Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Dicembre 2007
 
   
  APPROVATA IN PIEMONTE LA LEGGE SULLA SICUREZZA

 
   
  Torino, 5 dicembre 2007 - Il Consiglio regionale, dopo un approfondito dibattito e dopo aver esaminato tutti gli articoli del testo, ha approvato oggi la legge sulla sicurezza. La finalità del provvedimento (art 1) è di realizzare, anche attraverso attività promozionali e di sostegno, politiche locali per la sicurezza integrata delle città e del territorio regionale e per lo sviluppo di una cultura e di una pratica diffusa della legalità, con l’obiettivo di contrastare i fenomeni che generano sentimenti di insicurezza della popolazione e di aumentare la sicurezza reale. La Presidente Bresso esprime "soddisfazione per l´approvazione di una legge che, finalmente, applica un concetto completamente nuovo alla sicurezza che, come viene spiegato nel primo articolo, non è legata alla presenza e al lavoro del singolo agente, ma è un insieme di politiche integrate. La Regione, per la prima volta, ha un ruolo importante di coordinamento grazie alla creazione della Consulta regionale per la sicurezza integrata, all´interno della quale tutti i soggetti pubblici e privati che operano per la sicurezza potranno coordinarsi per rispondere in maniera concreta e soddisfacente alle esigenze del territorio. “Si tratta - conclude Bresso - di una legge moderna ed efficace che, oltre a prevedere provvedimenti significativi a favore delle vittime, consente di intervenire sull´urbanistica, con veri e propri piani regolatori sulla sicurezza, sull´utilizzo e l´applicazione delle nuove tecnologie, sui trasporti e sull´integrazione delle risorse e dei mezzi. In un momento in cui la sicurezza è un tema di stretta attualità e i cittadini chiedono maggiori tutele, credo che questa legge sia una risposta efficace al problema. ” La legge definisce (art 3) i compiti e le funzioni dei soggetti istituzionali, prevede assistenza ed aiuto alle vittime dei reati, priorità ed indirizzi per il sistema integrato di sicurezza ed istituisce una struttura regionale di coordinamento tecnico. Tra le novità della legge (art 7), l’istituzione della Conferenza regionale sulla sicurezza integrata composta dal Presidente della Regione, dai Presidenti di Provincia, dai Sindaci dei Comuni capoluogo, e dai rappresentanti designati da Anci, Uncem, Lega delle Autonomie Locali, Anpci, da convocarsi almeno una volta all’anno. La Regione riconosce le competenze proprie specifiche degli enti locali e dei soggetti pubblici e privati operanti nel campo sociale, in materia di sicurezza integrata, ne coordina gli interventi e promuove e sostiene accordi di partenariato ed i patti locali per la sicurezza integrata. Gli interventi volti a realizzare patti locali per la sicurezza integrata riguardano tra l’altro: a) la riqualificazione e la rivitalizzazione urbanistica di parti del territorio con interventi finalizzati alla dissuasione delle manifestazioni di microcriminalità diffusa; b) il rafforzamento della prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio, con particolare attenzione al controllo dei processi che favoriscono l’esposizione ad attività criminose; c) la tutela delle piccole e medie imprese artigianali, commerciali e turistiche particolarmente a rischio criminalità, tramite associazioni di categoria, consorzi e associazioni di imprenditori turistici, di produttori o di commercianti; d) il rafforzamento della vigilanza e della presenza sul territorio degli operatori addetti alla prevenzione sociale e alla sicurezza, al fine di assicurare l’intervento tempestivo dei servizi di competenza degli enti locali; Il Patto locale di sicurezza integrata prevede: l’analisi delle problematiche concernenti la sicurezza delle comunità interessate, assicurandone la massima partecipazione; gli obiettivi da perseguire ed il programma degli interventi da realizzare, nell’ambito dell’attuazione degli accordi. La legge prevede la possibilità per gli operatori di polizia locale che espletino funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza di essere dotati di presidi tattici, di limitato impatto visivo, ai fini della prevenzione e della tutela della propria incolumità personale. “L’individuazione di tali presidi difensivi, distanziatori e di autosoccorso, nonché le modalità di impiego, sono materie di specifico regolamento regionale, da emanarsi entro 60 giorni a cura della Giunta regionale, sentita la Commissione regionale competente. ” - precisa l’Assessore alla Sicurezza, Giovanni Caracciolo. Tra le novità della legge, la Regione promuove l’istituzione di un numero unico attraverso il quale chiunque possa attivare il comando di polizia locale più vicino al luogo della richiesta. La legge, finanziata con un contributo annuo di 5 milioni di € (3 milioni per le spese correnti- di cui solo il 10% per collaborazioni e consulenze- e 2 milioni per spese in conto capitale), prevede anche l’istituzione di un fondo si solidarietà per gli appartenenti alle forze armate, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco e alle forze di polizia locale piemontesi, deceduti a seguito di servizio e per i civili piemontesi periti a causa di atti terroristici. “La legge, che recepisce emendamenti presentati da varie forze politiche, prevede il finanziamento di patti locali, per la riqualificazione e rivitalizzazione urbanistica di aree interessate da microcriminalità, per attività di prevenzione sociale in aree specifiche e verso i soggetti a rischio. Il provvedimento non prevede azioni repressive di competenza delle Forze dell’Ordine, ma azioni preventive dei fenomeni di illegalità diffusa. ” conclude Caracciolo. .  
   
 

<<BACK