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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Dicembre 2007
 
   
  UNIONCAMERE, SUPERMERCATI: I CONSUMI LANGUONO, I PREZZI SALGONO

 
   
  Roma, 5 dicembre 2007 - In una fase di contrazione dei consumi, l’incremento del fatturato registrato nella Grande Distribuzione Organizzata tra settembre ed ottobre scorsi (+2,9% rispetto allo scorso anno) deriva essenzialmente da un aumento del costo della spesa (+1,7% a fronte di una media del primo semestre dell’1,4%). Al contrario i volumi di vendita rallentano la loro crescita (+1,2%) rispetto alla media dei primi sei mesi del 2007 (+1,3%). L’aumento dei prezzi è particolare accentuato nelle regioni del Nord-ovest (+2,0%), che peraltro è l’unica area a registrare un vero e proprio decremento nei volumi delle vendite (-0,7%). Anche nel Mezzogiorno l’aumento dei costo della spesa è superiore alla media nazionale (+1,8%). Meno consistenti appaiono gli incrementi dei prezzi nel Nord-est (+1,1%) e nel Centro (+1,3%). La rete di vendita preesistente continua a perdere terreno, mostrando una contrazione dei volumi del 3. 7% su base tendenziale, in linea con i risultati della prima parte dell’anno. I punti vendita di nuova apertura continuano invece a crescere a ritmi vicini al 5%, anche se mostrano una prima timida attenuazione a livello nazionale. E’ quanto mostra Vendite Flash, il bollettino del Centro Studi di Unioncamere dedicato al monitoraggio bimestrale del giro d’affari della Grande distribuzione organizzata di tutta Italia (la newsletter è disponibile sul sito www. Unioncamere. It). Il costo della spesa per reparto - All’interno del Largo Consumo Confezionato, il comparto alimentare, i cui prezzi crescono quasi due punti percentuali negli ultimi dodici mesi, è trainato dal reparto degli alimenti freschi, che mette a segno nel V bimestre un aumento del costo della spesa pari al 3. 8%, rispetto al 2006. Su questo risultato incidono i rincari del latte, cresciuto del 6. 5% anno su anno, con punte prossime al 10% per la tipologia più diffusa (Parzialmente Scremato a lunga conservazione). Al contrario, i prodotti della catena del freddo continuano a mostrare dinamiche che oscillano attorno allo zero, realizzando un decremento pari a tre decimi di punto percentuale. In lieve decelerazione si presenta la dinamica delle bevande che nel V bimestre 2007 registrano un aumento tendenziale del costo della spesa pari all’1. 7%, in linea con i risultati della prima parte dell’anno. Riprende dopo qualche rallentamento il ritmo di incremento dei prodotti alimentari confezionati che riportano, rispetto al V bimestre 2006, una variazione nei prezzi pari all’1. 2%, ancora inferiore alla media del primo semestre. Il costo della spesa dei prodotti per la cura degli animali subisce la prima decelerazione da inizio anno, segnalando comunque un aumento tendenziale del 2. 4%. Nel segmento non alimentare dell’aggregato Lcc, i prodotti per la cura della persona (+0. 8%), evidenziano una stabilizzazione del cammino di crescita intrapreso nella seconda metà dell’anno. Gli articoli per la cura della casa invece sperimentano una ripresa, con una variazione annua dello 0. 8%, dopo un 2007 contraddistinto da continui ridimensionamenti nella crescita dei prezzi. Andamento regionale dei fatturati Il maggior incremento del valore complessivo delle vendite si riscontra ancora una volta in Trentino Alto Adige (+6,2%), che subisce però un ridimensionamento rispetto alla prima metà dell’anno. Il quadro dell’area nord-orientale offre buoni risultati anche per l’Emilia-romagna, dove il giro d’affari aumenta del 4. 1% anno su anno. Al contrario le vendite in Veneto appaiono in decelerazione rispetto alla media della prima parte dell’anno, con una crescita tendenziale complessivamente pari all’1. 6%. Molto eterogeneo appare anche il quadro delle regioni nord-occidentali. Vicini al 3% sono i ritmi complessivi di crescita del fatturato di Liguria e Piemonte, al contrario in Lombardia si nota una decisa decelerazione rispetto al primo semestre, che porta le vendite sui medesimi livelli dei dodici mesi precedenti. Le vendite nel Centro appaiono in accelerazione in ciascuna regione. Spicca il quadro delle Marche che recuperano decisamente (+3. 0%) rispetto alla prima metà dell’anno. L’incremento più consistente si registra per la Toscana, dove la crescita delle vendite supera i tre punti percentuali e mezzo. Chiude il quadro l’Umbria il cui giro d’affari accelera lievemente. Nell’area meridionale è ancora la Campania a evidenziare la crescita più rilevante, sebbene in decelerazione rispetto al primo semestre, con incrementi del fatturato che superano il 5% in ciascun aggregato merceologico. Segue la Calabria con un aumento del 3. 8% del Lcc e del 4. 9% per l’aggregato non alimentare. Di poco inferiore il risultato della Sicilia. La Puglia mostra una tendenza espansiva complessiva, rispetto alla prima metà dell’anno, nonostante una flessione delle vendite non alimentari superiore al 3% anno su anno. In Sardegna le vendite complessive rallentano sino a raggiungere i livelli sperimentati nel V bimestre delle scorso anno. .  
   
 

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