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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2007
 
   
  QUATTRORUOTE D’EPOCA DEL MUSEO NICOLIS DI VILLAFRANCA FRA GLI OGGETTI-SIMBOLO DEL NUOVO “DESIGN MUSEUM“ ALLA TRIENNALE DI MILANO

 
   
  Milano, 10 dicembre 2007 - Per gli appassionati è un oggetto di culto, ma sorprenderà tutti la Fongri del 1919, un gioiello motorizzato di inizio secolo proveniente dal Museo Nicolis di Villafranca e selezionato dalla Triennale di Milano per il nuovissimo Museo del Design che si inaugura proprio oggi. Con l’esposizione di questa magnifica vettura (quella esposta è il prototipo costruito nel 1913 a Torino dai fratelli Grignani) si concretizza la collaborazione del Nicolis di Villafranca con le più importanti istituzioni culturali del nostro paese, una collaborazione fortemente auspicata e “alimentata” anche da Confindustria e Assolombarda che proprio con questo obiettivo hanno dato vita a Museimpresa, l’associazione Italiana dei Musei e archivi d’impresa. La scelta non è casuale; il Museo Nicolis “dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica” di Villafranca, creato dall’imprenditore e collezionista Luciano Nicolis, ospita alcune delle più belle collezioni oggi esistenti sui mezzi di trasporto e sulla evoluzione della società italiana negli ultimi due secoli. Centinaia di auto, moto, biciclette, tutte perfettamente funzionanti, hanno consentito di recuperare, conservare e mettere a disposizione del pubblico un patrimonio di storia e cultura altrimenti irrimediabilmente perduto. A questo patrimonio si è rivolto il Triennale Design Museum che ha scelto per la mostra inaugurale una sorprendente quattroruote di inizio secolo come testimonianza del “Made in Italy” che il mondo ci invidia Splendido oggetto di design per la raffinatezza e cura dei particolari, la Fongri 1919 del Museo Nicolis ha i parafanghi in lamiera di ferro, raccordati da pedane dotate di cassette porta attrezzi. Il cofano, molto piccolo, è in lamiera sottile per non deformarsi con il calore del motore. Il radiatore (bizzarrie dei progettisti…) ha solo una funzione estetica in quanto il motore (di derivazione motociclistica, come tutti i componenti meccanici della vettura) è raffreddato ad aria. “Sono molto contenta di questa partnership” - ha commentato Silvia Nicolis, direttore del museo “e mi auguro di poterla replicare con altre prestigiose realtà aderenti a Museimpresa. La storia di molte collezioni e Musei privati è sempre legata alla passione di un singolo, o di pochi che ne hanno intuito la formidabile potenzialità. Il nostro obiettivo è quello di condividere questa passione con un numero sempre più grande di persone. Spero che Museimpresa contribuisca a moltiplicare le occasioni di scambio e a fare conoscere sempre di più le nostre realtà Museali, spesso sorprendenti, al grande pubblico” .  
   
 

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