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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Dicembre 2007 |
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OGGI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELLE CURE DI FINE VITA NELLA MEDICINA DELL´OSPEDALE VILLA SCASSI DI GENOVA
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Genova, 13 dicembre 2007 - Come affrontare i bisogni di una persona alla fine della vita, dalle terapie alla comunicazione, al riconoscimento delle necessità emotive e spirituali del paziente. Si parlerà di questo nel corso del convegno che si svolge oggi 13 dalle ore 10 presso il Centro Civico "Buranello di Sampierdarena , organizzato dalla Medicina generale dell´azienda ospedaliera Villa Scassi, in collaborazione con l´Ist, l´Istituto Tumori di Genova, la Asl 3 Genovese e la Regione Liguria, nell´ambito della rete regionale delle cure palliative a cui parteciperà anche l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo. Nel corso del convegno verranno presentati i risultati del "percorso integrato per le cure di fine vita in ospedale" sperimentato presso il reparto di Medicina dell´ospedale Villa Scassi che si è concluso a fine ottobre. Il programma, finanziato con 455. 000 euro dal Ministero della Salute per il triennio 2007-2009, in quanto progetto di ricerca oncologica della Regione Liguria, aveva preso il via ad aprile con l´obiettivo di migliorare la qualità delle cure di fine vita per i pazienti ricoverati in ospedale e per i loro famigliari, tenendo conto che nel 2006 sono deceduti nel reparto di Medicina del Villa Scassi, 350 pazienti, di cui 150 per tumore. Obiettivo della sperimentazione, portata avanti da un gruppo di ricerca genovese coordinato da Massimo Costantini, responsabile coordinamento regionale cure palliative dell´Ist di Genova, quello di rendere competenti, attraverso una formazione intensiva, i medici e gli infermieri del reparto ad affrontare i bisogni complessi di una persona alla fine della sua vita. "I risultati ottenuti -spiega Massimo Costantini, responsabile scientifico del progetto - dimostrano un effettivo e positivo cambiamento nel campo del controllo del dolore e degli altri sintomi, del rapporto con il paziente alla fine della vita e con i suoi familiari". Numerosi studi anche italiani hanno infatti dimostrato l´insufficiente qualità delle cure prestate in ospedale ai malati durante le fasi finali della loro vita. "Cure non appropriate continua il dott. Costantini - che possono comportare la prosecuzione di trattamenti invasivi che peggiorano la qualità di vita dei malati". . |
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