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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Dicembre 2007
 
   
  NOVARA: LA NATI-MORTALITÀ DELLE IMPRESE NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2007

 
   
  Novara, 13 dicembre 2007 - I dati della rilevazione Movimprese –Infocamere, elaborati dalla Camera di Commercio di Novara, rivelano un rallentamento nella crescita del sistema imprenditoriale provinciale nei primi nove mesi del 2007: tra gennaio e settembre, infatti, il saldo tra le imprese “nate” e quelle “cessate” si è mantenuto positivo, nella misura di 210 unità, ma ha manifestato una sensibile contrazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando la variazione netta era stata di 481 aziende, con una conseguente riduzione del saggio di sviluppo dall’1,5% allo 0,6%. “Il nostro sistema imprenditoriale – commenta Gianfredo Comazzi, presidente dell’Ente camerale novarese – continua a conoscere un’espansione delle proprie unità produttive, ma a ritmi inferiori rispetto al passato. Il rallentamento è riconducibile, in primo luogo, al settore manifatturiero, che perde un centinaio di aziende in appena nove mesi. Tale perdita, peraltro, non si limita al sistema moda, ma arriva a coinvolgere il metalmeccanico e può essere messa in relazione con i risultati negativi in termini di volumi produttivi che il comparto, e in special modo le rubinetterie, hanno realizzato nel secondo e nel terzo trimestre dell’anno”. In complesso, nei primi novi mesi del 2007 si sono iscritte al registro delle imprese camerale 1. 972 aziende, mentre 1. 765 hanno cessato la loro attività: nel confronto con lo stesso periodo di riferimento dello scorso anno, si è verificata una diminuzione del numero di iscrizioni (-4,4%), accentuata dal consistente aumento delle cessazioni (+11,3%). Alla data del 30 settembre 2007, dunque, il tessuto imprenditoriale locale risultava costituito da 32. 467 imprese, di cui 28. 746 attive e operanti per l’8,8% nell’agricoltura, per il 34,7% nell’industria (di cui 19,7% nelle costruzioni e 15% nell’industria in senso stretto) e per il 56% nel terziario (di cui 25,7% nel commercio e 30,3% negli altri servizi). L’andamento della nati-mortalità delle imprese ha risentito, in particolare, della performance negativa registrata dal comparto manifatturiero, nonché della battuta d’arresto che ha interessato le attività commerciali, risultati, questi, che hanno attenuato lo sviluppo manifestato dagli altri settori. Le imprese edili, infatti, hanno continuato a crescere a ritmo sostenuto e rispetto alla situazione di fine 2006 la consistenza del comparto è aumentata di 196 unità. La numerosità del settore terziario si è complessivamente accresciuta di 204 realtà imprenditoriali, di cui 162 nei servizi alle imprese, che confermano il trend di sviluppo (+3,9%) grazie al contributo positivo delle attività immobiliari (64 nuove imprese) e delle altre attività imprenditoriali e professionali (+80). In fase espansiva è apparso anche il comparto turistico (+1,8%), che tra gennaio e settembre ha acquisito 32 imprese; si rilevano, inoltre, 19 nuove aziende nell’ambito dell’intermediazione monetaria e finanziaria. Sostanzialmente stabile è risultato l’andamento demografico del commercio (-0,1%) e dei trasporti e comunicazioni (-0,5%). Decisamente più consistente si è rivelata, invece, la flessione in ambito industriale: le attività manifatturiere, infatti, hanno sì acquisito 149 nuove imprese, perdendone tuttavia ben 270 (-2%). Elementi di particolare sofferenza sono emersi nel metalmeccanico, interessato dalla perdita di 54 aziende, risultato sul quale incidono, con saldi, rispettivamente, di -30 e di -17 imprese, le difficoltà espresse dai comparti della fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo e della fabbricazione e installazione di macchine e apparecchi meccanici. Andamenti critici si sono inoltre rilevati nella confezione di articoli di vestiario (-3,8%) e nelle industrie tessili (-3,7%), con un conseguente calo di 28 unità produttive all’interno del “sistema moda”. In diminuzione sono apparse anche le imprese agricole (-38), che registrano un decremento del -1,5%, raggiungendo una consistenza pari a 2. 560 aziende. Sotto il profilo della forma giuridica, le società di capitale sono arrivate a rappresentare il 17,7% delle imprese registrate nella provincia di Novara, evidenziando una lenta, ma progressiva crescita, con 283 iscrizioni (14,3% del totale nei primi nove mesi dell’anno), 153 cessazioni (8,7% del totale) e un saldo positivo di 146 sedi. Le imprese individuali, per contro, hanno aperto 1. 388 sedi (70,4% delle iscrizioni), determinando, tuttavia, ben il 74,4% delle cessazioni (1. 313 in termini assoluti) e giungendo ad incidere per il 57% sul totale delle imprese registrate. Tra gennaio e settembre, infine, si riscontrano 280 iscrizioni (14,2% del totale) e 277 cessazioni (15,7%) relativamente alle società di persone, con una consistenza a fine periodo di 7. 524 unità produttive, corrispondente al 23,2% del tessuto imprenditoriale novarese. .  
   
 

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