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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Dicembre 2007
 
   
  LA RICETTA ACI: PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI E GESTIONE INTELLIGENTE DELLE RISORSE

 
   
  Riva del Garda, 12 dicembre 2007 - Seria pianificazione degli interventi e gestione intelligente delle risorse pubbliche e private (con oneri finanziari deducibili per il project financing); cabina centrale di regia per gli indirizzi di politica generale e “tavoli per la mobilità”, regionali e interregionali, per coordinare il ruolo degli Enti Territoriali; incentivi per le Amministrazioni più capaci nell’utilizzo delle risorse e penalità per chi non sa spendere i fondi; elevati contenuti di innovazione tecnologica e organizzativa. E’ questa, secondo l’Aci, la ricetta per un sistema mobilità fluido, pulito e sicuro, che possa rappresentare una risorsa e non un costo per la collettività e tornare ad essere un fattore di sviluppo competitivo per il sistema-Paese. Lo sostengono gli esperti, riuniti a Riva del Garda per la 63ma edizione della “Conferenza del Traffico e della Circolazione”, nel documento conclusivo dei lavori: “La mobilità come fattore di sviluppo competitivo del Paese”. In sintonia con le linee guida del nuovo Piano Generale della Mobilità, anticipato proprio a Riva del Garda, per trasformare la mobilità in un autentico volano di sviluppo, occorre innanzitutto interpretare correttamente la domanda, quindi pianificare i diversi sistemi di trasporto e, infine, programmare infrastrutture e servizi. Uno scenario nel quale gli Enti Territoriali dovranno svolgere un ruolo fondamentale, anche per ottenere il consenso preventivo delle comunità e scongiurare slittamenti nei tempi di esecuzione delle opere. Nodo centrale: le risorse, che devono essere investite con intelligenza. E, dato che quelle pubbliche sono limitate, il coinvolgimento dei privati diventa un elemento fondamentale. Di qui l’esigenza di applicare bene il project financing, rendendo, tra l’altro, deducibili gli oneri finanziari. La modernizzazione del sistema, infine, comporta l’introduzione di elevati contenuti di innovazione, sia tecnologica che organizzativa. Necessario, quindi, attuare sistemi orizzontali di intervento che vedano la partecipazione concertata di tutti gli attori interessati (ricerca, impresa, Pubblica Amministrazione), in coordinamento con una efficace azione di regia a livello centrale, a cui spetterà la definizione degli indirizzi di politica generale. .  
   
 

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