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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2007
 
   
  LUV, LA COMMEDIA DI GRAN SUCCESSO A BROADWAY È ORA UN “MUSICAL DA CAMERA” DAL TITOLO CHE NE E’ DELL’AMORE? (OVVERO MORIR D’AMORE, MORIR DAL RIDERE) IN PRIMA NAZIONALE AL TEATRO OLMETTO

 
   
  Milano, 10 dicembre 2007 - La critica definì “Luv” “una delle più vivaci e divertenti commedie americane”, a Broadway fece 901 repliche, nel 1968 divenne un film con Harrison Ford, Peter Falk e Jack Lemmon. Ora, a più di 30 anni da quando Murray Schisgal la scrisse, torna in scena con la curiosa forma del “musical da camera” e il titolo “Che ne è dell’amore? Ovvero morir d’amore, morir dal ridere”. E’ firmata dal regista Vito Molinari che la presenta in prima nazionale al Teatro Olmetto di Milano dall’11 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008. Tra canzoni, musica eseguita dal vivo, battute divertenti e ritmo frizzante Marisa della Pasqua, Maurizio Desinan e Paolo Scheriani sono i “tre naufraghi malati d’amore” che il destino trasforma da vittime tristi in buffi clown comicissimi. Schisgal scrisse “Luv” nel 1964 e in seguito Jeffrey Sweet ne curò una versione musicale, scrivendone il libretto che Howard Marren musicò. Ne nacque una produzione off-Broadway con il titolo Love che vinse subito il premio “Outer Critics Circe” e qualche anno dopo Patricia Birch la rimise in scena con il titolo “What about Luv?”. A questa versione musicale si rifà il regista Vito Molinari che si domanda “ma che cos’è l’amore?” La risposta è questo energetico “musical da camera” che per due ore anima la scena con una storia esilarante e ricca di colpi di scena. Harry Berlin, è sul punto di suicidarsi, quando incontra Milt Manville, un suo vecchio compagno di college. Milt, è quel che si direbbe un uomo di successo, un affermato agente di cambio, Harry invece è un fallito che nella vita ha collezionato solo sconfitte. Milt dissuade Harry dal suicidio e ha un’idea illuminante: gettarlo tra le braccia della propria moglie, Ellen, nella speranza di potersi liberare di lei e far felice l’amico, godendosi le attenzioni della bella e giovane Linda. Ma niente andrà per il verso giusto, anzi gli eventi prenderanno una piega assolutamente non prevista, dando vita ad una serie di situazioni ed equivoci molto divertenti. “Che ne è dell’amore?” rappresenta un intelligente esempio di nuova concezione del musical, che si allontana dagli schemi delle grandi produzioni, con scene e costumi impegnativi e ricchi balletti per arrivare ad una interessante dimensione “da camera”, al pari di quel che accade per le orchestre. Vito Molinari ha seguito da qualche anno questo percorso verso un “musical da camera” e “Che ne è dell’amore?” rappresenta secondo il regista: “l’estrema frontiera del musical da camera: i tre interpreti recitano, cantano, ballano per due ore in un travolgente carosello, in situazioni comiche, sentimentali, tanto drammatiche da diventare grottesche. E’ il dramma della ricerca dell’amore e della felicità, del trovare la persona perfetta da amare, in un’altalena di gioie e dolori, tentativi di suicidio e di omicidio, per ricominciare ogni volta da capo, da Adamo ed Eva ad oggi”. Www. Teatrolmetto. Com .  
   
 

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