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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Giugno 2006
 
   
  PRESENTATO IL PRIMO STATO DELL´AMBIENTE DEL PIEMONTE INTERVENTI DI PECORARO SCANIO, BRESSO, DE RUGGIERO

 
   
   Torino, 29 giugno 2006 - Alla presenza del Ministro Alfonso Pecoraro Scanio, e della Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ieri l’Assessore regionale all’Ambiente, Nicola de Ruggiero, ha presentato la prima Relazione sullo Stato dell’Ambiente in Piemonte. Numeroso il pubblico al Centro Incontri della Regione a Torino. C’erano gli assessori delle altre Regioni italiane, a Torino anche per una riunione relativa al decreto ambientale elaborato dal precedente governo nazionale, amministratori locali, rappresentanti dei settori interessati dal rapporto. L´iniziativa si colloca nell´ambito di un´espressa previsione normativa (l. R. 60/1995), che prevede la redazione, con cadenza annuale, di un documento di valutazione complessiva sullo stato dell´ambiente in Piemonte, che dia conto delle strategie e delle azioni poste in essere da parte dell´amministrazione pubblica e che colga le dinamiche delle politiche ambientali in sinergia con le altre politiche di settore, il tutto in una logica di sviluppo sostenibile. Il documento, redatto con la collaborazione delle Direzioni regionali coinvolte, si è valso dell´apporto di Arpa Piemonte che ha provveduto a realizzare, per l´occasione, la pubblicazione “Indicatori ambientali: 100 indicatori per valutare lo stato dell´ambiente in Piemonte”. “La presentazione del rapporto del Piemonte - ha esordito nel suo intervento il Ministro – può essere interessante anche per le altre Regioni. Il monitoraggio e la politica per obiettivi mancano nella nostra cultura ambientale. E’ necessario quindi, investire sempre più spesso nella verifica delle nostre azioni”. Qualità dell’aria e decreto ambientale 152 gli argomenti più toccati dal Ministro: “Cominciamo a fare la nostra parte come Governo, i ministeri devono essere ad emissione zero. La verifica del Co2 nelle emissioni delle auto deve essere fatta. In materia di inquinamento bisogna stabilire il principio della corresponsabilità: basta con le Regioni che violano le direttive europee e lo Stato che paga le infrazioni comunitarie”. Infine sul decreto Matteoli: “Il Governo di centrodestra ha varato una serie di decreti illegittimi: hanno avuto il parere contrario delle regioni e delle autonomie locali, il Consiglio di stato non è stato interpellato, la Corte dei Conti non ha apposto alcun visto. Nonostante ciò i decreti sono finiti sulla Gazzetta Ufficiale. Nel prossimo Consiglio dei Ministri un decreto legislativo rimetterà a posto le cose”. La Presidente Bresso, dal canto suo, ha sottolineato “la centralità della questione ambientale rispetto a tutte le nostre attività quotidiane di cittadini e alla nostra azione di governo. Una fotografia reale dello stato dell’ambiente non può prescindere da un presupposto che abbiamo scritto a chiare lettere nel nostro programma di governo: riteniamo importante affermare la difesa dei Beni Comuni, fondamentali per il benessere e la stessa sopravvivenza degli esseri viventi. Ci riferiamo all’acqua, al suolo, all’aria, all’energia, all’integrità degli ecosistemi e alla biodiversità. La loro salvaguardia, come elemento fondamentale per una sostenibilità sociale e ambientale, può avvenire attraverso la garanzia della loro integrità e dell’accessibilità per tutti i cittadini”. L’assessore de Ruggiero, nel presentare la relazione ha spiegato di voler fare anche “il punto della situazione su cosa si è fatto come Giunta regionale e si è proposto al Consiglio per l’approvazione. Tra le cose importanti c’è il Pta, il Piano di tutela delle acque, vero e proprio piano regolatore delle risorse idriche piemontesi, inteso come strumento per la razionalizzazione dell’utilizzo dell’acqua e della sua salvaguardia come risorsa rinnovabile. Sullo stesso livello il Testo Unico delle aree naturali permette al Piemonte di fare un passo avanti dopo 30 anni di grande attenzione alla protezione ambientale”. Ancora: “Il piano stralcio per la qualità dell’aria in materia di riscaldamento civile e di climatizzazione, il disegno di legge per il contenimento energetico in edilizia. Sull‘inquinamento dell’aria, oltre ai provvedimenti sul riscaldamento - ha continuato de Ruggiero - bisogna lavorare sul trasporto pubblico e privato. Per il pubblico ci sono due strade da affrontare. La prima è quella delle agevolazioni tariffarie. La seconda passa attraverso l’ammodernamento del parco circolante. Si acquisteranno nuovi bus a basso impatto ambientale e nuovi filtri antiparticolato per i mezzi acquistati negli scorsi anni. Abbiamo avviato un piano biernnale che copre l’acquisto dei dispositivi, stanziando 9 milioni di euro. Inoltre per la prima volta una deliberazione congiunta degli Assessorati ai Trasporti e all’Ambiente decide che tutti i nuovi mezzi regionali debbano essere acquistati tenendo conto del rispetto delle migliori tecnologie possibili in fatto di emissioni. Ma anche sul fronte privato, in accordo con le Regioni del nord, si stanno avviando interventi che vanno dal blocco totale della circolazione delle auto più vecchie nei giorni feriali e in inverno, all’attivazione di finanziamenti sulla rottamazione delle vecchie auto, sia per l’acquisto di nuove a basso impatto oppure semplicemente per eliminare dalla circolazione i modelli più inquinanti”. De Ruggiero ha parlato anche di decreto ambientale 152/06: “Il fatto che non lo volesse nessuno, eccetto una parte degli imprenditori contenti di un allentamento della morsa burocratica la dice lunga sul suo contenuto. C’è grande attesa per le decisioni che prenderà il nuovo governo. Ma è necessario anche giungere ad un livello di semplificazione burocratica che chieda pochi, ma precisi, requisiti, che preveda controlli rigorosissimi dopo le autorizzazioni”. “Se devo tirare delle somme - ha concluso de Ruggiero - posso dire che il nostro in Piemonte è ormai un sistema maturo, che sa affrontare le partite che ha di fronte e che, oltre alla mission della tutela, oggi deve essere anche motore di sviluppo”. Nel pomeriggio, la giornata è proseguita con la presentazione del Piano regionale di Tutela delle Acque e con una tavola rotonda relativa alle criticità del settore idrico. .  
   
 

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