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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Dicembre 2007
 
   
  MELINDA SIGNIFICA SEMPRE PIÙ “BUONO CHE FA BENE”, PER L’ALIMENTAZIONE E PER L’AMBIENTE

 
   
  “Una mela al giorno toglie il medico di torno” è probabilmente uno dei proverbi più noti. Oggi, con il moltiplicarsi di studi e di ricerche, abbiamo sempre maggiori conferme della fondatezza scientifica di tale proverbio. Contemporaneamente, sta crescendo in molti di noi la progressiva consapevolezza che alimentarsi in modo sano ed equilibrato sia un presupposto indispensabile per la nostra salute, a tutte le età. Proprio per questo il Consorzio Melinda, produttore delle uniche mele Dop italiane, è da sempre impegnato nel dare ai consumatori non solo mele di qualità superiore, ma anche informazioni sul ruolo che possono svolgere se adeguatamente inserite nell’alimentazione quotidiana. A tal fine Melinda ha realizzato negli ultimi 2 anni numerosi incontri con i consumatori nelle piazze, nei mercati all’ingrosso ed in quelli rionali di alcune delle principali città italiane, così come incontri con gli studenti nelle scuole e i lavoratori nelle industrie. Come strumento di divulgazione, Melinda ha prodotto ad hoc “Il Buono che fa Bene” (scaricabile dal sito www. Melinda. It), una guida pratica di divulgazione scientifica sulla mela, che tratta di corretta alimentazione, prevenzione e salute, e che contiene inoltre le evidenze scientifiche su quelle che sono le particolari caratteristiche geo-climatiche - davvero uniche della Val di Non (Tn) - che rendono tale territorio uno dei più vocati al Mondo per la produzione di mele di qualità superiore. Gli Autori de “Il Buono che fa Bene” non potevano quindi che essere delle autorità nei settori specifici dell’Alimentazione e della pedologia agronomica. Melinda ha infatti potuto contare sulla collaborazione del prof. Carlo Cannella (Presidente Inran e Professore Ordinario di Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Roma “La Sapienza”) e della dott. Ssa Maria Beniamina Venturelli (Direttore del Centro Assistenza Tecnica dell’Istituto per la Frutticoltura e Viticoltura di S. Michele all’Adige-tn), Come logica continuazione del lavoro svolto finora in tale ambito, il 2007-2008 vedrà Melinda impegnata – a fianco di diverse sezioni cittadine della L. I. L. T – Lega Italiana Lotta ai Tumori – nella comunicazione dei più recenti dati scientifici internazionali relativi al ruolo svolto dai nutraceuticals (in particolare polifenoli) naturalmente contenuti nella mela nella prevenzione delle degenerazioni oncologiche. Non è però possibile parlare di Qualità Totale di un prodotto agricolo o di corretta alimentazione, salute e prevenzione sanitaria senza prendersi cura contemporaneamente della difesa dell’Ambiente in cui il prodotto stesso nasce e cresce. Proprio per questo, e per il suo profondo legame con la Val di Non, il Consorzio Melinda promuove da anni - concretamente - la difesa del proprio Ambiente. Per il 2007-2008 - dopo l’introduzione di migliaia di nidi per favorire il ripopolamento dei frutteti con avifauna stanziale, dopo i buoni risultati ottenuti in termini di moltiplicazione di lepri ed ungulati e dopo aver già certificato Eurep-gap il 80% dei propri meleti (100% entro il settembre 2008) - Melinda ha deciso di iniziare a ridurre la propria dipendenza da combustibili fossili per l’approvvigionamento di energia elettrica grazie alla produzione ed all’utilizzo di “energia pulita” ottenuta da fonti rinnovabili. Melinda, infatti, sta realizzando un importante investimento (5 milioni di €) per la messa in esercizio di 18 impianti fotovoltaici (fine lavori entro aprile 2008) da installare sui tetti dei centri di frigo-conservazione del Consorzio. Si tratta di uno sforzo economico notevole cui però Melinda ha deciso comunque ben volentieri di dare seguito. La produzione di oltre 1milione di Kwh all’anno di “energia pulita” eviterà infatti emissioni in atmosfera per ben 580mila kg di anidride carbonica all’anno. Per l’Ambiente sarà come se Melinda avesse realizzato un bosco adulto di conifere esteso 25 Ha: tale è infatti la massa vegetale in grado di assorbire la stessa quantità di anidide carbonica. Bilancio consuntivo 2006-2007: soddisfazione per i buoni risultati. Soddisfazione in casa Melinda per i risultati conseguiti nell’annata 2006-2007 e contenuti nel Bilancio approvato dall’Assemblea Generale dei Soci del Consorzio Melinda. Come illustrato dal Direttore Generale, Luca Granata, e dal Responsabile Amministrativo Renato Cattani (con il supporto del Revisore dei conti della Ftc), il Mercato internazionale delle mele è stato caratterizzato nel 2006-2007 da un sostanziale equilibrio tra produzione e domanda, una situazione che ha consentito alle quotazioni del prodotto – pur rimaste ancora inferiori rispetto a quelle di 2 anni orsono – un recupero parziale almeno rispetto a quelle realizzate nell’esercizio precedente. La produzione 2006 di Melinda è stata però decisamente inferiore rispetto a quella del 2005 (-18%) ed anche penalizzata da una maggiore incidenza del prodotto “grandinato” sul totale (9,2% nel 2006 contro 5,5% nel 2005). In tale contesto, il Consorzio Melinda è riuscito ugualmente a realizzare un risultato economico in linea con le migliori aspettative, grazie in primo luogo alla qualità del prodotto conferito dai Soci produttori, ma grazie anche ad un’accurata gestione della commercializzazione, all’ottimizzazione di tutti i costi ed all’impegno di tutto il Personale. Al fine di mantenere nel tempo l’attuale livello di competitività della frutticoltura delle Valli del Noce il Cda di Melinda ritiene fondamentale proseguire con determinazione verso il raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati tra i quali l’adeguamento dell’assetto varietale ed il rinnovo dei frutteti. La mela nell’alimentazione per la prevenzione e la salute Di Carlo Cannella, Professore ordinario di Scienza dell’Alimentazione Università di Roma “La Sapienza”. Tratto da Il Buono che fa Bene. La mela (in 100 g solo 50 calorie!) è un’ottima fonte di acqua e micronutrienti (vitamine e Sali minerali), un cibo leggero, nutriente e sempre più adatto alle esigenze della vita moderna perché è sempre pronto all’uso: basta morderla! La mela è disponibile in tante varietà e gusti diversi, sazia e nutre senza appesantire perché è di facile digeribilità e, oltre a nutrire, ha delle naturali proprietà “funzionali” sia per il contenuto in fibra solubile (pectine) ed acidi organici, sia per caroteni e polifenoli ad azione antiossidante. La mela, come tutta la frutta, rappresenta un alimento importante per ogni età. Il contenuto calorico della mela sbucciata è infatti di sole 50 Kcal in 100 g, ed è dovuto prevalentemente a zuccheri semplici (14 g/100 g di cui 8 g di fruttosio). Gli zuccheri “semplici” diversamente dagli zuccheri “complessi” (amido, glicogeno, ecc. ) non richiedono digestione e pertanto vengono assorbiti rapidamente per essere utilizzati a scopo energetico. Gli zuccheri sono importanti per la contrazione muscolare ed in particolare per il funzionamento di altri due tipi di cellule: quelle del cervello e dei globuli rossi del sangue che utilizzano prevalentemente il glucosio per il loro metabolismo. La presenza di fruttosio in quantità significative nei pomi (mela e pera) è di estrema importanza non tanto per il maggior potere dolcificante rispetto al glucosio, quanto per il fatto che il fruttosio non stimola direttamente la produzione di insulina e quindi influisce in modo marginale sulla glicemia. Per questo motivo i pomi possono essere consumati, in quantità adeguate, anche dai diabetici. Recenti studi dimostrano inoltre che una piccola dose di fruttosio, come quella assumibile da una porzione di frutta (150 g), in un pasto a base di cibi ad alto indice glicemico (dolci, pane, riso, pasta, ecc. ) tende a ridurre la risposta glicemica poiché favorisce l’utilizzo del glucosio da parte del fegato. Il glucosio è lo zucchero metabolico per eccellenza, presente nei cereali (nella forma polimerica di amido) e anche negli ortaggi e nella frutta (sia pure in minore quantità). La sua importanza nel metabolismo cellulare è tale che la quantità di glucosio presente nel circolo sanguigno viene mantenuta costante (70-120 mg/100 ml) mediante l’azione di ormoni tra di loro antagonisti: insulina e glucagone, entrambi prodotti dal pancreas. Dopo un pasto ricco di zuccheri si evidenzia una maggiore produzione cerebrale di serotonina che agisce sulla sensazione di benessere e svolge un’azione antidepressiva; questa situazione favorevole all’organismo, soprattutto al nostro umore, è dovuta al coinvolgimento dello zucchero nel trasporto del triptofano (precursore della serotonina) attraverso la barriera ematoencefalica e non si verifica dopo un pasto ricco di proteine. La mela ha in comune con gli altri frutti e ortaggi il fatto di contenere diverse sostanze con attività antiossidante, in grado cioè di proteggere l’organismo dai danni ossidativi riconducibili all’azione dei radicali liberi. Oltre alle ben note vitamine (vit. C e vit. E), contiene alcuni composti organici detti “phytochemicals” - presenti in quantità dell’ordine della frazione di mg - che sono particolarmente attivi nella difesa dagli agenti ossidanti. Tra questi composti ricordiamo i carotenoidi (precursori della vitamina A) che danno colore alla polpa e i polifenoli (flavonoidi) che sono responsabili dell’imbrunimento della mela una volta che sbucciata viene in contatto con l’aria. È questa una reazione enzimatica catalizzata da una polifenolossidasi: può essere inibita con il calore (che inattiva l’enzima), o con l’aggiunta di succo di limone che agisce sia da riducente sia da acidificante, per la presenza dell’acido ascorbico che inibisce così l’attività della polifenolossidasi. Questi composti antiossidanti agiscono sia all’interno del tubo digerente, neutralizzando composti radicalici di varia natura, prodotti anche dalla flora batterica, sia potenziando le difese del sangue nei confronti delle scorie del metabolismo cellulare. Si tratta quindi di composti di origine vegetale che non hanno un potere nutritivo e che vengono assorbiti solo in quantità molto piccola. Per beneficiare del loro effetto protettivo, ciò che più importa è una regolare e quotidiana introduzione con il consumo di alimenti vegetali freschi piuttosto che una loro occasionale assunzione facendo magari ricorso agli integratori. Il meccanismo d’azione dei “phytochemicals” (rimozione di metalli proossidanti, neutralizzazione di radicali dell’ossigeno, ecc. ) comporta la protezione dal rischio ossidativo delle biomolecole più esposte quali: gli acidi grassi polinsaturi e le catene laterali delle proteine (aminoacidi aromatici) e gli acidi nucleici (basi puriniche e/o pirimidiniche). Il risultato è l’attenuazione dello stress ossidativo e la protezione dell’organismo dall’insorgenza delle patologie cardio-vascolari, oncologiche, degenerative del sistema nervoso, dell’invecchiamento precoce e della spermatogenesi. È opportuno ricordare che numerosi studi clinici hanno dimostrato come la supplementazione di vitamine, fibra e sali minerali non esercita gli stessi effetti favorevoli al mantenimento dello stato di salute di una dieta ricca in frutta e ortaggi. È stato recentemente ipotizzato un effetto sinergico tra vitamine antiossidanti (vit. C e vit. E) e phytochemicals in grado di svolgere attività protettiva (antineoplastica) secondo diversi meccanismi, tra i quali: induzione della biosintesi di enzimi detossificanti, inibizione della formazione di nitrosamine, diluizione e neutralizzazione di sostanze cancerogene nel tratto intestinale, interazione con l’equilibrio ormonale (fitoestrogeni), potenziamento dell’attività antiossidante delle vitamine C ed E, ecc. Le proprietà finora riportate per la mela possono essere estese alla frutta in generale e pertanto un’assunzione più elevata di frutta viene raccomandata in alcune condizioni fisiologiche in cui aumenta la richiesta di acqua, sostanze protettive e vitamine come la crescita, la vecchiaia, la gravidanza e l’allattamento. A maggior ragione tale raccomandazione vale per situazioni di tipo patologico quali: processi infettivi, terapie farmacologiche, stati di convalescenza, ecc. La mela contiene una miscela di composti nutrienti e non; alcuni sono presenti nel frutto acerbo, altri si formano durante la maturazione e, come in tanti altri frutti, ciascuno di questi composti per quanto importante non ha grande valore di per se stesso, ma nel complesso dell’alimento giunto a maturazione. Il consumo di frutta è perciò prezioso per il nostro benessere, non tanto per un singolo componente, quanto per il sinergismo dei principi nutritivi con le sostanze protettive phytochemicals. Nessun chimico sarebbe capace, mettendo insieme questi stessi composti, di ottenere gli stessi risultati non solo da un punto di vista nutrizionale, ma anche da quello emotivo, per la gratificazione dei nostri sensi (vista, gusto, olfatto e tatto) da cui tanto dipende il nostro benessere psico-fisico! L’illusione che gli integratori possano compensare le nostre cattive abitudini alimentari o svolgere azioni antistress è ormai sulla strada del tramonto, mentre le più recenti ricerche in nutrizione dimostrano l’effetto benefico dei “phytochemicals”, come agenti antiossidanti che contrastano l’invecchiamento precoce e aiutano nella prevenzione di gran parte delle patologie più comuni legate ad un eccesso di radicali liberi. La mela è la conclusione tradizionale e leggera di un pasto, è lo snack o la merenda ideale perché sazia senza appesantire. La mela è facile da conservare e da trasportare, ha un costo moderato ed è disponibile tutto l’anno, ha insomma tutte le caratteristiche che desideriamo oggigiorno dal cibo! Fare un uso abituale di questo alimento alla fine del pasto o durante una pausa di lavoro non solo gratifica i sensi, pulisce i denti e arreca nutrimento, ma stimola una serie di azioni benefiche per il nostro organismo che trova riscontro nel detto popolare: “una mela al giorno toglie il medico di torno”. .  
   
 

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