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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2007
 
   
  “ARCHIVIO PRESENTE”: IL DIALOGO DI OTTO GIOVANI FOTOGRAFI TRENTINI CON FLAVIO FAGANELLO AL SASS

 
   
  Trento, 10 dicembre 2007 - – Otto giovani fotografi trentini in mostra nel segno di un dialogo mai interrotto con Flavio Faganello, indimenticato fotografo. Si chiama “Archivio Presente” la mostra allestita, fino al 6 gennaio 2008, allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, in piazza Cesare Battisti, a Trento. “Archivio” perché ognuno degli otto fotografi ha scelto – in un dialogo più che mai vivo – di accompagnare le proprie immagini ad una immagine di Faganello. “Presente” perché il viaggio degli otto fotografi – Michele Bernardinatti, Monica Condini, Marco Dandrea, Anna Da Sacco, Daniele Mosna, Hugo Munoz, Daniele Panato, Matteo Rensi – affronta i temi della contemporaneità: dal lavoro alla cultura, dalla nuova immigrazione alla fede, dai segni dell’architettura a quelli della fatica quotidiana. La mostra nasce per iniziativa della Provincia autonoma di Trento ed è curata da Federico Mazzonelli. “Questa – scrive nel catalogo – è una narrazione a più voci del nostro territorio scandito da un percorso visivo eterogeneo e diversificato ed è allo stesso tempo omaggio e dialogo con una figura di primo piano della nostra scena culturale come Flavio Faganello”. La mostra verrà inaugurata lunedì prossimo, 10 dicembre, alle ore 18. 30. Resterà aperta fino al 6 gennaio 2008 con lo stesso orario del Sass, dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. 30. “Non era uomo di riti e formalità, Flavio Faganello – scrive il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, nell’introduzione al catalogo che accompagna la mostra – ed il modo migliore per ricordarlo, e per dirgli che ci manca quel suo incedere curioso, la macchina fotografica sempre pronta, l’immancabile sigaro, è dunque quello di non indulgere a riti e formalità. È quello che cercherò allora di fare, in queste righe che vogliono significare la convinta adesione della Provincia autonoma di Trento a questo progetto culturale che sarebbe piaciuto - ne sono certo - prima di tutto proprio a Flavio. Al grande fotografo che ci ha lasciato nel 2005, ma le cui immagini non smettono di raccontare uomini e paesaggi del Trentino. Sì, questo progetto gli sarebbe piaciuto, intanto perché coinvolge otto giovani fotografi trentini. E lui, uomo dal carattere forte, non coltivava gelosie o separatezze. Quando coglieva nell’interlocutore sincerità e volontà di imparare, metteva volentieri a disposizione il suo enorme bagaglio di conoscenze e di sensibilità. Certo, questo progetto gli sarebbe piaciuto - anche - perché dentro di sé, senza darlo troppo a vedere, avrebbe provato legittimo orgoglio nello scoprire che questa mostra e questo catalogo raccontano il Presente, appunto con la sensibilità e il gusto di otto giovani fotografi, accostandolo però al passato di un Archivio, il suo archivio”. “Trovo bello – continua Dellai – e segno simbolico di un passaggio di testimone tra generazioni impegnate in un comune percorso di creatività e di consapevolezza - che ciascuno degli otto fotografi protagonisti abbia scelto di affiancare alle proprie immagini, una fotografia tratta proprio dallo sterminato lavoro di Flavio Faganello, oggi in gran parte custodito proprio dall’Archivio Fotografico Storico della Provincia autonoma di Trento. Ed è importante che questo filo mai spezzato - e guai se un giorno ciò dovesse accadere - sia stato teso attorno ad argomenti che investono l’intero tessuto sociale della nostra terra. La religiosità popolare, il lavoro dei campi e le architetture della cultura, la montagna e gli animali, le grandi opere pubbliche, la presenza fattiva degli emigrati. Queste non sono cartoline consolatorie, sono fotografie - e dunque specchio fedele - del nostro Trentino. Come in ogni fotografia che si rispetti, c’è la luce e ci può stare qualche ombra. C’è, sempre, un attaccamento discreto, sobrio eppure tenace al territorio e a chi lo abita. C’è, soprattutto, la caratteristica che lega in maniera evidente questi giovani fotografi al “maestro” cui oggi idealmente rendono un omaggio affettuoso. Sì, perché cercare lo scatto giusto, l’inquadratura che soddisfa, il particolare che racconta, l’espressione che meglio di altre rende il senso di un momento e di un avvenimento, tutto questo costa fatica. Faganello avrebbe detto: “Se vuoi fare il fotografo, devi camminare. Tanto”. È quello che hanno fatto, nel Presente, i protagonisti di questa mostra e di questo catalogo. Scegliendo di incontrarlo in un Archivio, forse con un po’ di commozione, perché Flavio Faganello non si fa scordare tanto facilmente. Un incontro vivo e pulsante, come sempre accade quando dietro l’obiettivo di una macchina fotografica, sono l’anima e l’amore per la propria terra a fare sentire la loro voce. Scheda / I Fotografi In Mostra Michele Bernardinatti - Nato a Trento nel 1975, fin da bambino entra in contatto con la fotografia grazie al padre e allo zio, fotografi professionisti, che gli danno la possibilità di giocare con la macchina fotografica. Studia arti visive e fotografia a Padova. Dopo aver lavorato presso alcuni studi di fotografia industriale a Treviso, torna a Trento, dove apre la Klr Foto. Collabora con agenzie pubblicitarie ed aziende private. Monica Condini nasce a Trento nel 1976 e inizia a fotografare all’età di 15 anni. Si diploma nel 1995 in decorazione pittorica presso l’Istituto Statale d’Arte A. Vittoria. Cresce come autodidatta. Nominata assegnataria nel 2000 e 2001 di due borse di studio del Comune di Trento, frequenta due master a Milano. Attualmente lavora a Trento come libera professionista specializzata nella fotografia di spettacolo. Da dieci anni collabora con il Centro servizi culturali S. Chiara realizzando servizi fotografici di spettacoli e concerti per l’archivio. Lavora con diverse scuole di teatro, musica e danza della regione. Ha collaborato con altri teatri italiani come fotografa di scena (Mercadante, Teatro Stabile del Friuli, Siciliateatro) e con case di produzione discografica seguendo i live di gruppi italiani. Marco Dandrea - È nato a Borgo Valsugana, in provincia di Trento, nel 1974. Diplomatosi presso il Dipartimento di Fotografia e Design dell’Istituto Europeo di Design di Roma, lavora attualmente come fotografo libero professionista. Vive e lavora a Trento dove collabora con il quotidiano L’adige. Particolarmente interessato al reportage sociale e geografico, ha realizzato servizi fotografici in Myanmar, Brasile, Turchia, Romania, Portogallo, India, Australia e Gabon. Anna Da Sacco, fotografa libero professionista, è nata a Padova nel 1974 e vive fra Trento e Bolzano. Da due anni gestisce www. Bumerang. It, un web magazine sulle tematiche di migrazione, mediazione e peace-workers. Attualmente collabora con il quotidiano L´adige. Ha partecipato a mostre collettive e personali con reportage sull’ Alzheimer, i meninos de rua del Brasile, la condizione delle donne in Ucraina e delle donne palestinesi che hanno subito la demolizione delle loro case a Gerusalemme Est. Daniele Mosna nasce a Trento nel 1981. Inizia a fotografare seguendo le orme del padre ed è fotografo professionista dal 2003. Si occupa in particolare di avvenimenti sportivi a livello regionale. Nel 2001 ha seguito i mondiali di ciclismo in Canada. Ha sviluppato lavori di documentazione sul territorio trentino in particolare per ciò che riguarda le trasformazioni legate al paesaggio cittadino. Fotoreporter per due anni per il quotidiano Il Corriere del Trentino, collabora con agenzie di pubblicità e con il quotidiano L’adige. Hugo Muñoz - Nato a Santiago del Cile nel 1971, studia Fotografia Professionale alla “Escuela de Foto Arte de Chile”. Il suo percorso si sviluppa attraverso vari corsi di video-cinema, tra i quali: direzione di fotografia e cameraman presso “Universidad Catolica de Valparaiso”, Cile. La sua ricerca artistica si arricchisce fondando, insieme ad altri fotografi, lo studio-galleria “La Nave”. In Cile ha collaborato con varie testate giornalistiche nazionali (La Tercera), riviste istituzionali e aziendali, agenzie di pubblicità. In Italia è stato collaboratore del canale televisivo Rttr e del Centro Audiovisivi della Provincia. Collabora con il quotidiano L’adige e con la Rivista Work Art della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento. Daniele Panato è nato a Trento nel 1976. Collabora fin da giovanissimo con l’agenzia fotografica di famiglia dove è entrato a tempo pieno nel 1999. Nel 1996 è stato inviato alle Olimpiadi di Atlanta come tecnico per la spedizione del materiale fotografico e dal 2003 al 2005 ha seguito le partite dei campionati di calcio di serie A e minori per l’agenzia fotografica Grazia Neri. Si interessa in particolar modo alla ritrattistica, disciplina per la quale ha seguito negli anni numerosi corsi di specializzazione. Collabora con il quotidiano Trentino seguendo gli eventi di cronaca, sport e spettacolo. Matteo Rensi nasce a Trento nel 1977. Respira l´aria della fotografia fin da piccolo. A quattordici anni, nel periodo estivo, inizia a lavorare per lo studio Rensi di Trento, del quale rappresenta la terza generazione e dal 1995 vi collabora a tempo pieno. Frequenta numerosi corsi professionali di aggiornamento e approfondimento sia per fotografia analogica che digitale. Per quattro anni è fotografo della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento dal 2000 al 2004. Fotografa opere d’arte per conto dei più noti artisti trentini e non, realizzando numerosi cataloghi. Collabora con diverse riviste naturalistiche e di montagna. Da gennaio 2006 è fotografo del quotidiano Il Corriere del Trentino. .  
   
 

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