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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2007
 
   
  30 ANNI DI ORTOPEDIA ONCOLOGICA A MILANO

 
   
  Milano, 11 dicembre 2007 - “Il traguardo dei 30 di attività del nostro Coo, centro di Chirurgia Ortopedica Oncologica,” sottolinea il prof V. Zucchi, fondatore del Coo e ora membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini,”è un punto di partenza , non certo di arrivo. Nel corso del convegno tenutosi il 4 dicembre abbiamo ricordato persone, fatiche, tappe medico-scientifiche, ma soprattutto ci proiettiamo al futuro, ringraziando quanti ci sono stati e ci saranno vicini in questo percorso continuo di cura, attenzione alla Persona, e ricerca medico-scientifica di qualità. Si pensi che , dal 1977 ad oggi , si è passati da una chirurgia limitata quasi esclusivamente, in passato, ad interventi demolitivi per i pazienti, in molti casi in età pediatrica con patologia ortopedica-oncologica , agli attuali interventi, per lo più conservativi e spesso risolutivi. Questo grazie ai progressi della chemioterapia, al contributo delle tecniche radiologiche, alla costruzione di protesi sempre più perfezionate ed affidabili, alla costituzione di gruppi di lavoro per lo scambio delle acquisizioni e dei risultati, in campo sia nazionale sia internazionale”. Nel corso dell’evento celebrativo sono stati presentati al pubblico presente (pazienti, medici, ricercatori, giornalisti, infermieri) i dati del passato, presente e futuro della struttura Coo , che ha sede presso l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini; sono stati illustrati i risultati più aggiornati relativi alla diagnosi e cura delle patologie ortopedico-oncologiche , in particolare pediatriche , ed è stato anche ricordato l’importante ruolo di sostegno , volontario, sia morale che materiale, dell’Associazione “Aldo Arienti Amici del Coo” , fondata da una ex-paziente, Sylvia Rhys Thomas, in ricordo del prof. Aldo Arienti, attento promotore di una ricerca sui temi dell’oncologia muscolo-scheletrica. Il Coo , negli anni, si è affermato come punto di riferimento nazionale e, come socio fondatore, ha partecipato attivamente alla nascita dell’Emsos (European Musculo- Skeletal Oncology Society). Inoltre il Coo ha una collaborazione diretta con i maggiori Centri in Europa e con l’Msts (Musculo-skeletal Tumor Society) negli Stati Uniti. “Il C. O. O. “, dice il Direttore del Reparto, Dott. Sergio Mapelli ,” è Centro Regionale di Riferimento per i tumori muscolo-scheletrici primitivi ed è collegato, tramite consulenze, con le principali strutture oncologiche lombarde (Istituto Nazionale dei Tumori, Istituto Europeo Oncologico e collaborazione e rapporti istituzionali con Humanitas, San Raffaele e Università degli Studi di Milano). Negli anni ha sviluppato conoscenze e capacità adeguate alle moderne possibilità internazionali in questo settore”. Le strutture operative saranno ampliate. I dati attuali comprendono: numero di letti di degenza: 18; numero di sale operatorie a disposizione: 4/5 la settimana; assistenza generale medica, peri-operatoria e di cura del dolore 24 ore su 24 , così come il personale (medico ed infermieristico specializzato). Le tappe recenti sono relative agli avanzamenti della chemioterapia, della radiofrequenza, della micro-chirurgia, delle protesi allungabili magneticamente, ai risultati sul perone vascolare in accrescimento. “Il C. O. O. ,” spiega il prof. Virgilio Zucchi, fondatore del C. O. O. ,“ è cresciuto grazie ad un impegno costante, ad una perfetta unità di intenti, ad un’assidua collaborazione, entusiasta e talvolta critica, di medici, infermieri, ricercatori. Si è potuta realizzare una riedizione moderna del ‘triangolo di Jaffe’, allo scopo di applicare correttamente la classificazione clinico-patologica delle neoplasie muscolo-scheletriche secondo il ‘surgical staging system’ di Enneking e sviluppare così una conseguente ed adeguata chirurgia. Tante le persone e le istituzioni che ci hanno aiutato ad iniziare e sviluppare, dalla fine degli anni ’70, una serie di tecniche chirurgiche fino ad allora del tutto sconosciute in Istituto; ma non posso dimenticare gli amici Leandro Gennari e José Luis Fontanillas, con i quali ci siamo spesso imbarcati in iniziative tanto ambiziose quanto rischiose”. Nel tempo alcuni sviluppi della ricerca medica e bioingegneristica, hanno dato una formidabile spinta alle capacità delle ‘terapie integrate’, soprattutto negli anni ’80. Anche i passi avanti dell’imaging hanno un ruolo importante , consentono di definire, cosa che prima era sconosciuta, le dimensioni ed i rapporti extraossei di una neoplasia scheletrica o delle parti molli degli arti, rispetto ai tempi in cui la radiologia tradizionale era impotente, ora i mezzi moderni dell’imaging (Tc, Mr) forniscono un supporto notevole alla diagnosi e alla cura di queste patologie. Il C. O. O. Ha una importante Anatomia patologica, una competente Radiologia di alto livello. “La ricerca traslazionale,” dice il Dott. P. Picci, Direttore Scientifico Istituti Ortopedici Rizzoli – Bologna,” può portare alla definizione di trattamenti personalizzati . Sono necessari nuovi trattamenti personalizzati che tengano conto della biologia del paziente e del tumore. In altre parole, sono necessarie nuove strategie”. .  
   
 

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