|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 11 Dicembre 2007 |
|
|
  |
|
|
APRE IL TEATRO ROMANO DI MILANO VOCI, ODORI, IMMAGINI DELL’ANTICA ROMA RIVIVONO A MILANO DALLE FONDAMENTA DELLA CAMERA DI COMMERCIO RIAFFIORANO I RESTI DEL TEATRO DEL I SEC. A.C., ORA MUSEO SENSIBILE L’INGRESSO PER IL PUBBLICO PARTE DAL 1° FEBBRAIO ED È LIBERO E GRATUITO
|
|
|
 |
|
|
Milano, 11 dicembre 2007 - La Camera di commercio di Milano ha aperto ieri il museo sensibile e ridà vita ai resti del teatro romano del primo secolo a. C. Che si trova sotto le sue fondamenta. Tra odori, visioni e suoni ha inizio un viaggio nella vita dell’antica Mediolanum che coinvolge tutti i sensi. Il percorso dà infatti la possibilità al visitatore di provare varie essenze che si respiravano normalmente nel periodo della Roma imperiale, dal profumo di rosa a quello di zafferano, dal vino dolce all’odore umano e animale, di addentrarsi tra luci e ombre su una passerella trasparente che mette in evidenza i resti degli spalti, con la musica creata ad hoc per il museo che evoca i suoni e i rumori di quell’epoca passata, osservando la videoproiezione che ricostruisce il sistema di fondazione del teatro e lasciandosi guidare nell’atmosfera dello spettacolo dalla voce di Giorgio Albertazzi che declama in latino i versi di un’opera di Plauto. Tutto il percorso è stato ricostruito per evocare e restituire al pubblico di oggi suggestioni della vita milanese di quel tempo. Il progetto di recupero è stato promosso dalla Camera di commercio di Milano e realizzato grazie al contributo scientifico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il percorso multimediale e sensoriale è a cura dell’architetto Ettore Lariani. Oggi inaugurato il teatro romano di Milano, diventato museo sensibile, in Camera di commercio in occasione dell’annuale incontro con le rappresentanze diplomatiche presenti a Milano. Sono intervenuti tra gli altri, Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano, Benito Andiòn, decano del Corpo Consolare, Vittorio Sgarbi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, Lorenzo Ornaghi, rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Francesco Alberoni, presidente del Centro sperimentale di cinematografia, Giorgio Albertazzi, attore, Luciano De Crescenzo, saggista, Carla Di Francesco, soprintendente Beni culturali e paesaggistici Regione Lombardia. Al termine dell’incontro si sono svolte le visite guidate al sito archeologico e il banchetto dell’antica Mediolanum. Il teatro romano - museo sensibile: apre al pubblico dal 1° febbraio. L’ingresso è libero e gratuito, basta prenotarsi: lo si può fare già da gennaio mandando una e-mail all’indirizzo teatroromano@mi. Camcom. It. I resti del teatro e l’accesso al museo si trova sotto le due sedi della Camera di commercio di Palazzo Turati e Palazzo Mezzanotte (sede della Borsa), con ingresso da via San Vittore al Teatro 14, di fianco a piazza Affari (a pochi passi dalla Mm Cordusio). E per saperne di più…durante l’incontro e ai visitatori del museo verrà distribuito l’opuscolo gratuito “Alla scoperta del teatro romano di Milano” realizzato dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Contiene informazioni e illustrazioni sul teatro romano in generale e su quello milanese in particolare e un glossario dei termini antichi usati. Infine il banchetto…Il “banchetto dell’antica Mediolanum” con zuppa di legumi, insalata d’anatra, cinghiale, tortino di riso e altre pietanze che ripropongono alcuni sapori tipici dell’epoca romana è stato offerto grazie alla collaborazione di Agrimercati, Agricoltura Territorio Ambiente e Mercati, società partecipata della Camera di commercio di Milano. "La Camera di commercio ha voluto promuovere il recupero di questo tesoro per tutelarlo e restituirlo rinnovato nel suo inestimabile valore – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. Il teatro romano è ora visitabile da tutti e rientra a pieno titolo nel patrimonio culturale milanese. Per la valorizzazione dei resti storici abbiamo creato un percorso suggestivo, culturale e educativo, un contributo in più per facilitare la fruizione e la funzione conoscitiva di questa visita e per renderla più piacevole per tutti: famiglie, esperti, turisti. Un museo sensibile, che colpisca i sensi, grazie anche alla lettura di Albertazzi che anima i preziosi spazi ed offre un ulteriore spunto culturale che coniuga antico e moderno, agli odori dell’antica Roma che si possono provare per immergersi nell’atmosfera di allora, all’alternanza di luce e buio per creare suggestione e per lasciare spazio all’immaginazione e alla ricostruzione delle atmosfere del passato. Offriamo così un nuovo punto di attrazione di valore storico nel cuore di Milano. È infatti importante per una istituzione come la Camera di commercio che guarda al futuro di Milano, a partire dall’economia e dalle imprese, valorizzare le radici culturali del territorio: la capacità di Milano è quella di proiettarsi in avanti nella sfida competitiva e internazionale senza perdere di vista le proprie radici e di continuare a costruire sulle solide e antiche basi culturali della città". Il teatro. È tra i più antichi edifici pubblici di Milano: il teatro romano risale al primo secolo a. C. (età augustea). Di pianta semicircolare, alto quasi 20 metri, con una cavea di circa 95 metri di diametro e con una capienza di 7/8. 000 spettatori. Rimasto in uso come teatro fino al Iv sec. D. C. , fu utilizzato anche in età medioevale (fino al Xii secolo), nella cavea infatti si riuniva il Senato cittadino. Si colloca al centro di un’area che racchiude importanti testimonianze della civiltà romana, come il tratto di selciato in lastroni di pietra sotto Palazzo Affari ai Giureconsulti, il resto del Palazzo Imperiale di età costantiniana in via Brisa e quelli del circo del Iii sec. D. C. , tra via Ansperto e via Circo. Il teatro romano di Milano è contemporaneo ai primi teatri in pietra di Roma. I ritrovamenti dei resti. Nel corso degli anni, gli scavi hanno permesso di portare alla luce i resti del pavimento e i tratti murari in ciottoli e mattoni. I primi reperti furono ritrovati nel 1880, durante gli scavi per la costruzione di Palazzo Turati; nel 1929, durante i lavori per la costruzione del nuovo Palazzo della Borsa, vennero alla luce altre fondazioni. L’interesse per la valorizzazione dei resti del teatro è ripreso alla fine degli anni quaranta, con alcuni progetti che permisero di portare alla luce altri elementi della costruzione romana. Gli ultimi rinvenimenti risalgono al 1978 e infine al 2000 con i lavori di ristrutturazione di palazzo Turati della Camera di commercio. L’opuscolo. L’opuscolo gratuito “Alla scoperta del teatro romano di Milano”, realizzato dalla Camera di commercio di Milano in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, contiene tante informazioni e notizie corredate di illustrazioni sul teatro romano, suddivise in sezioni. La prima è dedicata al teatro romano in generale: come veniva concepito, chi erano gli attori e quali le rappresentazioni preferite, l’importanza della “maschera”, quali erano i giorni dell’anno dedicati agli spettacoli e come venivano organizzati, quali le regole che doveva seguire il pubblico per assistere. La seconda parte approfondisce la storia del teatro romano di Milano: il quartiere in cui era inserito, le fasi della scoperta, le caratteristiche dell’edificio, le fasi di costruzione delle fondamenta, chi erano gli attori più famosi, le trasformazioni subite dalla struttura nel corso del Medioevo. In conclusione, un glossario dei termini antichi più usati. Il menù degli antichi romani… Grazie ai grandi raccolti e alla facilità nella conservazione i cereali e i legumi, usati per zuppe, pappe e focacce, rivestivano un ruolo fondamentale nell’alimentazione degli antichi romani. E mentre gli uccelli da cortile erano presenti durante i banchetti lussuosi, i ceti meno abbienti si nutrivano di carne ovina, bovina e di roditori (essenzialmente conigli). Tutti bevevano il vino: caldo a colazione per contrastare le malattie da raffreddamento, durante il pasto principale e la notte mentre si tenevano le lotte dei gladiatori. I numerosi servitori portavano piatti e coppe sulle tavole senza tovaglie e senza forchette, gli schiavi aiutavano nelle frequenti abluzioni. … e il menù di oggi. Il “Banchetto dell’antica Mediolanum” si avvicina a quello di un tempo con la zuppa contadina di legumi e cereali, l’insalata d’anatra e le cipolline in agrodolce. Si continua poi con il cinghiale marinato e il salame crudo crespone. Si conclude con il tortino di riso, il bis di creme con pane speciale e la quiche con zucca. È questo il menu offerto oggi dopo l’inaugurazione e realizzato grazie alla collaborazione di Agrimercati, società partecipata della Camera di commercio di Milano. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|