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Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Dicembre 2007 |
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PORTO DI VENEZIA: INIZIATO L’ESCAVO DEL CANALE MALAMOCCO-MARGHERA A -11,50 PER UNA NUOVA VITALITÀ ECONOMICA E FUNZIONALE DEL PORTO DI VENEZIA
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Venezia, 11 dicembre 2007 - Un nuovo passo avanti per il Porto di Venezia, un altro importante progresso per raggiungere l’obiettivo di un porto sempre più competitivo e protagonista dei traffici marittimi del Mediterraneo, e non solo. Dopo anni di attesa, sono ripresi in questi giorni i lavori di escavo del Canale Malamocco Marghera. L’intervento, che rientra all’interno delle attività previste dal Project Financing per la realizzazione dello scavo dei canali portuali alla quota intermedia di –11,50 m s. L. M. M, prevede anche la manutenzione dei canali e dei fondali per almeno 5 anni, con connessa messa a dimora dei sedimenti dragati in una nuova area di conferimento circa 50 ha da realizzare all’interno della laguna di Venezia. “I lavori di escavo a – 11,50 m del Canale Malamocco Marghera e degli altri canali di grande navigazione, previsti entro il 2008, daranno una nuova vitalità economica e funzionalità operativa al Porto di Venezia” ha detto Giancarlo Zacchello, Presidente dell’Autorità Portuale di Venezia “ L’escavo del canali, condizione essenziale per lo sviluppo dei traffici, aumenta la competitività e l’efficienza non solo del nostro Porto, ma dell’intera Regione. Riusciremo finalmente ad accogliere anche le grandi navi, con più carico, meno costi per armatori e trader, minor tempo di allibo e tempi più brevi. Stiamo lavorando per offrire un porto sempre aperto, in grado di offrire servizi più funzionali, di alta qualità e a costi concorrenziali. Tutti i progetti realizzati in questi anni per riqualificare e ampliare le aree del porto commerciale, costruire infrastrutture portuali, potenziare i collegamenti stradali e ferroviari, finalmente cominciano ad avere senso e permetteranno un reale rilancio dell’attività portuale. ” In pochi anni è stata dunque ribaltata una situazione di degrado che rischiava di minare alla radice la competitività del porto, con pesanti ripercussioni su una delle più grossi poli occupazionali della Regione: secondo uno studio recente dell’Università Bocconi, sono 19. 000 i posti di lavoro creati dal porto, indotto compreso. Il canale Malamocco Marghera in particolare, è il principale canale di accesso alle banchine della Zona di Marghera, nella quale si svolgono tutte le attività legate al traffico merci. E a causa del limitato pescaggio, dal 2004, le navi erano costrette a arrivare non a pieno carico. Con questi storici e imponenti interventi di dragaggio (basti pensare che nel prossimo anno è previsto l’asporto di 3 milioni di m³ di sedimenti), al contrario, grazie al ripristino di un pescaggio adeguato nei canali, viene garantito l’ingresso al Porto anche alle navi di maggiore portata e a pieno carico. Da un’analisi effettuata dagli uffici dell’Autorità Portuale sulle caratteristiche tecniche attuali e future del naviglio porta container emerge che possono operare navi con capacità di 4000 Teus, che toccano anche altri porti Adriatici. La quota dei -11,50 m, che nel Canale Malamocco Marghera non veniva raggiunto dai lontani anni ’70, renderà possibile anche la sostenibilità economica dei principali servizi di collegamento feeder verso i principali hubs meditteranei Il tratto interessato dalle attività di dragaggio è compreso dalla briccola n. 222 (S. Leonardo) alla briccola n. 5 (in corrispondenza della banchina Romagna) del canale Malamocco-marghera per una lunghezza totale di circa 10 km. Sono inoltre previsti ulteriori interventi di scavo nel canale Industriale Sud, per una lunghezza totale di circa 1’300 m, canale Industriale Ovest, per una lunghezza totale di circa 1. 100 m, nel bacino del Molo A, per una lunghezza di circa 1. 000 m, nel bacino del Molo B, per una lunghezza totale di circa 700 m. Il fondale attuale del canale Malamocco-marghera oggetto di intervento si trova mediamente alla profondità di -10. 5 m e deve essere dragato fino alla profondità di -11,50 m. I lavori sono stati avviati nel maggio 2007 e hanno previsto una prima fase costituita dalla realizzazione dell’isola di refluimento dei fanghi e dall’escavo manutentori dei bacini 3 e 4 culminato con una prima circolare intermedia della Capitaneria di Porto dell’agosto 2007 che ha aumentato la grandezza delle navi in ingresso al Canale Industriale Ovest. L’infissione di palancole per la conterminazione dell’area si è conclusa solo da pochi giorni; attualmente sono in corso i lavori di escavo mediante una draga “Gino Cucco”, aspirante e refluente, in grado di operare 7 giorni su 7, 24 ore su 24. L’importo complessivo, a carico dell’Autorità Portuale di Venezia, si aggira attorno a 38 milioni di euro. . |
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