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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Dicembre 2007
 
   
  AGRICOLTURA: MANGIMI GARANTITI NON OGM PER GLI ALLEVAMENTI DEL PARMIGIANO REGGIANO. LA REGIONE PROMUOVE UN ACCORDO FILIERA. RABBONI: "LA NATURALITÀ È IL TRATTO DISTINTIVO DEL RE DEI FORMAGGI. CON L´ACCORDO DI FILIERA PROPOSTO SGOMBERIAMO IL CAMPO DA OGNI POSSIBILITÀ DI EQUIVOCO E DI STRUMENTALIZZAZIONE"

 
   
  Bologna - Si è svolto , presso la Regione Emilia-romagna, un incontro con le organizzazioni dei produttori di cereali, di foraggio e di latte, nonché con le associazioni regionali agricole e cooperative per mettere a punto un percorso in grado di garantire la disponibilità di mangimi garantiti non Ogm per l’alimentazione dei bovini da latte per la produzione del Parmigiano-reggiano. L’iniziativa regionale segue di poche settimane l’invito del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, agli allevatori affinché aderiscano ad un programma di uso di mangimi non Ogm allo scopo di allontanare il benché minimo sospetto di contiguità con gli Ogm. Va a questo proposito ricordato che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha più volte ribadito l’assoluta assenza di tracce di Dna transgenico vegetale dal latte bovino e quindi dai formaggi. A conclusione dell’incontro, l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni ha proposto di lavorare alla definizione entro la prossima primavera di un “accordo di filiera” per la fornitura di mangimi garantiti non Ogm, assistito, in fase di avvio, tecnicamente e finanziariamente dalle risorse regionali. “La riunione – ha dichiarato Rabboni – ha evidenziato una pluralità di possibilità di approvvigionamento: dalla soia italiana coltivabile in regione e fuori regione, a quella d’importazione certificata Ogm free, dall’erba medica di alta qualità ad altre fonti proteiche, quali favino e pisello. Su questa base si può evitare la dipendenza da fornitori monopolisti e determinare razioni alimentari ugualmente equilibrate ed economicamente sostenibili. ” “Nelle prossime settimane verificheremo se tutte le parti in causa, allevatori, mangimisti, produttori di cereali e foraggi, produttori di sementi, aderiranno operativamente alla proposta. Me lo auguro vivamente”. “L’accordo di filiera – ha concluso l’assessore - è uno strumento delle imprese per condividere obiettivi e valori economici. Per questo dovrà essere scritto dalle imprese affinché, ciascuno e tutti, trovino le giuste e necessarie convenienze. Per quel che ci riguarda mettiamo a disposizione gli studi del Centro per le Ricerche animali (Crpa), il progetto regionale soia Ogm free che assicura la disponibilità costante di sementi certificate, gli strumenti normativi che regolano gli accordi interprofessionali e le risorse economiche previste dal nuovo Programma regionale di sviluppo rurale. ” .  
   
 

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