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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Dicembre 2007
 
   
  IL MONTENEGRO FA UN PRIMO PASSO VERSO LŽADESIONE ALLŽUE

 
   
  Bruxelles, 17 dicembre 2007 - Approvando la conclusione dellŽaccordo di associazione, il Parlamento europeo afferma che si è compiuto così un primo importante passo verso lŽadesione del Montenegro allŽUe. Ma restano ancora progressi da realizzare nei seguenti campi: indipendenza della magistratura e dellŽamministrazione, lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata, alla tratta di esseri umani, al traffico di armi, di sigarette e di droga. Ma anche nel campo economico, della libertà di stampa e della difesa dellŽambiente. Approvando la relazione di Marcello Vernola (Ppe/de, It), il Parlamento ha approvato la conclusione dellŽAccordo stabilizzazione e di associazione con il Montenegro. Contestualmente, ha anche adottato una risoluzione con la quale afferma che lŽaccordo di stabilizzazione e di associazione costituisce «un primo importante passo della Repubblica di Montenegro verso lŽadesione allŽUnione europea». LŽaccordo rappresenta inoltre un ulteriore esempio dei cambiamenti positivi che la prospettiva dellŽadesione allŽUnione europea permette di realizzare nei Balcani occidentali. Compiacendosi dellŽadozione da parte del parlamento montenegrino di un nuovo testo costituzionale, i deputati ritengono che la nuova Costituzione stabilisca una più chiara separazione dei poteri tra il ramo legislativo, esecutivo e giudiziario e offra garanzie sufficienti alle minoranze nazionali. Sono anche del parere che essa «rappresenti un passo nella giusta direzione e fornisca unŽulteriore prova della volontà del Montenegro di integrarsi pienamente nellŽUnione europea». Il Parlamento prende atto con soddisfazione della costante cooperazione del Montenegro con il Tribunale penale internazionale per lŽex Jugoslavia (Icty) e sottolinea che ciò è strettamente collegato ai progressi compiuti dal Montenegro verso lŽadesione allŽUnione europea. Esorta le autorità montenegrine a portare a termine le loro indagini concernenti Sreten Glendza, comandante del distretto di polizia di Ulcinj, e altri cinque ex funzionari di polizia accusati di aver commesso crimini di guerra nel 1992. DŽaltra parte, compiacendosi dellŽarresto in Montenegro del latitante Vlastimir Djordjevic accusato di crimini di guerra, invita le autorità montenegrine a cooperare maggiormente con la Serbia e con i paesi vicini per localizzare e arrestare gli altri sospettati di crimini di guerra, in particolare Ratko Mladic e Radovan Karadzic. Esorta quindi il governo e il parlamento montenegrini a dare concreta attuazione agli obiettivi dellŽaccordo, introducendo le disposizioni legislative e regolamentari necessarie al fine di garantire la piena indipendenza e responsabilità della magistratura. Dovrebbero inoltre cooperare pienamente con le autorità giudiziarie italiane e prestare loro tutta lŽassistenza necessaria ai fini della conclusione delle indagini sulla criminalità organizzata e sul contrabbando di sigarette, «che vedono coinvolte eminenti personalità politiche montenegrine», cui potrebbe far seguito un mandato dŽarresto internazionale. A tale proposito, le autorità montenegrine sono esortate a adottare e ad attuare politiche proattive di lotta contro la corruzione, al fine di migliorare lŽefficienza della pubblica amministrazione, la lotta contro la criminalità organizzata e la lotta contro la tratta di esseri umani, il traffico di armi, il contrabbando di sigarette e il traffico di stupefacenti, «che sono condizioni preliminari per il proseguimento dellŽintegrazione nellŽUnione europea». I deputati, peraltro, ricordano lŽimportanza di creare un clima di sicurezza per i cittadini, i turisti e gli investitori stranieri in Montenegro e, in tale contesto, chiedono di rafforzare gli organismi indipendenti incaricati di controllare la corruzione. Il Parlamento esprime preoccupazione per la mancanza di trasparenza e per la cultura dei monopoli allŽinterno delle strutture politiche ed economiche e constata che «ciò ostacola lo sviluppo del Montenegro in una società basata sulla democrazia e sul libero mercato» EŽ inoltre del parere che, per la corretta applicazione dellŽaccordo, siano essenziali la formulazione e lŽattuazione di un piano esaustivo di sviluppo economico a lungo termine nonché il fatto di affrontare «lŽestesa economia sommersa» in Montenegro. Invita poi le autorità montenegrine ad assumere un fermo impegno a favore dellŽoccupazione e a perseguire politiche economiche volte a creare un contesto imprenditoriale apertamente competitivo e trasparente. Il governo montenegrino è inoltre invitato ad attuare la riforma della legislazione sui mezzi di informazione, in particolare la legge sulla trasparenza e sulla prevenzione della concentrazione dei mezzi di informazione, al fine di «garantire una maggiore trasparenza e impedire i monopoli». Occorre poi garantire lŽindipendenza del Consiglio radiotelevisivo del Montenegro (Rtcg) e consolidare lŽindipendenza dei mezzi di comunicazione «a garanzia di unŽinformazione equilibrata». Il Parlamento esorta il governo montenegrino a garantire la libertà di stampa e chiede che si apra unŽindagine sullŽaggressione subita da Zeljko Ivanovic, direttore del quotidiano indipendente "Vijesti", a Podgorica il 1° settembre 2007. Esprime poi profondo rammarico per la mancata soluzione del caso dellŽassassinio del giornalista Dusko Jovanovic, il quale allŽepoca dellŽomicidio si apprestava a pubblicare una serie di articoli sul contrabbando di sigarette e su altre forme di criminalità organizzata in Montenegro. In materia ambientale, il Parlamento insiste sulla necessità di adottare un quadro legislativo coerente in materia ambientale e un piano generale per la protezione costiera, si rammarica delle attuali speculazioni fondiarie e immobiliari e delle loro ripercussioni negative sullo sviluppo sostenibile del paese. Esorta quindi una legislazione nazionale relativa alla tutela del paesaggio e a dare attuazione ai piani generali per la gestione integrata dei rifiuti e il trattamento delle acque reflue, e richiama lŽattenzione sullŽurgente necessità di unŽazione concertata per preservare il patrimonio naturale e architettonico. Raccomanda poi la costruzione di impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili. .  
   
 

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