|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Dicembre 2007 |
|
|
  |
|
|
GESTIONE CRISI REVERSIBILI, ASSESSORE GIOVANNETTI: "REGIONE UMBRIA CONFERMA STRATEGIA E RISORSE"
|
|
|
 |
|
|
Spoleto, 5 dicembre 2007 – La Regione Umbria conferma la validità della strategia della gestione concertata delle crisi di azienda reversibili tra gli strumenti delle politiche industriali. Lo ha sottolineato l´assessore regionale alla Promozione dello sviluppo economico Mario Giovannetti, introducendo i lavori del convegno che si è svolto ieri a Spoleto, promosso per sviluppare un confronto con le organizzazioni imprenditoriali e sindacali, ricercatori, amministratori e con i rappresentanti delle due Agenzie regionali “Sviluppumbria” e “Gepafin”. “Affinché la gestione concertata delle crisi aziendali rappresenti una strategia vera e propria – ha detto Giovannetti – vanno risolti alcuni nodi, in particolare va potenziata la procedura di allerta, ancora non definita a livello nazionale, con politiche adeguate e tempi certi per il risanamento aziendale. Crisi non significa fallimento – ha proseguito l´assessore e può anzi essere un´occasione per il riposizionamento dell´impresa o del comparto. I nostri interventi – ha precisato – non si rivolgono a imprese già dichiarate morte dal mercato per scelte sbagliate, perdita di mercati, obsolescenza degli impianti. L´esperienza umbra ha mostrato fin qui punti di forza, quali l´innovativo protocollo d´intesa tra Regione e banche per intervenire in modo concertato e tempestivo nelle situazioni di crisi d´impresa, ma anche elementi di debolezza. La preoccupazione è relativa alle difficoltà di conoscere i segnali di allerta e la definizione più precisa di crisi e delle procedure, per riuscire a dare risposte in tempi utili per la salvaguardia e la ristrutturazione dell´impresa, con la tutela dei posti di lavoro. C´è inoltre l´esigenza – ha continuato l´assessore – di individuare percorsi più snelli e gestibili per interventi più efficaci”. Quali strumenti a disposizione, l´assessore regionale ha ricordato anche la “cabina di regia” attivata con organizzazioni imprenditoriali e sindacali, da “rivitalizzare” anche per il monitoraggio dello stato delle imprese e la predisposizione condivisa degli interventi. “Ci sono le risorse nazionali messe a disposizione dal pacchetto ´Industria 2015´ e risorse regionali con il Fondo relativo al protocollo d´intesa con le banche”, ha detto Giovannetti che, nel suo intervento, ha anche ricordato l´esperienza dell´azienda spoletina “Minerva”. A questo proposito ha rilevato come la Regione abbia chiesto al curatore fallimentare, “nel rispetto del ruolo e della sua autonomia, la salvaguardia del sito produttivo e un piano industriale di rilancio della produzione e dell´occupazione che consenta alla Minerva e alle aziende collegate il consolidamento di un polo produttivo”. L´assessore Giovannetti ha infine ribadito il ruolo di Sviluppumbria quale struttura specializzata per l´analisi degli interventi e il supporto alla gestione concertata. Per il direttore generale di “Sviluppumbria” Vinicio Bottacchiari, è indispensabile un intervento di “sistema” che tenga conto della “crisi del modello umbro” derivante dal sottidimensionamento e dalla sottocapitalizzazione delle sue imprese, dai ritardi nell´innovazione tecnologica e nel ricambio generazionale. “Va costruito un modello umbro condiviso per la gestione delle crisi aziendali – ha detto - che non sia tipo ´pompieristico´, che consenta di gestire gli esiti della crisi e non disperda il patrimonio fin qui costruito da ogni impresa”. “Sono una decina - ha reso noto il presidente di Gepafin Giacomo Porrazzini – le imprese per le quali, insieme a Sviluppumbria, è stata applicata la procedura concertata di gestione della crisi aziendale. In termini di fatturato, circa 320 milioni di euro e un migliaio di addetti. La maggior parte degli interventi ha dato esito positivo. A questi si aggiungono un´altra decina di interventi con le procedure ordinarie, per un fatturato di circa 130 milioni di euro e 550 unità lavorative”. Il presidente di Gepafin ha messo in rilievo il quadro normativo nazionale “oggi più preciso” e la disponibilità di risorse nazionali per 85 milioni di euro nel triennio 2007/2009 stanziate dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica”) con un fondo nazionale gestito da “Sviluppo Italia” per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese. “Fondo nazionale e normative – ha ricordato - che rispettano gli orientamenti comunitari, volti a impedire che si possano configurare come ´aiuti di Stato´”. Porrazzini ha messo in evidenza l´importanza di far scattare “allarmi precoci” di crisi aziendali. “Occorre uno sforzo comune - ha detto – per l´autovalutazione permanente e per la trasparenza nei confronti degli altri interlocutori. Prevenzione, allerta e gestione concertata – ha concluso - sono le tre direttrici su cui deve svilupparsi l´azione di Regione, agenzie regionali, banche e associazioni di categoria. Il meccanismo umbro ha anticipato il legislatore nazionale e ora va rafforzato, anche nella consapevolezza supportata da ricerche europee che le risorse impiegate per la ristrutturazione aziendale sono notevolmente inferiori a quelle necessarie per creare posti di lavoro”. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|