Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Dicembre 2007
 
   
  CIA, IN BASILICATA OPPORTUNITA’ PER IMPIANTI A BIOMASSE

 
   
   Nel dibattito sempre più intenso che riguarda le risorse energetiche lucane (quelle petrolifere in particolare) c’è una buona novità per il mondo agricolo: con la conversione in legge del decreto-legge 159/07, (meglio noto come collegato alla Finanziaria) sono stati approvati gli incentivi per la produzione di energia elettrica mediante impianti alimentati dalle biomasse proveniente dalle attività agroforestali. A sottolinearlo è la Cia-confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata sottolineando che di fatto, sono previste due categorie distinte di incentivo a seconda che la potenza elettrica dell’impianto sia superiore (certificato verde “agricolo”) o inferiore (tariffa fissa omnicomprensiva) a 1 Mw (tabella). In particolare, il nuovo certificato verde “agricolo” è previsto per la produzione di energia elettrica mediante impianti di potenza elettrica superiori a 1 Mw alimentati da biomasse e biogas derivanti da prodotti agricoli, di allevamento e forestali, ivi inclusi i sottoprodotti (residui delle colture, ramaglie e potature, liquami zootecnici, etc. ), ottenuti nell’ambito di intese di filiera o contratti quadro, oppure di filiere corte, in cui i prodotti devono essere ricavati entro un raggio di 70 chilometri dall’impianto che li utilizza per produrre energia elettrica. Tuttavia, per beneficiare degli incentivi è necessario che la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sia stata autorizzata successivamente al 31 dicembre 2007. Si tratta – a parere della Cia - di un sistema incentivante che rappresenta un’opportunità molto interessante sotto il profilo economico e che permetterà di sviluppare quel modello di filiera corta o filiera integrale, che la Cia ha sempre sostenuto, in cui saranno proprio gli agricoltori che, oltre a produrre le colture energetiche, le trasformeranno in energia elettrica attraverso impianti gestiti direttamente da loro, senza l’intermediazione dell’industria, come invece avviene nel caso della produzione di alcuni biocombustibili (biodiesel e bioetanolo), con l’intento di mantenere il valore aggiunto all’interno dell’impresa agricola. La Cia della Basilicata ritiene pertanto urgente la predisposizione di un vero Piano di sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura che preveda finanziamenti a quei produttori agricoli che possano produrre bioenergie o partecipare alla gestione di impianti di microcogenerazione da 1 e 2 megawatt. Ciò, oltretutto, darebbe uno sbocco significativo alla multifunzionalità come nuova opportunità del settore primario. Il settore agricolo – ha detto il presidente regionale Donato Distefano - intende candidarsi e dare il proprio contributo al riequilibrio e alla sostenibilita’ ambientale e diventare il contenitore nell’ambito del quale sviluppare e concretizzare nuove produzioni di fonte rinnovabile in particolare per autosufficienza e autoconsumo aziendale. Di qui la necessità di prevedere oltre al piano energetico regionale un piano agrienergetico regionale; riconoscere il ruolo centrale del comparto e delle aziende agricole nelle politiche di produzione di energia rinnovabile in Basilicata; istituire tavolo interdipartimentale e di filiera agroenergetica presso la Regione; dare adeguato spazio alle bioagrienergie nei nuovi programmi di sviluppo ed in particolare nel piano sviluppo rurale; definire i sistemi di incentivazione regionale - certificati verdi agricoli regionali; piano di formazione e qualificazione degli operatori agricoli in materia di agroenergia. .  
   
 

<<BACK