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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Dicembre 2007
 
   
  I VINI DEL ROSSIGLIONE FRANCESE : UNA TERRA BENEDETTA DAGLI DEI

 
   
  Il Rossiglione corrisponde alla parte orientale del dipartimento dei Pirenei Orientali (prefettura: Perpignan). Presenta la forma di un anfiteatro affacciato ad est sul Mar Mediterraneo e protetto da tre massicci montuosi: le Corbières a nord, i Pirenei con il Mont Canigou a ovest, le Albères a sud. La pianura è bagnata da tre fiumi: l’Agly, la Têt e il Tech. Il Rossiglione gode di un clima mediterraneo particolarmente clemente. Con più di 2. 500 ore di soleggiamento l’anno, il dipartimento dei Pirenei Orientali vanta infatti il clima più asciutto e soleggiato di tutta la Francia. La stagione secca e la stagione delle piogge si alternano con regolarità ma la pluviometria è modesta. I venti, in particolare la tramontana, soffiano frequentemente, contribuendo alla salubrità dell’aria. In questa terra benedetta dagli dei la vite vanta una tradizione millenaria. Le prime tracce di coltivazione della vite e di commercio del vino risalgono all’antichità greca. I vini del Rossiglione sono conosciuti sin dal Medioevo ma, paradossalmente, lo sviluppo effettivo del vigneto avviene tra il 1741 e il 1882, anni nei quali è parzialmente devastato dalla fillossera. Dopo mille traversie, inenarrabili fatiche, sanguinose rivolte e contestazioni nerborute, la qualità si sostituisce gradualmente alla quantità. Questa politica coraggiosa è ricompensata dall’ottenimento delle Doc Rivesaltes, Banyuls e Maury nel 1936, Muscat de Rivesaltes nel 1956, Banyuls Grand Cru nel 1962, Collioure nel 1971, Côtes du Roussillon e Côtes du Roussillon Villages nel 1977. Questi riconoscimenti non frenano i viticoltori nel proseguire i loro sforzi alla ricerca dell’“eccellenza”. Stagione dopo stagione il vino migliora. Per tutto il primo millennio, i generosi vini del Rossiglione erano ottenuti mediante appassimento , sovramaturazione o aggiunta di miele. Ma, verso il 1300, Arnau de Vilanova, famoso medico e scienziato illuminato del Regno di Maiorca, scopre il connubio miracoloso «del liquore d’uva e della sua acquavite». Nasce così il vino liquoroso, antenato del Vino Dolce Naturale. Il principio si diffonde rapidamente; la fama dei vini travalica le frontiere del regno. L’espansione Frenetica Del Vigneto Tra il 1820, data di costituzione del catasto, e il 1880, la superficie coltivata a vigna passa da 38. 000 a quasi 80. 000 ettari nonostante la comparsa dell’oidio nel 1850, rapidamente debellato con irrorazioni di zolfo. A partire dal 1882, tardi rispetto al resto della Francia e quindi meno brutalmente, ma in maniera altrettanto devastante, la fillossera distrugge parzialmente i vigneti. Si diffondono allora le nuove viti trapiantate su piante americane e il vigneto rinasce timidamente. L’arrivo della ferrovia sviluppa una forte domanda di vini «sani e leggeri», destinati ad essere tagliati con altri provenienti dal Nordafrica. Vanno ad alimentare le grandi città, allora in piena espansione, dove si sviluppano popolazioni grandi consumatrici di quelli che saranno successivamente denominati «vini da tavola». Ulteriormente accelerata dai progressi della meccanizzazione, una frenesia di reimpianto senza precedenti percorre rapidamente tutta la regione (nel 1906, appena vent’anni dopo, saranno raggiunti i 65. 000 ettari!), privilegiando però vitigni di qualità modesta che danno raccolte molto abbondanti di vini leggeri e senza sapore. L’era Dei Riconoscimenti Per i vini rossi, bianchi e rosati il 1930 segna l’origine dei primi tentativi di classificazione, con la costituzione dell’associazione professionale dei vignaioli del Haut-roussillon. L’inao (l’istituto nazionale delle denominazioni di origine), fondato nel 1936, stabilisce progressivamente il regime dei Vdqs (vini delimitati di qualità superiore) e dei vini Doc. I Vini dolci naturali sono i primi, a partire dal 1936, a beneficiare del regime delle Denominazioni di Origine Controllata. Le aree di denominazione Banyuls e Maury vengono classificate e protette nel 1936 e da allora sono rimaste pressoché immutate. Nel medesimo anno viene creata la denominazione Rivesaltes. Nel 1956, la creazione della denominazione Muscat de Rivesaltes fa chiarezza tra le varie denominazioni dei moscati (Banyuls, Maury, Côtes d’Agly). Negli anni ‘50 viene avviata una politica di ricerca della qualità e di raggruppamento che porta, il 3 ottobre 1972, alla creazione della A. O. V. D. Q. S. Côtes du Roussillon. La produzione dei tre ormai ex V. D. Q. S. , che oscillava tra 600. 000 e 800. 000 ettolitri, scenderà a circa 250. 000 ettolitri di Côtes du Roussillon. Nel 1977, i Côtes du Roussillon e i Côtes du Roussillon Villages vengono nobilitati con l’attribuzione della Denominazione di Origine Controllata. Da allora, i vini si sono continuamente migliorati consolidando gli standard di qualità. Quadro Generale Della Regione Vitivinicola I Pirenei Orientali si collocano al nono posto tra i dipartimenti francesi produttori di vino, con il 2% della produzione nazionale in termini di volume. Producono l’80% dei Vini dolci naturali francesi. Il Rossiglione produce vini secchi tranquilli e Vini dolci naturali. Con 13 vini Doc, prodotti a partire da 15 vitigni diversi, i vini del Rossiglione esprimono una grande ricchezza e sono caratterizzati ciascuno da un proprio tratto qualificante. Per i vini secchi, i Doc sono:  Collioure (bianco, rosato, rosso)  Côtes du Roussillon (bianco, rosato, rosso) al quale si aggiunge, unicamente in rosso, il Côtes du Roussillon les Aspres  Côtes du Roussillon Villages (rosso) a quale si aggiungono 4 produzioni specifiche identificate con il nome del comune • Côtes du Roussillon Villages Caramany • Côtes du Roussillon Villages Latour de France • Côtes du Roussillon Villages Lesquerde • Côtes du Roussillon Villages Tautavel Per i Vini dolci naturali, i Doc sono:  Rivesaltes (ambrato, rosso, mattonato, hors d’âge)  Maury (rosso e mattonato, soprattutto)  Banyuls (bianco, rosato, ambrato, rosso, mattonato)  Banyuls Grand Cru (mattonato)  Muscat de Rivesaltes (bianco) Il Clima Ideale Il ritmo climatologico del Rossiglione è contraddistinto da due stagioni principali:  la stagione secca in estate,  la stagione delle piogge, in autunno e ad inizio primavera. In questo clima mediterraneo, la pluviometria non supera in media i 19 mm a luglio, mentre raggiunge 85 mm ad ottobre. La maggior parte del vigneto riceve quindi in un anno 500 - 600 mm di pioggia. E in meno di 100 giorni! Concentrati principalmente ad ottobre e novembre. In questa stagione, una frazione notevole si abbatte sotto forma di violenti temporali. Queste piogge autunnali permettono di ricostituire gran parte delle riserve idriche del terreno. La vite, radicata in profondità, ne trarrà vantaggio per l’intera estate. Il soleggiamento (più di 2. 531 ore, media dal 1946 al 1994) favorisce lo sviluppo della vite. Le temperature medie oscillano tra gli 8 gradi di gennaio e i 23,9 gradi di luglio. Le temperature medie minime e massime possono raggiungere, negli stessi periodi, 4 gradi e 28,9 gradi. L’inverno è quindi mite e l’estate calda, con una media annua delle temperature nella regione viticola del Rossiglione di 15 gradi circa. Numerosi venti spazzano il rilievo e accelerano l’evaporazione dell’acqua nel terreno, proteggendo la vegetazione e le bacche dalle malattie fitosanitarie. 15 Vitigni Per Vini Di Razza I Vini dolci naturali Doc sono elaborati a partire unicamente da uvaggi «nobili»: Grenache, Macabeu, Malvasia del Rossiglione, Moscati. I Vini secchi Doc utilizzano vitigni Grenache, Carignan Noir, Syrah, Mourvèdre, Cinsault, Lladoner Pelut, Macabeu, Malvasia del Rossiglione, Roussanne, Marsanne e Vermentino. Export1@vins-du-roussillon. Com www. Vinsduroussillon. Com Sopexa. Italia@sopexa. Com .  
   
 

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