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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Dicembre 2007
 
   
  LA RICERCA MILANESE È “NOSTRANA” 500 MILIONI PER LE IMPRESE: PRESENTAZIONE DEL BANDO EUROPEO IL 6 DICEMBRE IN CAMERA DI COMMERCIO UN QUINTO DELLE COLLABORAZIONI RESTANO IN CITTÀ, LA METÀ IN ITALIA SOLO UN TERZO VA ALL’ESTERO. MA SI FERMA IN EUROPA

 
   
  Milano, 5 dicembre 2007 - A Milano ricerca poco internazionale: su quasi 1. 000 i centri che in Italia e all’estero scambiano quotidianamente informazioni, conoscenza e risorse umane con il sistema scientifico milanese (152 centri con una media di quasi 16 partner ciascuno), vince l’autoreferenzialità. Le relazioni attivate non superano per oltre il 90% dei casi i confini europei: sono infatti 543 (pari al 55%) le collaborazioni in Italia e 315 (32%) quelle con centri in altri paesi dell’Unione europea. Ben 214 delle 277 collaborazioni in atto entro i confini regionali avvengono tra centri di ricerca con sede a Milano. Più internazionali Consorzi o Fondazioni, meno il sistema universitario. Gran Bretagna, Germania, Francia e Stati Uniti sono i paesi con i quali i flussi sono più intensi: coinvolti oltre 50 centri di ricerca (68 in Gran Bretagna). Lombardia prima per ricerca in Italia: con un quarto dell’attività di ricerca e sviluppo del paese, il 22% della spesa pari a oltre 3,2 milioni di euro (1,2% del Pil prodotto in regione). Con un punto di forza: le imprese. Quasi il 15% dell’intera spesa nazionale in R&s viene effettuata dalle imprese lombarde, anche se in calo (dal 16 al 14,6% della spesa nazionale tra il 2001 e il 2004). Primato anche nel capitale umano impiegato in R&s, pari ad oltre il 18% degli addetti nazionali (nel 2004, 46. 700 addetti e con 22. 538 addetti le imprese lombarde occupano oltre il 48% degli addetti complessivi, ma con valori in diminuzione e un peso dal 52,7 al 48,2%). Primato anche nelle domande di brevetti per invenzioni : in Lombardia quasi 3. 000 pari ad oltre il 32% del dato nazionale (ma con un peso di 4/5 punti percentuali in meno rispetto a dieci anni prima, mentre aumentano nel periodo 1999 – 2004 intorno al 40% i brevetti europei). La Lombardia con -214 milioni di euro nel 2005 (ma -14% rispetto al 2004) presenta, subito dopo il Lazio (-227 milioni di euro), il disavanzo tecnologico maggiore: solo il Piemonte è esportatore netto di servizi tecnologici. Forti i disavanzi nel commercio in tecnologia (-166 milioni di euro) e nelle transazioni che riguardano la proprietà industriale (-382 milioni di euro) contro saldi positivi per servizi con contenuto tecnologico come assistenza e studi tecnici (+128 milioni di Euro) e servizi di R&s (+205 milioni di euro). Emerge da una ricerca della Camera di commercio di Milano attraverso Globus et Locus, maggio 2007. 500 milioni per le imprese. 6 dicembre 2007 in Camera di commercio giornata di presentazione del bando europeo Nmp - 7° Programma Quadro. Con una dotazione finanziaria di oltre 500 milioni di euro, il secondo bando per progetti di ricerca e sviluppo tecnologico in "Nanoscienze, Nanotecnologie, Materiali, Nuove Produzioni ed Integrazione di Tecnologie per applicazioni industriali" (Nmp) è al nastro di partenza. La Camera di Commercio di Milano in collaborazione con la Direzione Ricerca della Commissione Europea, il Ministero della Ricerca e Apre organizza il 6 dicembre un incontro per presentare il nuovo bando. Possibilità di incontrare un funzionario della Commissione Europea per discutere dei propri progetti. In Camera di commercio, Palazzo Mezzanotte, piazza Affari 6. Per informazioni: Camera di commercio - Euro Info Centre, Tel. 02/8515. 5247/5230 - email convegni@mi. Camcom. It, www. Mi. Camcom. It. “Milano e la Lombardia si pongono all’avanguardia a livello nazionale a partire dall’innovazione – ha commentato Alessandro Spada, presidente Euro Info Centre, azienda speciale della Camera di commercio di Milano –. In un mondo che diventa sempre più globale, e quindi più piccolo, interconnesso e competitivo investire nell’innovazione non rappresenta una scelta possibile, ma l’unica vera strada da percorrere se si vuole avere successo. Ecco perché occorre uno sforzo condiviso delle istituzioni e del mondo associazionistico per “fare sistema” e puntare sulle eccellenze nell’innovazione di Milano e della Lombardia in una dimensione sempre più europea e internazionale”. .  
   
 

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