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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Dicembre 2007
 
   
  SICUREZZA LAVORO, SINTONIA REGIONE LOMBARDIA -FORZE SOCIALI PRESENTATA PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE, PREMI A AZIENDE VIRTUOSE FORMIGONI: RISULTATI GIA´ POSITIVI MA VOGLIAMO MIGLIORARE ANCORA

 
   
   Milano, 13 dicembre 2007 - Si è concluso con il sostanziale accordo sull´impostazione generale e la volontà dichiarata di lavorare insieme in tempi brevi, il primo confronto sulla proposta di Piano triennale per la sicurezza sul lavoro tenutosi l’11 dicembre a Palazzo Pirelli tra Regione Lombardia (rappresentata dal presidente Formigoni e dagli assessori alla Sanità, Luciano Bresciani, e all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti), le forze sociali che compongono il Patto per lo sviluppo (cioè le realtà datoriali e sindacali della Lombardia), l´Inail, l´Agenzia regionale per il lavoro, l´Anci, l´Upl e l´Uncem. Soddisfatto il presidente lombardo, Roberto Formigoni, che ha ricordato come l´incontro di oggi non sia stato convocato sull´onda dell´emotività per i tragici fatti di Torino (per i quali è stato osservato un minuto di silenzio all´inizio della riunione), ma fosse programmato da tempo "perché da tempo Regione Lombardia si sta muovendo in favore della salute e della vita di chi lavora, e con risultati decisamente positivi se è vero che abbiamo una percentuale di incidenti e di infortuni notevolmente al di sotto della media nazionale". "Oggi abbiamo illustrato alle parti sociali la nostra proposta per il nuovo Piano triennale - ha spiegato Formigoni - con la precisa volontà di ragionare insieme su come sia possibile aumentare la sicurezza nei nostri cantieri e nelle nostre aziende. Nonostante i risultati positivi già ottenuti negli ultimi anni, abbiamo intenzione di proseguire nel continuo miglioramento perché la perdita anche di una sola vita è una tragedia che deve essere evitata con ogni strumento. Nei prossimi anni vogliamo quindi diminuire ulteriormente e in maniera significativa gli infortuni che si verificano in Lombardia, puntando in prospettiva alla loro completa eliminazione". Il presidente lombardo ha quindi sottolineato l´importanza della formazione e dell´informazione (in più lingue) e l´intenzione di incentivare con sgravi fiscali le aziende virtuose e penalizzare allo stesso tempo quelle "viziose" (che verranno ad esempio escluse dalla lista dei fornitori della Regione). "Tra poche settimane - ha concluso Formigoni - convocheremo il prossimo incontro per arrivare nei tempi più brevi possibili ad adottare un Piano condiviso da tutti gli attori". La proposta di Piano è stata illustrata nel merito dall´assessore Bresciani, che ha ricordato come Regione Lombardia si stia muovendo anche in questo caso su due direttrici ("il miglioramento di ciò che già è stato fatto e sullo sviluppo di nuove iniziative") e come "il corpo sanitario sta lavorando con il mondo della scuola e della formazione, perché il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro riguarda tutta la comunità". La Proposta Di Piano Presentata Da Regione Lombardia - Scheda Elaborato in sintonia con le direttive europee in materia, che puntano a una riduzione del 25% degli incidenti entro il 2012, la proposta di "Piano regionale 2008-2010 per la promozione della sicurezza e salute negli ambienti di lavoro" ha lo scopo di rafforzare ulteriormente il ruolo di primo piano che la Lombardia (prima e unica Regione in Italia ad aver stipulato un´intesa di stretta collaborazione con l´Inail) già riveste nel campo della prevenzione e della sicurezza. Si tratta di una ipotesi di lavoro che Regione Lombardia ha proposto ai rappresentanti del "Patto per lo sviluppo" (imprenditori, sindacati, associazioni di categoria, ecc) come base di partenza per una verifica e un approfondimento comuni, che portino ad adottare soluzioni condivise. Con la bozza di Piano preparata e sottoposta all´attenzione di tutte le parti interessate, la Regione intende potenziare o mettere in atto ex novo tutta una serie di strumenti e di normative a tutela della salute e della vita dei lavoratori, dando priorità di intervento ai comparti a più alto rischio (edilizia, agricoltura, esposizione a cancerogeni industriali, meccanica). L´obiettivo è quello di istituire settore per settore dei protocolli di sicurezza che introducano maggiori tutele per i lavoratori, al di là degli obblighi di legge già stabiliti (che vanno ovviamente rispettati fino in fondo), con il contemporaneo avvio di meccanismi di premialità per chi si adegua e rispetta questi nuovi e più rigorosi standard. Oltre agli stanziamenti e alle azioni straordinarie messe in campo direttamente da Regione Lombardia (35 milioni di euro e uno sconto sul tariffario Inail), la richiesta che viene avanzata al Governo è che introduca una ulteriore premialità per le imprese "virtuose" sotto forma di riduzioni sull´Irap o che dia la possibilità alla Regione di stabilire un taglio sull´Irap stessa. Questi alcuni dei punti fondamentali: incremento del numero di controlli nelle aziende (secondo una programmazione dell´attività di vigilanza e ispezione che venga condivisa con l´Autorità giudiziaria e l´Inail), autovalutazione e autocontrollo da parte delle imprese secondo il modello Ue, promozione della responsabilità sociale dell´impresa (certificazione etica, sistema aziendali di gestione della sicurezza), consolidamento del Sistema informativo della prevenzione (Sip), ulteriore semplificazione burocratica e legislativa. Il tutto verrà deciso e attuato coinvolgendo attivamente le forze sociali rappresentative del mondo del lavoro (datori di lavoro, sindacati dei lavoratori, ecc. ). Gli Obiettivi - Gli obiettivi da raggiungere nel triennio sono: - riduzione del 10% del numero degli incidenti mortali o gravi; - riduzione del 10% delle "non conformità a norme di legge" dei posti di lavoro; - riduzione del 15% del tasso complessivo di infortuni sul lavoro denunciati da quelle aziende che hanno adottato un "Sistema di gestione della sicurezza" (Sgs); - riduzione del 10% degli infortuni in tutte le aziende lombarde con una frequenza di incidenti superiore alla media regionale; - contenimento del rischi di contrarre malattie professionali. Le Azioni - Verranno privilegiati gli interventi nei comparti più a rischio, quali l´edilizia, l´agricoltura e la meccanica, e verrà altresì ricercata la massima integrazione tra le Asl deputate alla vigilanza, le direzioni generali degli Assessorati coinvolti. In particolare nei vari campi si punterà ai seguenti interventi: Edilizia: campagna per la prevenzione delle cadute dall´alto (controlli mirati nelle fasi di cantiere più a rischio, sistemi di aggancio obbligatori sui tetti degli edifici in costruzione, coinvolgimento della Polizia Municipale); campagna di controlli su gru, carrelli elevatori, transpallets; miglioramento dell´attività di cantiere (definizione di regole minime di comportamento dei Coordinatori alla sicurezza, miglioramento dell´offerta formativa per i lavoratori, adozione di protocolli d´intesa sottoscritti dalle parti sociali, ecc); attivazione di programmi di sorveglianza sanitaria. Agricoltura: sviluppo di un registro degli infortuni collegato all´Inail, organizzazione di campagne per la drastica riduzione degli incidenti gravi e mortali, promozione di attività di formazione, studio di soluzioni tecnologiche per la sicurezza delle macchine agricole, studio di linee guida regionali per la sorveglianza sanitaria in agricoltura. Sanità: organizzazione del sistema di prevenzione aziendale, piani di emergenza ed evacuazione, sicurezza di impianti elettrici e di areazione, apparecchiature medicali. Rischio tumori professionali: identificazione delle aziende che trattano cancerogeni e studio di soluzioni alternative, sorveglianza epidemiologica. Stress e lavoro: raccolta dati di assenteismo, infortuni e disturbi somatiformi per studiare interventi preventivi. Alta velocità e grandi opere: elaborazione di linee guida regionali rivolte alle aziende coinvolte (requisiti e procedure di sicurezza, formazione dei lavoratori, sorveglianza sanitaria, controlli ambientali). Le Risorse - Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi e dar vita ai progetti che fanno parte del Piano, la Regione Lombardia ha deciso stanziamenti e azioni straordinarie: 15 milioni di euro destinati ad incentivare (attraverso un bando di finanziamento in collaborazione con le Camere di commercio) lo sviluppo di progetti di innovazione per le piccole, medio e micro imprese. 20 milioni di euro alle Asl e alle Ao sedi di Uooml (Unità operative ospedaliere di medicina del lavoro), così da consentire un potenziamento delle aree ove sia individuato un maggior rischio per i lavoratori e la popolazione o maggiori criticità nella disponibilità di competenze specifiche. 5% di sconto tariffario per le grandi imprese e 10% per le piccole e medie imprese che volontariamente fanno propri i criteri contenuti nelle Linee Guida e nei documenti d´indirizzo prodotti dalla Regione (sistema premiante). Allo sconto i datori di lavoro accedono presentando apposita domanda alla sede Inail competente per territorio entro il 31 gennaio di ogni anno. .  
   
 

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