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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Dicembre 2007 |
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UE: UN MAGGIORE IMPEGNO PER UNA POLITICA DI VICINATO PIÙ FORTE
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Bruxelles, 10 dicembre 2007 - L´ue deve adoperarsi più attivamente per concretare le sue precedenti proposte volte a rafforzare la politica europea di vicinato (Pev). Una nuova comunicazione del commissario per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato Benita Ferrero-waldner indica gli ulteriori interventi che gli Stati membri e la Commissione devono attuare, segnatamente in materia di commercio, mobilità e soluzione dei conflitti latenti nei paesi circostanti l´Ue. Nel 2008 sono previste diverse azioni volte a rafforzare le riforme settoriali nei paesi vicini. In primavera sarà pubblicata un´altra comunicazione sui progressi compiuti dai singoli partner a cui si applica la politica di vicinato. Il commissario Ferrero-waldner ha dichiarato: "Siamo entrati nella fase di attuazione della politica di vicinato, un´iniziativa congiunta che richiede interventi da entrambe le parti, nell´Ue e nei paesi limitrofi. La comunicazione odierna individua i settori in cui la Commissione e gli Stati membri devono impegnarsi ulteriormente per mantenere le promesse fatte ai nostri partner e per rendere concreti, credibili e commisurati alle esigenze gli incentivi che abbiamo offerto loro per incoraggiarli sulla via delle riforme". La comunicazione stabilisce i seguenti obiettivi per il 2008 e gli anni successivi: un impegno politico più deciso per favorire l´integrazione economica e migliorare l´accesso al mercato. La comunicazione invita gli Stati membri ad appoggiare i negoziati agricoli in corso, limitando in particolare il numero dei prodotti esclusi dalla liberalizzazione totale. Agevolazione dei viaggi di breve durata effettuati legalmente e sviluppi più ambiziosi, a più lungo termine, per quanto riguarda la migrazione gestita. La Commissione invita il Consiglio e il Parlamento europeo ad adottare il suo "pacchetto" 2008 sui visti e ad avvalersi appieno delle possibilità di agevolare i viaggi offerte dalle norme in vigore. Un ulteriore impegno con i partner Pev per risolvere i conflitti latenti, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione dell´Ue per stabilizzare le zone di conflitto e postconflitto. Un maggior sostegno dell´Ue alle riforme settoriali dei paesi partner nei seguenti settori: energia, cambiamenti climatici, pesca, trasporti, politica marittima, ricerca, società dell´informazione, istruzione, occupazione e politica sociale. Un certo numero delle misure proposte nella precedente comunicazione per rafforzare la Pev è già stato attuato: la Commissione ha deciso oggi che la sua prima assegnazione a favore del fondo investimenti per la politica di vicinato, pari a 50 milioni di euro, sarà impegnata entro la fine dell´anno. Alcuni Stati membri hanno già espresso l´intenzione di contribuire al fondo, che sarà operativo dal 2008. Sono stati decisi i primi stanziamenti a favore del nuovo fondo per la governance, che fornisce un sostegno supplementare ai paesi partner dove si sono registrati i maggiori progressi nella realizzazione delle priorità attinenti alla governance indicate nei piani d´azione. I primi beneficiari sono il Marocco (28 milioni di euro) e l´Ucraina (22 milioni di euro). È stata lanciata l´iniziativa Sinergia del Mar Nero onde conferire una dimensione regionale alla politica di vicinato per l´Est. Sono in corso negoziati per consentire a Israele, Marocco e Ucraina di partecipare ai programmi e alle agenzie dell´Ue. La firma imminente del protocollo con Israele ne farà il primo partner Pev partecipante al programma "Competitività e innovazione". La politica europea di vicinato, un partenariato per le riforme con i paesi limitrofi meridionali e orientali, ha già dato risultati tangibili e concreti[1], consentendo di approfondire considerevolmente le relazioni tra l´Unione e alcuni dei suoi vicini più stretti (l´offerta dell´Ue è rivolta a Algeria, Armenia, Azerbaijan, Belarus, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldova, Marocco, Autorità palestinese, Siria, Tunisia e Ucraina)[2] in base al principio della differenziazione, che consente ai paesi che lo desiderano di impegnarsi più a fondo con l´Ue. La Pev va al di là della cooperazione politica di tipo classico, in quanto comprende elementi di integrazione economica e un sostegno alle riforme onde promuovere lo sviluppo socioeconomico. Per attuare le riforme sono stati concordati dei piani d´azione di 3-5 anni, basati su impegni precisi a promuovere la modernizzazione economica, potenziare lo Stato di diritto, la democrazia e il rispetto dei diritti umani e collaborare per raggiungere i principali obiettivi politici. Enp Stockshorts: http://ec. Europa. Eu/avservices/video/video_en. Cfm?type=1&th=13&lang= Per ulteriori informazioni sulla Pev http://ec. Europa. Eu/world/enp/index_en. Htm . |
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