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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Dicembre 2007
 
   
  NOEURO: TORNARE ALLA LIRA, LA VERITÀ È CHE NESSUNA MONETA PUÒ GARANTIRE NIENTE NÉ DOVREBBE FARLO. IL BANCOMAT O LA CARTA DI CREDITO, AD OGNI TRANSAZIONE UN ISTITUTO DI CREDITO INTASCA DALL´1 AL 4% DI COMMISSIONE. ALLA FINE DELLA GIORNATA L´INESISTENTE BANCONOTA DA 10 EURO, CHE NESSUNO HA EMESSO, MAI STAMPATA NÉ GARANTITA DA NULLA, NE AVRÀ GENERATI 20 DI GUADAGNO, NON TASSATO, PER IL SISTEMA BANCARIO.

 
   
  Torino, 10 dicembre 2007 - Chiamandoci "Noeuro" spesso veniamo considerati dei nostalgici della lira. Chiariamo una cosa: piaccia o non piaccia la lira è morta anche se sono in molti a rimpiangerla. Qualcuno, chiudendo tutte e due gli occhi, cerca di consolarsi pensando che l´euro è una moneta molto più solida che garantisce stabilità e sicurezza. Ci fa sentire tanto tedeschi. Chi ha più di quarant´anni forse ricorda l´inflazione a due cifre che ebbe la lira per qualche tempo negli anni settanta, seguita alla fine degli accordi di Bretton Woods sulla cosiddetta parità indiretta e all´epoca gabellata come conseguenza di una delle tante crisi petrolifere, quella della guerra arabo-israeliana del 1973. In realtà il complesso d´inferiorità del pisellino piccolo in confronto al pisellone americano e tedesco nasce con l´unità d´Italia. All´epoca e fino alla Ii guerra mondiale erano il pisello francese e quello inglese che generavano invidia, tanto che il duce, forse terrorizzato dal crollo che ebbe il marco tedesco nel ´23, ripristinò la convertibilità aurea nel 1927, come l´avevano il franco e la sterlina, causando una caduta dell´economia, che si trovò a corto di valuta. In tempi più recenti Craxi tentò di creare una lira forte del valore di mille delle vecchie lire, come avevano fatto i francesi nel 1958 che avevano creato un nuovo franco del valore di 100 vecchi franchi. L´idea era cretina, costosa e non portava alcun beneficio, salvo, e questo era il vero motivo, titillare l´orgoglio di quell´Italia che all´epoca si batteva con l´Inghilterra per il quarto posto in un ridicolo campionato del mondo del Pil. In un mondo isterico come quello finanziario, basta un frullo di euforia per creare un incremento di benessere (che si misura in aumento di consumi), così come basta un sentore di pessimismo per causare un crollo economico. Non a caso uno dei dati più importanti per la finanza americana è una allucinante statistica chiamata "fiducia dei consumatori". La verità è che nessuna moneta può garantire niente né dovrebbe farlo. Nel 1923 senza nessun motivo veramente valido il marco tedesco si estinse in meno di anno. , non valeva più nemmeno la carta su cui era stampato. Il nuovo marco emesso il giorno dopo aveva il valore di mille miliardi di vecchi marchi. In realtà il denaro dovrebbe solo essere un metro per misurare le cose e un metro è sempre un metro, non diventa un metro e venti dopo un anno per effetto della svalutazione. Ma esistono le banche e per le banche il denaro è una merce, anzi La Merce, che loro vendono anche se è fatta di fumo, quindi deve aumentare il suo valore e moltiplicarsi. Come giò è detto la lira è morta. E´ stata fisicamente distrutta dalla Banca d´Italia all´80%, quel che rimane sarà ancora in parte eliminato fino al 2012 . Il resto è dimenticato nei cassetti degli italiani e diventerà materiale per collezionisti. Per uscire dall´Euro bisogna creare una moneta nuova. Non è una cosa impossibile, è fattibilissima, ha un costo non eccessivo, soprattutto se confrontato con i benefici, non presuppone l´uscita dalla comunità europea, è previsto dagli accordi di Maastricht, si può fare in breve tempo. Che poi questa moneta si chiami nuova lira, eurolira, sesterzio, doblone, pulcinella o sarchiapone ha poca importanza. La cosa veramente importante è chi lo emette e chi ne ha contabilmente la proprietà. Oltre naturalmente da che cosa è garantito. La gente generalmente crede che il denaro sia garantito dall´oro o dai beni della nazione e si meraviglia molto nello scoprire che invece i beni della nazione non garantiscono nulla! La scoperta diventa dolorosa se generata dall´acquisto dei titoli di debito di uno dei paesi più ricchi del mondo, come l´Argentina, che può fallire e risorgere senza dover pagare nemmeno una mucca ai creditori. Magie della finanza globale. Facciamo un esempio di come si può generare il denaro dal nulla: il denaro elettronico, spesso caldeggiato e decantato da banche e istituzioni come sicuro e conveniente. Io vado al mercato e acquisto frutta con una banconota da 10 euro. Il fruttivendolo 5 minuti dopo la dà di resto a un cliente che la dà ad un pescivendolo e così via per tutta la giornata. Alla fine la banconota è sempre la stessa, magari un po´ più usurata, il suo scopo era quello di consentire gli scambi di merci e servizi e lo ha assolto bene. Se invece uso il bancomat o la carta di credito, ad ogni transazione un istituto di credito intasca dall´1 al 4% di commissione. Alla fine della giornata l´inesistente banconota da 10 euro, che nessuno ha emesso, mai stampata né garantita da nulla, ne avrà generati 20 di guadagno, non tassato, per il sistema bancario. Capito dov´è il trucco? No? E allora vi meritate l´euro. Domenico Coppola www. Noeuro. It . .  
   
 

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