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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Dicembre 2007
 
   
  SEI MESI PER RIFORMARE LE COMUNITA´ MONTANE SARA´ LA REGIONE PIEMONTE A DOVER INDICARE I TAGLI DEI COSTI. I FONDI REGIONALI 2008 PER LA MONTAGNA ANCORA INCREMENTATI

 
   
  Torino, 13 dicembre 2007 - La conferenza annuale dei presidenti delle 48 comunità montane del Piemonte, svoltasi l’11 dicembre a Torino con la partecipazione dell’assessore allo Sviluppo della montagna, Bruna Sibille, ha accolto favorevolmente l’approvazione dell’emendamento all’articolo 25 della legge finanziaria 2008 dello Stato che, nella prima versione del Governo, stabiliva il taglio delle comunità montane in base a criteri puramente altimetrici. L’emendamento, fortemente voluto sia dalla Giunta regionale sia dall’Uncem, e presentato alla Commissione bilancio della Camera dai parlamentari piemontesi, prevede infatti che entro sei mesi le Regioni presentino una loro proposta di riorganizzazione nel rispetto dei criteri di razionalizzazione previsti dalla legge per il contenimento della spesa salvaguardando il ruolo di governo del territorio montano. Le Regioni dovranno quindi legiferare in proprio per “tagliare” le spese correnti delle comunità montane, intervenendo sia sul numero complessivo degli enti, sia sulla loro organizzazione e sulla composizione delle giunte e dei consigli. Illustrando il bilancio regionale del 2008, l’assessore Bruna Sibille ha poi sottolineato l’impegno della Regione Piemonte ad aumentare leggermente il fondo regionale per la montagna portandolo a 17. 500. 000 euro, con un incremento di 300. 000 euro rispetto allo scorso anno, restando sostanzialmente invariate le altre voci che concorrono al finanziamento degli investimenti degli enti montani per un totale complessivo di 23. 375. 604 di euro. “In un bilancio che ha visto robusti tagli rispetto all’anno precedente, la Giunta ha scelto di mantenere i finanziamenti diretti ai territori marginali e alla spesa sociale, proprio per favorire i territori e le fasce di popolazione più deboli” ha commentato Sibille. .  
   
 

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