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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2007
 
   
  VIVERE, SENTIRE VEDERE I TERREMOTI

 
   
  Ancona, 10 dicembre 2007 - EŽ stata inaugurata il 5 dicembre nel piazzale della facolta` di Ingegneria di Ancona, a Montedago, la mostra ŽTerremoti dŽItaliaŽ, organizzata dalla Protezione Civile: sara` visitabile fino a meta` gennaio con orario 9-18, tutti i giorni feriali. Particolarmente significativa lŽambientazione: una ŽStanza sismicaŽ riproduce la sensazione di essere al quinto piano di un edificio durante la scossa di Colfiorito (1997) superiore al sesto grado della scala percalli e poi a quella leggermente piu` forte dellŽIrpinia (1980) facendo vibrare e oscillare il pavimento con sopra una ventina di persone. ŽUna sensazione che ci fa sentire il disagio, un monito cui si deve far fronte pero` attraverso lŽesperienzaŽ Ž ha detto Bertolaso, presente al taglio del nastro. Poi, un suggestivo plastico riproduce diversi edifici di una ŽCitta` sismicaŽ. AnchŽesso sottoposto a forti scosse riprodotte artificialmente, mostra chiaramente la differenza fra case, strade e ponti costruiti con criteri antisismici e no. La differenza e` ciclopica e i danni tangibili, con modellini di camion e auto che si rovesciano sotto gli occhi di tutti. Le scolaresche presenti, studenti sia delle classi del liceo Scientifico Galilei che allievi dei vari corsi universitari, hanno seguito le spiegazioni scientifiche del prof. Mauro Dolce, della Protezione Civile, direttore dellŽUfficio Rischio Sismico. Una lezione interessante e ricca di contenuti e di esempi pratici, che ha permesso a un folto pubblico, in visita, di sentire e vedere il terremoto. Infatti nella mostra itinerante, che e` gia` stata a Foligno e dopo altre sei tappe si concludera` a Messina in occasione del centenario dello spaventoso terremoto accaduto nel 1908, sono proiettati filmati dŽepoca dellŽIstituto Luce e della Teca Rai, oltre ai telegiornali delle giornate piu` significative; inoltre sono esposti documenti, planimetrie, fotografie e soprattutto cartoline e manifesti dŽappello e richieste dŽaiuti e fondi, che vanno da quella antica data ai piu` recenti fenomeni sismici: Senigallia 1930, Belice 1968, Irpinia 1980, Marche e Umbria nel 1997, etcŽ Ancona, come gli altri sfortunati posti, non dimentica i suoi morti e i suoi danni: molti dei visitatori, curiosi, tecnici e politici, hanno sfilato davanti a quelle immagini in silenzio, ricordando come ci si sente inermi davanti a un flagello simile. Ma anche guardando con rinnovata speranza agli esempi tangibili di soccorso, sostegno e solidarieta` che sono la piu` utile e concreta azione di contrasto ad ogni terremoto. .  
   
 

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