di monitorare il tempo dedicato dai figli ai videogiochi. I minori italiani utilizzano principalmente videogiochi per console (48%), in una percentuale leggermente inferiore rispetto agli altri paesi. I videogiochi per Pc hanno una percentuale di utilizzo leggermente superiore alla media (36%). Giocano prevalentemente da soli, anche se in proposito si pongono al di sotto della media. I genitori italiani mostrano diversi atteggiamenti riguardo al tempo da concedere ai figli per i videogiochi. La metà (il 49% contro il 44% totale) concorda nel concedere ai propri figli circa un’ora al giorno per i videogiochi, ma solo un genitore su dieci (il 9% contro il 14% totale) ritiene che da una a due ore al giorno sia un tempo accettabile. I genitori italiani sono meno informati sulle funzionalità di controllo e i sistemi di classificazione. Sono tra i meno informati sui sistemi di classificazione dei giochi (il 37% contro il 50% totale) e dell’età (l’87% contro il 96% totale) e sono leggermente meno informati sui controlli per i genitori rispetto agli altri paesi (il 76% contro il 79% totale). Il 63% dei genitori italiani sostiene di esercitare un’influenza fondamentale sulla scelta dei videogiochi per i propri figli, ma la percentuale è leggermente inferiore rispetto agli altri paesi. I genitori italiani dimostrano la maggiore attenzione (83%) ai contenuti dei videogiochi e i due terzi (il 66% contro il 60% totale) si ritengono sufficientemente informati sui controlli per i genitori. Sono in assoluto i più entusiasti nei confronti delle funzionalità di monitoraggio del tempo e controllo per i genitori, entusiasmo dettato almeno in parte dal fatto che la percentuale dei genitori italiani che considera limitato il proprio controllo sul tempo dedicato dai figli ai videogiochi è molto superiore alla media. I minori britannici utilizzano i videogiochi per console (64%) più che in qualsiasi altro paese, mentre l’uso dei videogiochi per Pc si pone decisamente al di sotto della media (il 18% contro il 32% totale). Giocano da soli più spesso rispetto alla media. I genitori del Regno Unito sono più indulgenti riguardo alla quantità di tempo che i propri figli possono dedicare ai videogiochi. Un quarto di essi (il 24% contro il 14% totale) acconsente a che i figli giochino da una a due ore al giorno. I genitori britannici (79%) sono decisamente più informati sui sistemi di classificazione dei videogiochi rispetto agli altri paesi (50%), ma leggermente meno informati sulle funzionalità di controllo per i genitori disponibili nelle piattaforme di gioco (il 75% contro il 79% totale). Il 60% dei genitori britannici sostiene di esercitare un´influenza fondamentale sulla scelta dei videogiochi per i propri figli, ma la percentuale è inferiore rispetto agli altri paesi. I genitori del Regno Unito si ritengono più attenti ai contenuti dei videogiochi e meno informati sui controlli per i genitori rispetto alla media. La maggioranza è interessata alle funzioni di monitoraggio del tempo e controllo per i genitori, ma dimostra in proposito meno entusiasmo rispetto agli altri paesi, probabilmente perché non ritiene di avere un controllo limitato sul tempo dedicato dai figli ai videogiochi, come avviene invece nella maggior parte degli altri paesi. I minori tedeschi utilizzano i videogiochi per console (43%) e per Pc (44%) in misura analoga, diversamente da tutti gli altri paesi in cui predominano i videogiochi per console. Giocano soprattutto da soli, ma generalmente sono più socievoli rispetto ai minori degli altri paesi, poiché giocano con amici e familiari più spesso che negli altri paesi. Le opinioni dei genitori tedeschi sul tempo massimo che i figli dovrebbero dedicare ai videogiochi sono conformi alla media, con quattro/cinque genitori su dieci che si pronunciano a favore di un’ora al giorno (45%). I genitori tedeschi sono più informati sui controlli per i genitori disponibili nelle piattaforme di gioco (l’84% contro il 79% totale), ma conoscono i sistemi di classificazione dei videogiochi quanto quelli degli altri paesi (il 51% contro il 50% totale). I genitori tedeschi esercitano un’influenza maggiore sulla scelta dei videogiochi per i propri figli (il 76% contro il 66% totale). Occupano il secondo posto nella classifica dei genitori più attenti ai contenuti dei videogiochi e sono sensibilmente più informati sui controlli per i genitori rispetto alla media. La Germania è il secondo paese con il maggiore interesse per le funzionalità di monitoraggio del tempo e controllo per i genitori integrate nelle console, ma è allo stesso tempo quello che più di tutti ritiene di avere controllo sul tempo che i figli dedicano ai videogiochi. La preoccupazione per i contenuti dei videogiochi determina l’esigenza da parte dei genitori tedeschi di disporre di funzionalità di controllo incorporate. I minori francesi utilizzano principalmente i videogiochi per console (57%), in una percentuale leggermente superiore alla media (53%). Giocano più spesso da soli (il 72% contro il 63% totale) e meno spesso in compagnia (il 7% contro il 12% totale) rispetto agli altri paesi. I genitori francesi sono i più severi in relazione al tempo che i propri figli dovrebbero dedicare ai videogiochi. Tre su dieci (30%) limitano questo tempo ai fine settimana, mentre negli altri paesi a farlo sono meno di due genitori su dieci (18%). I genitori francesi sono i meno informati sui sistemi di classificazione dei videogiochi rispetto agli altri paesi (il 34% contro il 50% totale), mentre la loro conoscenza delle funzionalità di controllo per i genitori è nella media (il 79%, allineato al 79% totale). Il 66% dei genitori francesi sostiene di esercitare un’influenza fondamentale sulla scelta dei videogiochi per i propri figli, percentuale equivalente alla media di tutti i paesi. Sono i genitori meno attenti ai contenuti dei videogiochi e si ritengono meno informati sulle funzioni di controllo per i genitori rispetto alla media. La maggioranza dei genitori francesi è interessata alle funzionalità di monitoraggio del tempo e controllo per i genitori, ma dimostra in proposito meno entusiasmo rispetto ad altri paesi, nonostante non ritenga di avere un adeguato controllo sul tempo che i propri figli dedicano ai videogiochi . .  
   
 

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