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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Giugno 2006
 
   
  SI, SPOSAITALIA 2006. E’ L’ANNO DELLA “SPOSA CONSAPEVOLE”

 
   
 

Da una ricerca svolta per Si, Sposaitalia – in occasione del salone organizzato da Expocts in fieramilanocity – risulta che la sposa di nuova generazione ha età media di 34 anni. Vuole sentirsi “sposa”, ma preferisce un abito da sera al posto di quello tradizionale, anche se non rinuncia al velo. Molta importanza alla scarpa che diventa “scarpa gioiello”. Cambia la “struttura” delle coppie che convolano a nozze: sono sempre di più le donne che si avvicinano ai 40 anni e aumentano quelle che “ripetono” il fatidico sì in seconde nozze. Meno emotive e più consapevoli le spose 40enni spendono meno delle più giovani Il 2006 è l’anno della “sposa consapevole”: età media 34 anni, vuole sentirsi “sposa” ma sceglie una abito più da sera che tradizionale, non rinuncia al velo e dà sempre più importanza alla scarpa che diventa “scarpa gioiello”. E’ questo, in sintesi, l’identikit inconsueto ma aderente a un trend sociale che segna una decisa evoluzione, della sposa di oggi: una donna più “matura”, più preparata culturalmente e già inserita nel mondo del lavoro, con una propria, precisa collocazione sociale. E’ un’evoluzione che negli ultimi anni si è sempre più consolidata: dalla “sposa bambina” degli anni ’60 alla “sposa consapevole” di oggi che in molti casi ha già fatto un’esperienza di convivenza, magari ha un figlio alle spalle, ma crede nel legame matrimoniale e corona il proprio sogno con una maggior consapevolezza. Basta andar alla cronaca di questi giorni e ricordare i matrimoni di due personaggi molto conosciuti come Federica Panicucci e Nicole Kidman. Da un’indagine dell’Unione del Commercio di Milano in occasione della ventinovesima edizione di Sì Sposaitalia Collezioni – salone organizzato da expocts (società leader nell’organizzazione di fiere, partecipata al 51% da Fiera Milano e al 49% dall’Unione del Commercio di Milano) nei padiglioni 18 e 19 di Fieramilanocity- sono emerse le ultime tendenze nella scelta degli abiti da sposa da parte della donna che convola a nozze sopra i 35 anni. Dall’indagine è emerso che l’abito scelto per il matrimonio deve essere rigorosamente adeguato alla propria personalità, perché la donna si vuol sempre sentire “sposa” indossando però non un abito tradizionale ma un “vestito da sera” che sottolinei maggiormente la propria femminilità ed è molto attenta agli accessori da indossare dove il tradizionale velo e la “scarpa gioiello” sono gli assoluti protagonisti. Nel 2005 sono stati venduti in Italia 232 mila abiti da sposa e su un fatturato di 460 milioni di euro, secondo i dati di Sistema Moda Italia, le esportazioni hanno rappresentato 14 milioni di euro. Numero di matrimoni al minimo storico Dalle rilevazioni annuali Istat risulta che nel 2004 il numero di nozze ha toccato il minimo storico: 250. 764 celebrazioni, circa 10. 000 in meno rispetto al 2003. Si passa infatti dai quasi 260 mila matrimoni del 2003 ai 250 mila del 2004 con un tasso che cala dal 4,5 al 4,3 per mille. A far scendere la media sono soprattutto le celebrazioni religiose che in cinque anni sono diminuite del 6,5%, a vantaggio delle unioni civili che passano invece dal 24,7% al 31,2%. Vestiti da sposa come abiti da sera al nord, per apparire al centro, rigoroso al sud La sposa consapevole, che supera i 35 anni, risulta essere più esigente nella scelta dell’abito, che non deve essere il classico e tradizionale abito dai volumi ampi con sottogonne in tulle, che invece è preferito dalla giovani spose, ma abiti con linee morbide, lisce, che si ispirano sempre di più al taglio dei vestiti da sera. Al Nord la ricerca dell’abito è dettata al 32,2% dal gusto personale: la sposa è guidata esclusivamente dal proprio gusto o sceglie l’abito in base alla collezione caratteristica dell’atelier: il 57,1% sceglie un abito che non deve essere appariscente e solamente il 10,7%, anche se supera i 35 anni, vuole un abito che “si faccia notare”. Anche la scelta dell’abito al sud è dettata al 58,4% dal rigore e sobrietà della linea. Il 16,6% delle future spose ricerca un abito vistoso e il 25% da la preferenza all’abito in base al proprio gusto personale. Il 44,4% delle spose delle regioni centrali che hanno superato i 35 anni scelgono l’abito, invece, “per apparire”: osano, e pur avendo una linea sobria (il 55,5% delle spose del centro preferisce una linea morbida), lo preferiscono più vistoso nella scelta dei colori a tinte forti (11,1%), con dettagli come scollature e brillanti che richiamano fortemente un vestito da sera. Le linee morbide e lisce vengono preferite dal 57% delle spose italiane sopra i 35 anni, seguite dal 28,3% che sceglie in base alla collezione e solo il 14,7% opta per una linea vaporosa. Quale colore per le spose over 35? Ma quale colore scelgono le spose over 35? Privilegiano quelli tradizionali: a livello nazionale il 49,9% sceglie il color avorio, preferito al 60,7% dalle spose del nord, al 55,5% dal centro e al 33,4% dal sud. E il tessuto…Le linee fluide, essenziali, carezzevoli trovano nello chiffon, nel cady di seta, nella georgette, nel satin il miglior alleato; gli abiti dal taglio sostenuto, scultoreo sono perfetti quando realizzati in mikado, duchesse, taffettà. Il tulle e l’organza regalano all’abito un’immagine di leggerezza. Le spose 40enni spendono meno Alla domanda se le spose adulte sono più disponibili a spendere nell’acquisto dell’abito, l’11,6% ha risposto che hanno più disponibilità economica e spendono di più, soprattutto se è un abito colorato che può essere utilizzato in altre occasioni, il 49,9% hanno sì disponibilità perché professionalmente indipendenti ma non sono interessate a spendere una cifra eccessiva nell’abito che utilizzeranno solo per un giorno. Il 38,5% ha risposto che la disponibilità economica non è un fattore collegato all’età, perché per le spose sotto i 30 anni intervengono sempre i genitori e sono più propense a spendere nell’abito. La sposa consapevole è tradizionale nel velo ma non nelle scarpe Nonostante il velo sia un simbolo di castità prematrimoniale, costituisce da sempre l’accessorio per eccellenza: lo scelgono il 68,8% delle spose sopra i 35 anni; al nord lo scelgono il 53,6% delle spose, al centro il 77,8% e al sud il 75%. Accessorio protagonista per le spose adulte è indubbiamente la scarpa: se il 59,4% sceglie una scarpa da sposa tradizionale, il 40,6% opta per una scarpa o sandalo gioiello, tendenza più accentuata al centro (44,5%) e al sud (41,6%) rispetto al nord (35,7%) , che rimane ancorato alle tradizioni, osa meno e non vuole apparire con l’età. La sposa a milano la nuova tendenza: il 28% convola a nozze dopo i 35 anni…. Le rilevazioni comunali della città di Milano confermano la tendenza oggetto dell’indagine: nel 2003 sono stati celebrati 4. 264 matrimoni contro i 4. 100 del 2004. Anche l’età media degli sposi si è alzata in modo consistente: nel 2003 era di 32,9 anni e nel 2004 di 34,3. La fascia di età con un numero maggiore di celebrazioni è quello fra i 30 e i 34 anni con 1. 263 celebrazioni, seguito dalla fascia fra i 25 e i 29 anni con 819 matrimoni e 758 nozze fra i 35 e 39 anni. La fascia fra i 40 e 44 anni registra 400 celebrazioni. I matrimoni celebrati secondo il rito religioso hanno registrato un calo: nel 2003 sono stati registrati 2. 102 matrimoni religiosi (49,3%) contro i 1. 846 del 2004 (45,3%). Viceversa i matrimoni celebrati secondo rito civile sono aumentati: da 2. 162 del 2003 (50,7%) a 2. 254 del 2004 (55,7%). …. E cambia il mese di celebrazione del rito…Ma quali sono i mesi che registrano un maggior numero di celebrazioni a Milano? Sia nel 2003 che nel 2004 il mese di settembre è quello preferito dagli sposi milanesi (rispettivamente con 643 e 606 matrimoni celebrati). Ma nel 2004 si è registrata un’inversione di tendenza: nonostante la diminuzione di celebrazioni – più accentuata nei mesi di giugno e luglio (rispettivamente da 622 a 530 e da 459 a 433)- si è assistito ad un aumento delle nozze nei mesi invernali di dicembre e gennaio (rispettivamente da 277 a 287 e da 196 a 203).  

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