Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Dicembre 2007
 
   
  RAI, FORMIGONI: PRONTI A FIRMARE CONTRATTO SERVIZIO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ALL´INAUGURAZIONE DEI NUOVI STUDI DI VIA MECENATE

 
   
   Milano, 5 dicembre 2007 - "La Lombardia è pronta a sottoscrivere un contratto di servizio con la Rai, introducendo così una dimensione del tutto nuova rispetto al tradizionale, esclusivo rapporto Stato/rai. E analoghi contratti di servizio potranno essere stipulati anche con le emittenti private". Lo ha detto ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo all´inaugurazione degli studi di produzione Rai in via Mecenate a Milano. Formigoni ha ricordato gli elementi di novità che caratterizzano il progetto di legge "Disciplina del sistema regionale delle comunicazioni", approvato dalla Giunta regionale e ora all´attenzione del Consiglio che, interpretando le nuove competenze assegnate alle Regioni dal Titolo V della Costituzione, introduce il federalismo anche in questo settore. "Si tratta di un´iniziativa legislativa molto avanzata e innovativa - ha aggiunto Formigoni - che realizza una visione di sistema, prende cioè in considerazione l´intero settore delle telecomunicazioni, dell´Ict e della radiotelevisione, in tutta la sua complessità e tiene conto delle trasformazioni tecnologiche e di mercato che lo stanno interessando e sempre più unificando. Evita perciò ogni approccio parziale, statico e quindi inadeguato". In pratica, con questo atto, vengono poste le condizioni normative necessarie per la stipula di un contratto di servizio Regione-rai (e di contratti Regione-emittenti private), in una prospettiva di efficienza e di apertura di spazi di flessibilità dei palinsesti con una nuova attenzione ai territori locali e una più forte tendenza a porre i temi cosiddetti regionali alla ribalta della comunicazione nazionale. La sua declinazione, in concreto, potrebbe consistere in un´edizione in più del Telegiornale Regionale della Rai o l´introduzione in palinsesto di programmi attenti alle tematiche del Capitale Umano, della Competitività, dell´apertura al mondo. All´inaugurazione dei nuovi studi Rai di Milano erano presenti anche l´assessore regionale al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, il sindaco Letizia Moratti e il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. Per la Rai hanno partecipato il presidente Claudio Petruccioli, il direttore generale Claudio Cappon, il consigliere di amministrazione Giovanna Bianchi Clerici e il direttore del centro di produzione Tv di Milano, Massimo Ferrario. La struttura di Via Mecenate, realizzata nell´area che un tempo fu occupata dalle Officine Caproni, da cui uscirono fino a metà del secolo scorso centinaia di aerei, è stata ultimata in otto mesi ed è costata 5 milioni di euro. In uno spazio di 7. 500 metri quadrati sono ospitati quattro studi televisivi ad altissima tecnologia dove si realizzano alcune tra le trasmissioni che riscuotono grande interesse da parte del pubblico: "Quelli che il calcio", "L´isola dei Famosi", "Artù". "E´ l´occasione giusta - ha sottolineato il presidente Formigoni - per rilanciare il ruolo della Lombardia e di Milano nel panorama delle telecomunicazioni nazionale, rafforzare il pluralismo e la coesione sociale, ampliare la vocazione mondiale. Il metodo di lavoro deve mettere al centro la capacità di ascoltare gli altri e le richieste dei cittadini di disporre di una Tv adeguata al Paese che evolve, una tv pluricentrica e in grado di valorizzare le specificità del territorio". Scheda Approfondimento - Progetto Di Legge "Disciplina Del Sistema Regionale Delle Comunicazioni" I principali obiettivi sono: - la valorizzazione della dimensione regionale nelle trasmissioni e nel complesso dell´offerta editoriale attraverso le piattaforme distributive quali il digitale terrestre, il satellite, internet, telefonia mobile - la valorizzazione della dimensione regionale anche all´interno dei palinsesti dei programmi nazionali di servizio pubblico - la realizzazione di specifici programmi dedicati alla realtà regionale, in particolare all´informazione circa i servizi e le opportunità per cittadini e imprese, con attenzione specifica al sistema del welfare e alle categorie più deboli - la possibilità di coproduzioni in occasione di eventi economici, culturali, sociali e sportivi rilevanti - la diffusione gratuita di messaggi di utilità sociale - la garanzia della copertura e dell´effettiva ricezione del segnale Rai sull´intero territorio - l´ampliamento dell´offerta di servizi interattivi per i cittadini e le imprese (T-government). Il progetto di legge prevede anche l´istituzione di un Tavolo congiunto tra Regione, Corecom (Comitato regionale delle comunicazioni) e Rai per procedere alla concreta attuazione del contratto di servizio, individuando gli spazi e gli strumenti operativi. Il Tavolo sarà anche la sede per parametrare il canone, cioè un costo sostenuto dai cittadini lombardi, con il livello quantitativo e qualitativo della programmazione di servizio pubblico regionale". Tutto ciò previa intesa con l´autorità competente. Un articolo del progetto di legge è espressamente dedicato al superamento del digital-divide. Anzi, esplicitamente al cittadino viene riconosciuto un vero e proprio diritto a non essere discriminato dal divario digitale. Da questo principio discende la possibilità di interventi e azioni per la diffusione della banda larga e per lo sviluppo dell´e-government, insieme ad azioni che supportino le persone più in difficoltà (per esempio i diversamente abili) nell´accesso alle informazioni di pubblica utilità. .  
   
 

<<BACK