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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Giugno 2006
 
   
  LOMBARDIA: VARATO IL DPEFR 2007-2009. I CONTI SONO A POSTO OBIETTIVI STRATEGICI: COMPETITIVITÀ, WELFARE E INFRASTRUTTURE. NESSUNA NUOVA IMPOSTA

 
   
  Milano, 29 giugno 2006 - La Giunta regionale ha approvato la manovra di assestamento di bilancio 2006-2008 (oltre al rendiconto 2005) e il Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpefr) 2007-2009. Ne emergono una situazione di fatto e una prospettiva certamente positiva nonostante le note difficoltà sul piano nazionale. La Regione ha rispettato in pieno il Patto di stabilità interno, non ha imposto e non imporrà nuovi tributi, ha trovato risorse aggiuntive per obiettivi strategici come la competitività (101 milioni), l´assistenza agli anziani e ai disabili (32 milioni), l´ammodernamento delle aziende sanitarie (30 milioni), l´acquisto di nuovi treni (300 milioni). "Siamo riusciti a rispettare i vincoli, molto rigidi, del Patto di stabilità interno - sottolinea il presidente Roberto Formigoni - senza penalizzare cittadini e imprese, grazie alle potenzialità e alla buona gestione del nostro bilancio, nonostante la riduzione o i ritardi nei trasferimenti delle risorse che lo Stato ci deve". "Abbiamo affrontato il finanziamento delle politiche di sviluppo del Sistema Lombardia con la stessa forza con la quale abbiamo rispettato i tetti di spesa - aggiunge l´assessore alle Risorse e Finanze, Romano Colozzi -. Sappiamo infatti che il rigore imposto dal Patto di stabilità senza risorse per welfare e competitività avrebbe rischiato di diventare penalizzante per i cittadini se non avessimo adottato con decisione e tempestività le nostre contromisure: la manovra di assestamento di bilancio, infatti, focalizza le risorse proprio su competitività, welfare e trasporti". Su queste premesse il Dpefr 2007-2009, atto di programmazione centrale di questa ottava legislatura, può porsi obiettivi ambiziosi e nel contempo realistici. Il documento riprende il Programma Regionale di Sviluppo e ne aggiorna i contenuti per il triennio che costituisce il momento più rilevante per la realizzazione degli obiettivi di Governo della Regione Lombardia. Il documento è stato preventivamente condiviso con i membri del Patto per lo Sviluppo, della Conferenza delle Autonomie e con le segreterie dei Tavoli territoriali di confronto, cioè con i soggetti istituzionali e sociali del sistema lombardo. Ora passerà al Consiglio regionale, presumibilmente prima della pausa estiva, per la definitiva approvazione. "In primo piano - spiega Formigoni - la crescita della competitività e la riforma del welfare. La competitività è il tema più urgente da rilanciare, perché la locomotiva lombarda non ha smesso di correre, ma sappiamo che occorre aggiungere carburante e incrementarne il ritmo". "Il fattore strategico e trasversale in questa direzione - ha aggiunto Formigoni - è il capitale umano. La ricerca e la formazione (specie quella di eccellenza) sono le attività più produttive, il primo strumento per valorizzare le potenzialità di cui la Lombardia dispone in funzione dello sviluppo". Strettamente collegata alla competitività è l´urgenza di realizzare le grandi opere infrastrutturali che Regione Lombardia ha programmato e che tutto il sistema lombardo è concorde nel chiedere (Brebemi, Pedemontana, Tangenziale Est esterna di Milano, Alta Velocità ferroviaria, ecc. ). "Su queste opere - prosegue Formigoni - la linea è una sola: o si fanno o si fanno, come ho recentissimamente ribadito allo stesso ministro Antonio Di Pietro". Una Lombardia competitiva in Italia e in Europa, ma anche una Lombardia solidale e attenta a tutti i cittadini bisognosi. "Lo sviluppo delle politiche per salute, famiglia, anziani, casa - afferma ancora Formigoni - si inquadra nella riforma del sistema del welfare. Vogliamo continuare nella costruzione di un welfare della sussidiarietà, in cui la persona è al centro nei suoi bisogni, nella sua capacità di risposta, nella sua professionalità. In questo siamo certi di potere dare un contributo di idee e di esperienza alle riforme nazionali e di altri Paesi. Ciò che è accaduto in forma emblematica per la sanità lombarda, cioè una nuova concezione del rapporto pubblico - privato, deve avvenire in tutti i campi del welfare". .  
   
 

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