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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Dicembre 2007
 
   
  LANCIATO DA “L’OTTAVA” CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE, SCADE IL PRIMO MARZO 2008 LA SCRITTURA POETICA HA UN SUO CONCORSO: IN OTTO OTTAVE SUL TEMA “VIAGGIAT! ORI E VIANDANTI” PER VALORIZZARE UN’ARTE ANTICA

 
   
  Firenze, 11 dicembre 2007 - C’è tempo fino al 1 marzo 2008 e il tema riguarda “viaggiatori e viandanti”: è stato appena lanciato da “’Ottava Accademia di letteratura Orale” ed è un concorso di scrittura poetica “per riscoprire e valorizzare l’ottava rima nelle sue componenti di ritmo, rima e armonia”. Aperto a tutti e gratuito, al concorso (“Ottottave”) possono partecipare autori di tutte le età, italiani e stranieri, ovunque residenti: si concorre con una composizione inedita di otto ottave e i testi saranno giudicati da una giuria composta da personalità letterarie e accademiche. Si deve scrivere in lingua italiana: la forma dialettale è permessa solo se ritenuta ben comprensibile a giudizio della Commissione esaminatrice. Ogni ottava – si legge nel regolamento – è i! ntesa co me “metro poetico italiano, utilizzato dagli improvvisatori, formato da otto endecasillabi con rime alternate per i primi sei e baciate per gli ultimi due”. Le ottave devono essere “concatenate”: ogni ottava successiva, cioè, deve riprendere la rima del distico finale precedente (“partendo dallo schema Abababcc continuare con Cdcdcdee per passare a Efefefgg eccetera”, puntualizza il regolamento). Indetto con il “Centro Antropologia e Mondo Antico” dell’Università di Siena e al “Cantiere Bruscello” di Castelnuovo Barardenga, il regolamento ha il patrocinio di Regione Toscana e il contributo di Fondazione Monte dei Paschi di Siena. L’accademia dell’Ottava è promossa da Davide Riondino e Mauro Chechi. Oggi praticata in Sardegna, Toscana, Lazio e Abruzzo, l’improvvisazione poetica inizia in italia – si legge nel sito web dell’Accademia – in! torno al settimo secolo avanti Cristo con i “Prischi latini”: abitavano in Etruria meridionale e nei giorni festivi, dopo aver riposto il grano, cantavano improvvisando dopo aver coperto il volto con una scorza di albero. Maggiori informazioni sono reperibili in www. Accademiadellottava. It .  
   
 

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