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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Giugno 2006
 
   
  IL GIOVANE IMPRENDITORE AROLDO CURZI LANCIA IL NUOVO MARCHIO MODA UOMO PER LA PRIMA COLLEZIONE PRIMAVERA- ESTATE 2007

 
   
  Con le sue solide radici marchigiane il giovane Aroldo Curzi lancia la sfida di un nuovo marchio tutto all’insegna dell’italianità e dell’artigianalità. Un total look maschile che vanta dettagli fatti a mano, e di grande allure come il taschino portaorologio. Ottima qualità di tessuti, preziosi rifiniture e un ottimo rapporto qualità/prezzo fanno di questa prima collezione di capispalla, accessori, scarpe, cravatte, uno dei possibili must della prossima stagione. Tenendo fede alla filosofia del neonato brand, Aroldo Curzi propone una collezione P/e 2007 che segue il suo uomo durante l’intera stagione, in ufficio come in barca a vela, ad un pranzo di lavoro come ad un cocktail a bordo piscina, di giorno come di sera. Pensando al manager di successo nascono abiti dai colori polverosi, come il blu, l’écru e il grigio, trasformati dalle trame inedite di lane pregiate e lini attentamente selezionati. Gli abiti dal taglio classico hanno linee asciutte che slanciano la figura. Le giacche sono a due, tre bottoni e tre bottoni stirati a due, con fodere sobrie ma non tradizionali, proposte sia nella versione tinta unita sia con fantasie tono su tono. Per i pantaloni tasche all’americana e tagli studiati ad hoc per scolpire la silhouette. Le camicie, rigorosamente di cotone e dalla lavorazione sartoriale, hanno tagli regolari, colli alla francese, polsini doppio uso (per bottoni e per gemelli) e bottoni di madreperla. Seta tinta in filo per le cravatte: sia normali sia nella versione sette pieghe, a righe sottili. Nel guardaroba del perfetto gentiluomo Aroldo Curzi non possono mancare, infine, le scarpe: mocassini blu o marroni, realizzati e rifiniti artigianalmente in Italia, con pellami tinti a mano. Da abbinare alle cinture. Dominano i colori degli acquerelli e della macchia mediterranea, invece, nella parte più estiva della collezione: lino, seta, cotone e cachemire leggerissimi — puri o in mischia fra loro —si tingono di verde salvia, albicocca, rosa, celeste e di tutte le sfumature della terra: dal mattone al beige chiarissimo, passando per il marrone cioccolato. Gli abiti scelgono prevalentemente il lino, italiano oppure irlandese, sublime nella versione spinata. Le fodere stupiscono, con fantasie dai colori vibranti, ma mai eccessive. Per chi predilige la lana, anche un’inedita versione del gessato: blu con righe bianche, grigio con il rosa e nero con l’arancione. Divertenti le giacche sfoderate di cotone, lino o lana, a piccole righe verticali, bicolore o tono su tono: nelle sfumature dei sorbetti. Le camicie hanno linee leggermente più sciancrate rispetto a quelle proposte per la città, sono in lino o cotone tinta unito, sempre a manica lunga e con polsino doppio uso. Tante le proposte di maglieria: pull girocollo di cachemire e seta, con finte toppe sui gomiti oppure di cotone a righe orizzontali, a due o più colori e, ancora, con un prezioso patchwork sulla schiena, realizzato unendo tre teli di differenti colori. Pregiati i cardigan in cotone con lavorazioni romboidali ad intarsio sui gomiti. Tutti i capi sono rifiniti rigorosamente a mano. Le cravatte, anch’esse rifinite a mano, sono di cotone con un’inedita fantasia a righe e rombi. Dedicati a chi vuole osare, i papillon di seta, con motivi a rilievo. E, per finire, le scarpe: mocassini morbidi dai toni naturali oppure originali sneakers che strizzano l’occhio alle più classiche stringate inglesi, sempre realizzate artigianalmente. Da segnalare, tre proposte per la sera: giacca a un bottone nera e pantaloni bianchi, entrambi di raso e camicia in lino bianco con collo diplomatico. .  
   
 

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