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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Dicembre 2007
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: APPROVATO IL BILANCIO 2008

 
   
   Strasburgo, 17 dicembre 2007 - L´accordo raggiunto sul finanziamento di Galileo e dell´Iet ha permesso al Parlamento europeo di approvare il bilancio 2008 che fissa il livello totale dei pagamenti a 120,3 miliardi di euro. Aumentano gli stanziamenti per Frontex, Kosovo e Palestina, ed è creata una linea di bilancio per il Fondo mondiale per la lotta contro l´Hiv/aids. I deputati chiedono il rispetto del regime linguistico e invitano gli Stati membri a comunicare le loro intenzioni sulla deroga prevista dallo Statuto dei deputati. Approvando la relazione Kyösti Virrankoski (Alde/adle, Fi), il Parlamento provvede a che le dotazioni dei programmi pluriennali che sono state recentemente concordate fra il Parlamento e il Consiglio vengano rispettate, contrariamente ai tagli proposti dal Consiglio, soprattutto alla rubrica 1a (Competitività per la crescita e lo sviluppo). Fissa quindi il livello complessivo dei pagamenti a 120. 346,76 milioni di euro - ossia il 5,7% in più rispetto al 2007 - equivalenti allo 0,96% dell´Rnl dell´Ue e sottolinea l´importanza di eseguire il bilancio «in modo efficace». Il Bilancio 2008 sarà firmato ufficialmente durante la sessione plenaria straordinaria del 18 dicembre dedicata ai risultati del Consiglio europeo. Competitività per la crescita e lo sviluppo (sottorubrica 1a): 9,77 miliardi di euro. Il Parlamento accoglie favorevolmente il risultato della concertazione del 23 novembre con il Consiglio, in particolare per quanto riguarda il finanziamento del programma Galileo, attraverso una revisione del quadro finanziario pluriennale 2007-2013 e il ricorso allo strumento di flessibilità, e dell´Istituto europeo di tecnologia a partire dal margine della rubrica 1a. Tale soluzione di finanziamento, a suo parere, «è pienamente conforme all´impostazione caldeggiata dal Parlamento europeo», soprattutto perché «non riduce gli stanziamenti pianificati per i programmi finanziari pluriennali della rubrica 1a, come il Consiglio aveva precedentemente raccomandato». Prende inoltre atto delle dichiarazioni comuni allegate alla relazione che stabiliscono le disposizioni dettagliate per il finanziamento del programma Galileo e dell´Istituto europeo di tecnologia. Sempre per quanto concerne la sottorubrica 1a, il Parlamento respinge i tagli degli stanziamenti d´impegno e di pagamento effettuati dal Consiglio in prima lettura, in particolare quelli relativi ai programmi pluriennali che sono stati recentemente adottati in codecisione con il Parlamento e sono destinati ad attuare la strategia di Lisbona. Coesione per la crescita e l´occupazione (sottorubrica 1b): 40,55 miliardi di euro. Si tratta principalmente dei crediti destinati al Fondo di coesione e ai fondi strutturali. Una parte importante degli stanziamenti sarà destinata ai nuovi Stati membri. Il Parlamento deplora i ritardi di esecuzione e fa osservare che «il tempo è denaro». Conservazione e gestione delle risorse naturali (rubrica 2): 53, 2 miliardi di euro. Gran parte di questa rubrica riguarda l´agricoltura e lo sviluppo rurale. Il Parlamento chiede una presentazione più chiara degli importi relativi alle misure di mercato e ai pagamenti diretti nelle future procedure di bilancio. Esprime inoltre preoccupazione per la lentezza dell´adozione dei programmi operativi per quanto concerne il pilastro "sviluppo rurale" della Pac, «che costituisce ormai da tempo una priorità per il Parlamento, e si attende rapidi miglioramenti al riguardo». Inoltre, sottolinea la necessità di accelerare la procedura per la messa a punto di programmi nazionali speciali per la ripresa delle colture e della produzione animale nelle zone colpite da incendi e da altre calamità naturali. Tali programmi, è precisato, dovrebbero essere finanziati dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) mediante trasferimenti interni o sovvenzioni in ambito nazionale. Libertà, sicurezza e giustizia (sottorubrica 3a) - 533,2 milioni di euro. I deputati sottolineano l´importanza delle attività dell´agenzia Frontex, ritenendo che essa «debba svolgere un ruolo più efficace nel rafforzamento delle frontiere esterne dell´Unione europea», in particolare «alleviando l´onere attualmente sostenuto dagli Stati membri in relazione all´immigrazione clandestina». Sollecitano quindi gli Stati membri a tener fede alle proprie promesse e a sostenere l´agenzia, «di modo che essa possa assolvere più efficacemente i propri compiti istituzionali». Prendono quindi atto dell´accordo del Consiglio per quanto riguarda un aumento di 30 milioni di euro a favore degli stanziamenti Frontex, sebbene con una ripartizione diversa per le spese amministrative ed operative. Il Parlamento, inoltre, iscrive stanziamenti in riserva per il Fondo europeo per i rimpatri, in attesa che sia adottata la relativa base giuridica. Cittadinanza (sottorubrica 3b): 708, 2 milioni di euro. I deputati ripristinano il progetto preliminare di bilancio (Ppb) per le dotazioni assegnate ai programmi pluriennali e propongono di destinare stanziamenti a una serie di progetti pilota e di azioni preparatorie sia nuove che in corso in questo settore. L´ue quale partner globale (rubrica 4): 8,1 miliardi di euro. Il Parlamento è preoccupato per «il sottofinanziamento cronico» di questa rubrica nel quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2007-2013. D´altra parte, si dice d´accordo, nel contesto della concertazione del 23 novembre, sull´iscrizione nel bilancio 2008 di stanziamenti per 285 milioni di euro per la Pesc, in particolare alla luce delle future esigenze nel Kosovo. Appoggia quindi la lettera rettificativa al progetto preliminare di bilancio 2008, adottata dalla Commissione il 17 settembre 2007, e in particolare gli aumenti degli stanziamenti d´impegno proposti per il Kosovo (120 milioni di euro) e per la Palestina (142 milioni di euro) per un totale di 262 milioni di euro, rispetto agli importi iscritti nel Ppb. A quest´ultimo proposito, sottolinea che, a seguito degli sviluppi registrati nella recente conferenza di Annapolis, le stime relative al contributo comunitario destinato alla Palestina possono aumentare ed invita la Commissione a presentare, ove necessario, un bilancio rettificativo. Più in generale, per i deputati, il rispetto dei diritti umani e dei valori democratici deve costituire «una delle condizioni preliminari» per lo stanziamento di fondi Ue a favore di paesi vicini e di paesi in via di sviluppo. Ritengono inoltre che l´Unione europea debba coordinare meglio le sue «varie e lodevoli iniziative» volte a combattere ed eliminare le malattie dovute alla povertà nei paesi vicini e nei paesi in via di sviluppo. Propongono quindi di stanziare risorse finanziarie sufficienti per fornire a questi paesi gli strumenti di assistenza tecnica necessari. In tale contesto, hanno deciso di creare una linea di bilancio distinta per il Fondo mondiale per la lotta contro l´Hiv/aids, la tubercolosi e la malaria (Gfatm), «al fine di migliorare la trasparenza e di garantire i finanziamenti necessari». Amministrazione (rubrica 5): 7,3 miliardi di euro. Il Parlamento esprime rammarico per le inefficienze inerenti a un sistema di concorsi in cui i "vincitori" «possono rimanere iscritti per anni sulle liste di riserva senza alcuna garanzia di assunzione». Ritiene infatti che il mantenimento di questo sistema «contribuirebbe ad abbassare il livello medio dei nuovi funzionari dell´Unione europea, in quanto i candidati più qualificati cercherebbero un´occupazione in settori più dinamici dell´economia europea». Ripristina inoltre il Ppb con riferimento ai tagli effettuati dal Consiglio per quanto riguarda gli stanziamenti e gli organigrammi nell´ambito della rubrica. Regime linguistico. Il Parlamento esorta la Commissione ad applicare integralmente il regolamento n. 1/1958 del Consiglio, del 15 aprile 1958, che stabilisce il regime linguistico della Comunità economica europea, e considera «non pertinenti» le argomentazioni finanziarie addotte per derogarvi, «dal momento che esse non sono state presentate nel quadro della procedura di bilancio». Statuto dei deputati. Il Parlamento richiama l´attenzione sull´articolo 29 dello statuto dei deputati al Parlamento europeo, il quale sancisce che "gli Stati membri possono definire per i propri deputati del Parlamento europeo una regolamentazione in deroga alle disposizioni del presente statuto in materia di indennità, indennità transitoria, pensioni di anzianità e pensioni di reversibilità per un periodo di transizione che non può superare la durata di due legislature del Parlamento europeo". In vista dell´entrata in vigore dello statuto all´inizio della legislatura successiva alle elezioni europee del 2009, incarica quindi i Questori di invitare gli Stati membri a comunicare al Parlamento a tempo debito, e soprattutto in tempo utile per l´elaborazione delle previsioni di bilancio 2009, se intendono ricorrere a queste opzioni. .  
   
 

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