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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Dicembre 2007
 
   
  ““PARTI VOLONTARIO PER LA TUA VITA”

 
   
  Roma, 12 dicembre 2007 - Il 5 dicembre 2007, in occasione della giornata internazionale del volontariato, il Ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha presentato la campagna di comunicazione “Parti Volontario per la tua vita” volta a promuovere, soprattutto tra i giovani, la cultura del volontariato. E soprattutto ai giovani la campagna si propone di suggerire che il mondo del volontariato è molto più ricco e stimolante, ed anche (perché no?), piacevole, di quanto comunemente s’immagina. Perciò la campagna ha lo scopo di: stimolare la partecipazione dei cittadini alle attività di volontariato; rafforzare il volontariato attraverso il dinamismo delle nuove generazioni; evidenziare le opportunità di socializzazione, di collaborazione e di crescita che il volontariato offre; promuovere l’orientamento all’impegno e alla responsabilità. La progettazione della campagna è stata avviata con l’analisi dei dati contenuti nel “Rapporto biennale sul volontariato”, presentato il 5 dicembre 2006 in occasione della celebrazione della Giornata internazionale del volontariato. Il fenomeno del volontariato, nelle sue peculiari caratteristiche di impegno continuativo e gratuito a favore di persone non appartenenti alla cerchia delle relazioni ordinarie, amicali e familiari di un individuo, rappresenta una delle più significative componenti della vita sociale. Secondo il “Rapporto” i servizi più diffusi sono rappresentati: dall’ascolto, sostegno e assistenza morale e dalla donazione di sangue; dai servizi ricreativi e di intrattenimento; dall’accompagnamento sociale; dalla realizzazione di corsi su vari temi; dalle campagne di informazione e sensibilizzazione; dall’assistenza domiciliare; dal trasporto di anziani e disabili; dalle esercitazioni di protezione civile; dalle prestazioni di soccorso e di trasporto di malati. A beneficiare del “volontariato” sono soprattutto malati e traumatizzati, anziani, minori, immigrati, disabili, individui in difficoltà economica, familiari di persone con disagio, senza tetto. Il fenomeno risulta in crescita per consistenza e diffusione su tutto il territorio nazionale. Si registra tuttavia la tendenza del movimento a crescere più in termini di nuove organizzazioni che per numero di “militanti”. Emerge poi un problema generazionale di partecipazione: i volontari si collocano prevalentemente nella classe anagrafica di mezzo (46-65 anni, per il 38,4% delle unità), mentre i giovani al di sotto dei 30 anni risultano prevalenti solo nell’8,3% delle unità. .  
   
 

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